Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 29-06-1996 ore 07:06:11 (UTC) in zona: 3 km W Sant'Elia Fiumerapido (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km W Sant'Elia Fiumerapido (FR), il

  • 29-06-1996 07:06:11 (UTC)
  • 29-06-1996 09:06:11 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5510, 13.8290 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia Fiumerapido FR 3 6166 6166
Belmonte Castello FR 3 739 6905
Terelle FR 4 422 7327
Cassino FR 6 36142 43469
Villa Santa Lucia FR 7 2632 46101
Vallerotonda FR 7 1581 47682
Villa Latina FR 7 1241 48923
Atina FR 8 4316 53239
Piedimonte San Germano FR 9 6535 59774
Cervaro FR 10 8109 67883
Acquafondata FR 10 263 68146
San Biagio Saracinisco FR 11 349 68495
Castrocielo FR 11 3965 72460
Colle San Magno FR 11 699 73159
Picinisco FR 11 1218 74377
Casalattico FR 12 574 74951
Viticuso FR 12 353 75304
Gallinaro FR 12 1269 76573
Aquino FR 12 5370 81943
Pignataro Interamna FR 13 2595 84538
San Vittore del Lazio FR 13 2636 87174
Casalvieri FR 13 2698 89872
Roccasecca FR 13 7365 97237
Settefrati FR 14 728 97965
San Pietro Infine CE 16 944 98909
Conca Casale IS 16 200 99109
Sant'Apollinare FR 17 1919 101028
San Giorgio a Liri FR 17 3164 104192
Alvito FR 17 2713 106905
Pontecorvo FR 17 13242 120147
Santopadre FR 17 1357 121504
Vicalvi FR 17 783 122287
San Donato Val di Comino FR 18 2107 124394
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 18 966 125360
Rocca d'Evandro CE 18 3283 128643
Fontechiari FR 18 1303 129946
Colfelice FR 19 1932 131878
Filignano IS 19 648 132526
Posta Fibreno FR 19 1139 133665
Venafro IS 19 11280 144945
Pozzilli IS 20 2380 147325

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
68 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
72 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
78 Km a E di Latina (125985 abitanti)
79 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
81 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
81 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
81 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
87 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
89 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
92 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
92 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
93 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
93 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
96 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
96 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
97 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
98 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
1996-06-29
07:06:11
41.551 13.829 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 248269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-06-29 07:06:11 ± 0.354
Latitudine 41.5510 ± 0.0193
Longitudine 13.8290 ± 0.0263
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 248269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3065.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01724
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 248269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:54:54

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 248269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1996-06-29T07:06:50.00 10.0 undecidable manual SN 314 1.1877 -0.71 0.4
--.FG5.Z. 1996-06-29T07:06:48.97 10.0 undecidable manual SN 103 1.11 0.2 0.8
--.MGR.Z. 1996-06-29T07:06:45.31 10.0 undecidable manual PN 136 1.9092 0.96 0.5
--.SL9.Z. 1996-06-29T07:06:42.94 10.0 undecidable manual PN 129 1.776 0.44 1.2
--.AQU.Z. 1996-06-29T07:06:42.00 10.0 undecidable manual SG 338 0.8547 0.44 0.6
--.ASS.Z. 1996-06-29T07:06:42.00 10.0 undecidable manual PN 330 1.7316 0.13 1.5
--.FG3.Z. 1996-06-29T07:06:39.57 10.0 undecidable manual PN 83 1.5762 -0.23 1.6
--.SGO.Z. 1996-06-29T07:06:38.44 10.0 undecidable manual PN 131 1.4874 0.01 1.7
--.MU9.Z. 1996-06-29T07:06:37.75 10.0 undecidable manual PN 121 1.4763 -0.48 1.3
--.MNS.Z. 1996-06-29T07:06:35.94 10.0 undecidable manual PN 314 1.1877 1.62 0.1
--.FG5.Z. 1996-06-29T07:06:32.52 10.0 undecidable manual PN 103 1.11 -0.68 1.2
--.CI9.Z. 1996-06-29T07:06:32.99 10.0 undecidable manual PN 127 1.1211 -0.51 1.5
--.PQ9.Z. 1996-06-29T07:06:31.93 10.0 undecidable manual SG 325 0.5661 -0.15 0.8
--.RMP.Z. 1996-06-29T07:06:28.68 10.0 undecidable manual PG 287 0.8769 -0.68 1.2
--.AQU.Z. 1996-06-29T07:06:26.57 10.0 undecidable manual PG! 338 0.8547 -2.47 0
--.PQ9.Z. 1996-06-29T07:06:22.61 10.0 undecidable manual PG 325 0.5661 -0.96 0.8
--.SDI.Z. 1996-06-29T07:06:18.98 10.0 undecidable manual SG 354 0.1554 0.05 0.8
--.SDI.Z. 1996-06-29T07:06:16.21 10.0 undecidable manual PG 354 0.1554 0.24 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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