Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 28-06-1996 ore 05:43:27 (Italia) in zona: 1 km NE Lovere (BG)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km NE Lovere (BG), il

  • 28-06-1996 03:43:27 (UTC)
  • 28-06-1996 05:43:27 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8190, 10.0840 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lovere BG 1 5270 5270
Costa Volpino BG 1 9262 14532
Castro BG 2 1356 15888
Pisogne BS 3 8022 23910
Bossico BG 3 993 24903
Pianico BG 3 1460 26363
Sovere BG 5 5385 31748
Rogno BG 6 3923 35671
Riva di Solto BG 6 881 36552
Solto Collina BG 6 1785 38337
Pian Camuno BS 6 4638 42975
Zone BS 7 1076 44051
Artogne BS 7 3660 47711
Fonteno BG 8 637 48348
Cerete BG 9 1610 49958
Endine Gaiano BG 9 3496 53454
Marone BS 9 3238 56692
Gianico BS 9 2160 58852
Parzanica BG 10 362 59214
Angolo Terme BS 10 2447 61661
Songavazzo BG 10 719 62380
Onore BG 10 866 63246
Darfo Boario Terme BS 11 15599 78845
Castione della Presolana BG 11 3452 82297
Fino del Monte BG 11 1130 83427
Rovetta BG 11 4075 87502
Monte Isola BS 12 1754 89256
Ranzanico BG 12 1207 90463
Sale Marasino BS 12 3362 93825
Vigolo BG 12 592 94417
Tavernola Bergamasca BG 13 2101 96518
Pezzaze BS 13 1500 98018
Monasterolo del Castello BG 13 1150 99168
Clusone BG 13 8610 107778
Bianzano BG 14 629 108407
Spinone al Lago BG 14 1029 109436
Gandino BG 14 5434 114870
Sulzano BS 14 1917 116787
Tavernole sul Mella BS 15 1303 118090
Peia BG 15 1839 119929
Piario BG 15 1095 121024
Bovegno BS 15 2226 123250
Oltressenda Alta BG 15 161 123411
Adrara San Rocco BG 15 837 124248
Villa d'Ogna BG 15 1920 126168
Piancogno BS 16 4640 130808
Leffe BG 16 4531 135339
Cazzano Sant'Andrea BG 16 1675 137014
Casazza BG 16 4026 141040
Predore BG 16 1853 142893
Marcheno BS 16 4364 147257
Ponte Nossa BG 16 1819 149076
Parre BG 16 2751 151827
Gardone Val Trompia BS 16 11657 163484
Irma BS 16 132 163616
Gaverina Terme BG 17 874 164490
Casnigo BG 17 3273 167763
Adrara San Martino BG 17 2225 169988
Grone BG 17 910 170898
Premolo BG 17 1138 172036
Marmentino BS 17 675 172711
Borno BS 17 2630 175341
Colere BG 17 1136 176477
Viadanica BG 18 1120 177597
Colzate BG 18 1668 179265
Polaveno BS 18 2555 181820
Vigano San Martino BG 18 1348 183168
Iseo BS 18 9179 192347
Ardesio BG 18 3518 195865
Berzo San Fermo BG 18 1362 197227
Azzone BG 18 406 197633
Esine BS 18 5300 202933
Vertova BG 18 4720 207653
Ossimo BS 18 1451 209104
Borgo di Terzo BG 18 1146 210250
Fiorano al Serio BG 19 3000 213250
Lodrino BS 19 1698 214948
Foresto Sparso BG 19 3100 218048
Gorno BG 19 1612 219660
Gazzaniga BG 19 5092 224752
Sarnico BG 19 6660 231412
Collio BS 19 2108 233520
Luzzana BG 19 912 234432
Berzo Inferiore BS 20 2475 236907
Paratico BS 20 4714 241621
Villongo BG 20 8006 249627
Vilminore di Scalve BG 20 1493 251120

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NW di Brescia (196480 abitanti)
35 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
68 Km a E di Monza (122671 abitanti)
73 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
73 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
76 Km a N di Cremona (71901 abitanti)
77 Km a E di Como (84495 abitanti)
80 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
82 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
85 Km a W di Trento (117317 abitanti)
87 Km a E di Rho (50434 abitanti)
91 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
94 Km a E di Legnano (60262 abitanti)
98 Km a E di Varese (80799 abitanti)
98 Km a E di Busto Arsizio (83106 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.1
1996-06-28
03:43:27
45.819 10.084 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 248169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-06-28 03:43:27 ± 0.275
Latitudine 45.8190 ± 0.0255
Longitudine 10.0840 ± 0.0289
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 248169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3616.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00615
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02250
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 248169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:54:49

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 248169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BNI.Z. 1996-06-28T03:44:38.00 10.0 undecidable manual SN 253 2.4975 0.01 0.7
--.ORO.Z. 1996-06-28T03:44:14.90 10.0 undecidable manual SN 263 1.4763 0.56 0.7
--.DOI.Z. 1996-06-28T03:44:08.00 10.0 undecidable manual PN 237 2.3865 1.22 0.5
--.BNI.Z. 1996-06-28T03:44:07.40 10.0 undecidable manual PN 253 2.4975 -0.95 0.8
--.FVI.Z. 1996-06-28T03:44:02.12 10.0 undecidable manual PN 66 2.0091 0.48 1.6
--.VAI.Z. 1996-06-28T03:43:58.00 10.0 undecidable manual SG 273 0.9102 -1.18 0.3
--.BR9.Z. 1996-06-28T03:43:53.00 10.0 undecidable manual SG 17 0.6882 1.19 0.3
--.BOB.Z. 1996-06-28T03:43:50.00 10.0 undecidable manual PN 203 1.1433 0.4 2
--.ORO.Z. 1996-06-28T03:43:49.79 10.0 undecidable manual PN! 263 1.4763 -4.44 0
--.CTI.Z. 1996-06-28T03:43:48.00 10.0 undecidable manual PN 77 1.11 -1.18 0.7
--.VAI.Z. 1996-06-28T03:43:45.78 10.0 undecidable manual PG 273 0.9102 -0.16 2.2
--.BR9.Z. 1996-06-28T03:43:41.48 10.0 undecidable manual PG 17 0.6882 -0.21 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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