Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 26-04-1986 ore 03:15:40 (Italia) in zona: 4 km SE San Giorgio Morgeto (RC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km SE San Giorgio Morgeto (RC), il

  • 26-04-1986 01:15:40 (UTC)
  • 26-04-1986 03:15:40 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.3640, 16.1390 ad una profondità di 29 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Giorgio Morgeto RC 4 3058 3058
Cittanova RC 5 10410 13468
Cinquefrondi RC 7 6539 20007
Polistena RC 7 10496 30503
Canolo RC 8 746 31249
Giffone RC 9 1907 33156
Mammola RC 9 2847 36003
Anoia RC 9 2212 38215
Maropati RC 10 1524 39739
Antonimina RC 10 1317 41056
Agnana Calabra RC 10 562 41618
Melicucco RC 10 5101 46719
Taurianova RC 11 15636 62355
Grotteria RC 11 3154 65509
Galatro RC 11 1709 67218
Molochio RC 11 2564 69782
San Giovanni di Gerace RC 12 481 70263
Terranova Sappo Minulio RC 12 523 70786
Gerace RC 12 2652 73438
Ciminà RC 13 568 74006
Feroleto della Chiesa RC 13 1695 75701
Martone RC 13 530 76231
Varapodio RC 15 2160 78391
Gioiosa Ionica RC 15 7181 85572
Laureana di Borrello RC 15 5174 90746
Oppido Mamertina RC 15 5332 96078
Portigliola RC 16 1201 97279
Candidoni RC 16 416 97695
Sant'Ilario dello Ionio RC 17 1377 99072
Rizziconi RC 17 7829 106901
Serrata RC 17 845 107746
Siderno RC 17 18191 125937
San Pietro di Caridà RC 18 1195 127132
Locri RC 18 12504 139636
Marina di Gioiosa Ionica RC 18 6625 146261
Platì RC 18 3812 150073
Dinami VV 19 2168 152241
Santa Cristina d'Aspromonte RC 19 929 153170
Ardore RC 19 5088 158258
Rosarno RC 19 14841 173099
Benestare RC 20 2556 175655
Fabrizia VV 20 2195 177850

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
52 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
54 Km a E di Messina (238439 abitanti)
70 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
72 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-04-26
01:15:40
38.364 16.139 29 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 26039
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-26 01:15:40 ± 0.187
Latitudine 38.3640 ± 0.0184
Longitudine 16.1390 ± 0.0308
Profondità (km) 29 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26039

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3380.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01643
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 26039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-04-26T01:16:30.00 10.0 undecidable manual SN 345 1.8204 -0.9 0.1
--.MG9.Z. 1986-04-26T01:16:09.50 10.0 undecidable manual PN 345 1.8204 -0.14 1.1
--.GIB.Z. 1986-04-26T01:16:09.00 10.0 undecidable manual PN 257 1.6983 1.12 0.3
--.SE2.Z. 1986-04-26T01:15:55.90 10.0 undecidable manual PN 34 0.777 0.57 1.2
--.CZI.Z. 1986-04-26T01:15:55.70 10.0 undecidable manual PN 359 0.8436 -0.54 1.2
--.SO9.Z. 1986-04-26T01:15:54.50 10.0 undecidable manual SG 192 0.2997 0.39 1
--.DR2.Z. 1986-04-26T01:15:53.90 10.0 undecidable manual SG 329 0.3108 -0.83 0.3
--.MSI.Z. 1986-04-26T01:15:51.00 10.0 undecidable manual PN 250 0.4773 -0.19 1.6
--.DR2.Z. 1986-04-26T01:15:49.70 10.0 undecidable manual PG 329 0.3108 0.95 0.6
--.SO9.Z. 1986-04-26T01:15:48.00 10.0 undecidable manual PG 192 0.2997 -0.39 1.4
--.RI2.Z. 1986-04-26T01:15:48.10 10.0 undecidable manual PG 78 0.2664 0.05 1.9
--.FE2.Z. 1986-04-26T01:15:48.40 10.0 undecidable manual PG 187 0.3219 -0.42 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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