Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 17-07-1996 ore 15:43:31 (Italia) in zona: 1 km W San Gregorio Magno (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km W San Gregorio Magno (SA), il

  • 17-07-1996 13:43:31 (UTC)
  • 17-07-1996 15:43:31 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6610, 15.3890 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Gregorio Magno SA 1 4286 4286
Buccino SA 4 5047 9333
Romagnano al Monte SA 5 368 9701
Ricigliano SA 8 1144 10845
Palomonte SA 8 3985 14830
Salvitelle SA 10 560 15390
Balvano PZ 11 1830 17220
Colliano SA 11 3638 20858
Auletta SA 12 2336 23194
Vietri di Potenza PZ 12 2832 26026
Contursi Terme SA 13 3394 29420
Muro Lucano PZ 13 5497 34917
Sicignano degli Alburni SA 13 3519 38436
Valva SA 13 1643 40079
Oliveto Citra SA 13 3802 43881
Caggiano SA 14 2765 46646
Pertosa SA 14 690 47336
Petina SA 14 1159 48495
Castelgrande PZ 14 943 49438
Laviano SA 16 1438 50876
Bella PZ 17 5171 56047
Savoia di Lucania PZ 17 1127 57174
Santomenna SA 17 443 57617
Postiglione SA 17 2151 59768
Baragiano PZ 18 2671 62439
Senerchia AV 18 842 63281
Castelnuovo di Conza SA 19 619 63900
Polla SA 19 5279 69179
Serre SA 19 3995 73174
Sant'Angelo Le Fratte PZ 19 1429 74603
Pescopagano PZ 20 1910 76513
Calabritto AV 20 2391 78904

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
35 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
53 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a SE di Avellino (54857 abitanti)
58 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
73 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
73 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
77 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
80 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
87 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
89 Km a E di Portici (55274 abitanti)
89 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
90 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
91 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
95 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
96 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
98 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
99 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.1
1996-07-17
13:43:31
40.661 15.389 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 249399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-07-17 13:43:31 ± 0.128
Latitudine 40.6610 ± 0.0077
Longitudine 15.3890 ± 0.0140
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 249399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1456.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 90
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01109
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 249399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:55:56

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 249399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1996-07-17T13:44:09.68 10.0 undecidable manual SN 21 1.1211 0.94 0.1
--.LT9.Z. 1996-07-17T13:44:08.96 10.0 undecidable manual SN 92 1.0767 1.21 0
--.RFI.Z. 1996-07-17T13:43:54.45 10.0 undecidable manual PN 301 1.2321 -0.07 1.2
--.TDS.Z. 1996-07-17T13:43:54.83 10.0 undecidable manual PN 143 1.2321 0.34 1
--.FG3.Z. 1996-07-17T13:43:52.14 10.0 undecidable manual PN 21 1.1211 -0.88 0.3
--.LT9.Z. 1996-07-17T13:43:52.14 10.0 undecidable manual PN 92 1.0767 -0.3 1.1
--.ORI.Z. 1996-07-17T13:43:51.15 10.0 undecidable manual PG 126 1.0101 -0.17 1.3
--.MGR.Z. 1996-07-17T13:43:50.18 10.0 undecidable manual SG 166 0.5328 -0.54 0.4
--.FG4.Z. 1996-07-17T13:43:49.45 10.0 undecidable manual SG 11 0.4773 0.59 0.3
--.CI9.Z. 1996-07-17T13:43:44.30 10.0 undecidable manual SG 306 0.333 -0.35 0.6
--.FG5.Z. 1996-07-17T13:43:44.20 10.0 undecidable manual PG 351 0.6216 -0.07 1.8
--.MGR.Z. 1996-07-17T13:43:42.20 10.0 undecidable manual PG 166 0.5328 -0.59 0.9
--.FG4.Z. 1996-07-17T13:43:41.30 10.0 undecidable manual PG 11 0.4773 -0.5 1.1
--.CA9.Z. 1996-07-17T13:43:40.81 10.0 undecidable manual SG 9 0.2331 -0.4 0.5
--.CI9.Z. 1996-07-17T13:43:38.93 10.0 undecidable manual PG 306 0.333 -0.02 1.8
--.CA9.Z. 1996-07-17T13:43:37.75 10.0 undecidable manual PG 9 0.2331 0.63 0.8
--.MU9.Z. 1996-07-17T13:43:37.43 10.0 undecidable manual SG 37 0.1221 -0.09 0.7
--.SGO.Z. 1996-07-17T13:43:37.00 10.0 undecidable manual SG 211 0.1221 -0.3 0.6
--.MU9.Z. 1996-07-17T13:43:35.30 10.0 negative manual PG 37 0.1221 0.05 3.7
--.SGO.Z. 1996-07-17T13:43:35.42 10.0 positive manual PG 211 0.1221 0.56 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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