Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 24-04-1986 ore 20:20:53 (Italia) in zona: 1 km S Tiriolo (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km S Tiriolo (CZ), il

  • 24-04-1986 18:20:53 (UTC)
  • 24-04-1986 20:20:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9370, 16.5100 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tiriolo CZ 1 3870 3870
Marcellinara CZ 2 2285 6155
Settingiano CZ 3 3124 9279
Miglierina CZ 3 767 10046
Amato CZ 4 835 10881
Gimigliano CZ 5 3381 14262
Caraffa di Catanzaro CZ 7 1866 16128
Catanzaro CZ 8 90612 106740
Pentone CZ 8 2113 108853
San Pietro Apostolo CZ 8 1691 110544
Fossato Serralta CZ 9 594 111138
Cicala CZ 10 968 112106
Pianopoli CZ 11 2589 114695
Sorbo San Basile CZ 11 809 115504
Feroleto Antico CZ 11 2171 117675
San Floro CZ 11 716 118391
Taverna CZ 11 2703 121094
Sellia CZ 12 530 121624
Serrastretta CZ 12 3176 124800
Simeri Crichi CZ 12 4698 129498
Borgia CZ 12 7611 137109
Albi CZ 12 949 138058
Cortale CZ 13 2117 140175
Magisano CZ 14 1258 141433
Carlopoli CZ 14 1516 142949
Panettieri CS 15 351 143300
Girifalco CZ 15 5945 149245
Soveria Simeri CZ 15 1564 150809
Zagarise CZ 15 1647 152456
Jacurso CZ 15 624 153080
Maida CZ 15 4566 157646
Amaroni CZ 17 1855 159501
Lamezia Terme CZ 17 70714 230215
Squillace CZ 17 3608 233823
San Pietro a Maida CZ 17 4200 238023
Decollatura CZ 18 3159 241182
Platania CZ 18 2172 243354
Vallefiorita CZ 18 1771 245125
Stalettì CZ 19 2433 247558

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
17 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
45 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1986-04-24
18:20:53
38.937 16.51 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-24 18:20:53 ± 0.202
Latitudine 38.9370 ± 0.0112
Longitudine 16.5100 ± 0.0239
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2416.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01943
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-04-24T18:21:39.50 10.0 undecidable manual SN 328 1.3986 1.41 0
--.GIB.Z. 1986-04-24T18:21:30.50 10.0 undecidable manual PN 244 2.1534 0.97 0.3
--.SGO.Z. 1986-04-24T18:21:27.00 10.0 undecidable manual PN 330 1.8648 1.52 0.1
--.SO9.Z. 1986-04-24T18:21:25.50 10.0 undecidable manual SG 202 0.9213 -0.31 0.6
--.LCI.Z. 1986-04-24T18:21:24.80 10.0 undecidable manual PN 40 1.8648 -0.64 0.6
--.MG9.Z. 1986-04-24T18:21:19.00 10.0 undecidable manual PN 328 1.3986 -0.19 1.2
--.ORI.Z. 1986-04-24T18:21:15.50 10.0 undecidable manual PN 357 1.11 0.34 1.3
--.MSI.Z. 1986-04-24T18:21:14.00 10.0 undecidable manual PG 225 1.0434 -0.16 1.5
--.DR2.Z. 1986-04-24T18:21:12.50 10.0 undecidable manual SG 237 0.5328 -0.54 0.5
--.SO9.Z. 1986-04-24T18:21:12.70 10.0 undecidable manual PG 202 0.9213 0.61 1
--.FE2.Z. 1986-04-24T18:21:11.80 10.0 undecidable manual PG 200 0.9546 -0.7 0.9
--.CSI.Z. 1986-04-24T18:21:10.40 10.0 undecidable manual PG 348 0.8658 -0.39 1.3
--.ROI.Z. 1986-04-24T18:21:06.00 10.0 undecidable manual PG 3 0.6327 -0.58 1.1
--.RI2.Z. 1986-04-24T18:21:04.40 10.0 undecidable manual PG 182 0.5106 0.02 1.6
--.ACI.Z. 1986-04-24T18:21:03.20 10.0 undecidable manual PG 330 0.4773 -0.42 1.3
--.DR2.Z. 1986-04-24T18:21:03.80 10.0 undecidable manual PG 237 0.5328 -0.92 0.6
--.CZI.Z. 1986-04-24T18:21:01.80 10.0 undecidable manual PG 314 0.3996 -0.5 1.2
--.GR9.Z. 1986-04-24T18:20:59.00 10.0 undecidable manual SG 207 0.1221 -0.09 0.6
--.GR9.Z. 1986-04-24T18:20:57.00 10.0 positive manual PG 207 0.1221 0.33 2.8
--.SE2.Z. 1986-04-24T18:20:57.80 10.0 undecidable manual PG 66 0.1665 0.21 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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