Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 27-04-1986 ore 11:47:06 (Italia) in zona: 1 km W Tiriolo (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km W Tiriolo (CZ), il

  • 27-04-1986 09:47:06 (UTC)
  • 27-04-1986 11:47:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9450, 16.4970 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tiriolo CZ 1 3870 3870
Marcellinara CZ 2 2285 6155
Miglierina CZ 2 767 6922
Amato CZ 3 835 7757
Settingiano CZ 4 3124 10881
Gimigliano CZ 5 3381 14262
Caraffa di Catanzaro CZ 7 1866 16128
San Pietro Apostolo CZ 7 1691 17819
Pentone CZ 9 2113 19932
Cicala CZ 9 968 20900
Fossato Serralta CZ 9 594 21494
Pianopoli CZ 9 2589 24083
Catanzaro CZ 10 90612 114695
Feroleto Antico CZ 10 2171 116866
Serrastretta CZ 10 3176 120042
Sorbo San Basile CZ 11 809 120851
Taverna CZ 11 2703 123554
San Floro CZ 12 716 124270
Sellia CZ 12 530 124800
Albi CZ 13 949 125749
Simeri Crichi CZ 13 4698 130447
Carlopoli CZ 13 1516 131963
Borgia CZ 13 7611 139574
Panettieri CS 13 351 139925
Cortale CZ 14 2117 142042
Magisano CZ 14 1258 143300
Jacurso CZ 15 624 143924
Girifalco CZ 15 5945 149869
Maida CZ 15 4566 154435
Zagarise CZ 16 1647 156082
Lamezia Terme CZ 16 70714 226796
Soveria Simeri CZ 16 1564 228360
Decollatura CZ 17 3159 231519
Platania CZ 17 2172 233691
San Pietro a Maida CZ 17 4200 237891
Amaroni CZ 17 1855 239746
Squillace CZ 18 3608 243354
Soveria Mannelli CZ 19 3076 246430
Vallefiorita CZ 19 1771 248201
Bianchi CS 19 1305 249506
Curinga CZ 20 6779 256285

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
16 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
44 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-04-27
09:47:06
38.945 16.497 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 26109
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-27 09:47:06 ± 0.156
Latitudine 38.9450 ± 0.0116
Longitudine 16.4970 ± 0.0208
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26109

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2217.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 110
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01255
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 26109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:48
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-04-27T09:47:51.00 10.0 undecidable manual SN 328 1.3875 0.69 0.1
--.MG9.Z. 1986-04-27T09:47:32.00 10.0 undecidable manual PN 328 1.3875 0.29 0.9
--.FE2.Z. 1986-04-27T09:47:26.10 10.0 undecidable manual PG 199 0.9546 0.75 0.3
--.DR2.Z. 1986-04-27T09:47:24.90 10.0 undecidable manual SG 235 0.5328 -0.66 0.2
--.CSI.Z. 1986-04-27T09:47:23.90 10.0 undecidable manual PG 349 0.8436 0.54 0.7
--.ROI.Z. 1986-04-27T09:47:18.70 10.0 undecidable manual PG 4 0.6216 -0.49 0.9
--.RI2.Z. 1986-04-27T09:47:17.00 10.0 undecidable manual PG 181 0.5217 -0.3 1.4
--.DR2.Z. 1986-04-27T09:47:16.80 10.0 undecidable manual PG 235 0.5328 -0.62 0.7
--.CZI.Z. 1986-04-27T09:47:14.50 10.0 undecidable manual PG 314 0.3885 -0.31 1.4
--.GR9.Z. 1986-04-27T09:47:12.50 10.0 undecidable manual SG 201 0.1332 0.1 0.7
--.GR9.Z. 1986-04-27T09:47:10.00 10.0 negative manual PG 201 0.1332 0.18 3.2
--.SE2.Z. 1986-04-27T09:47:10.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.1776 -0.26 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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