Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 22-04-1986 ore 09:37:10 (Italia) in zona: 1 km W Pedemonte (VI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km W Pedemonte (VI), il

  • 22-04-1986 07:37:10 (UTC)
  • 22-04-1986 09:37:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9120, 11.2900 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pedemonte VI 1 774 774
Lastebasse VI 2 208 982
Luserna TN 3 276 1258
Lavarone TN 4 1138 2396
Valdastico VI 7 1297 3693
Tonezza del Cimone VI 7 521 4214
Caldonazzo TN 9 3631 7845
Folgaria TN 9 3191 11036
Laghi VI 10 133 11169
Rotzo VI 10 666 11835
Calceranica al Lago TN 11 1387 13222
Terragnolo TN 11 716 13938
Levico Terme TN 11 7915 21853
Tenna TN 12 993 22846
Altopiano della Vigolana TN 13 4942 27788
Arsiero VI 13 3192 30980
Posina VI 14 566 31546
Novaledo TN 14 1076 32622
Besenello TN 15 2654 35276
Vignola-Falesina TN 15 162 35438
Velo d'Astico VI 15 2403 37841
Calliano TN 15 1807 39648
Roana VI 15 4321 43969
Aldeno TN 17 3059 47028
Nomi TN 17 1398 48426
Pergine Valsugana TN 17 21280 69706
Cogollo del Cengio VI 17 3254 72960
Trambileno TN 17 1452 74412
Asiago VI 18 6426 80838
Volano TN 18 3169 84007
Roncegno Terme TN 18 2879 86886
Cimone TN 19 728 87614
Garniga Terme TN 19 388 88002
Valli del Pasubio VI 19 3242 91244
Pomarolo TN 19 2452 93696
Rovereto TN 19 39289 132985
Frassilongo TN 19 338 133323
Vallarsa TN 20 1395 134718
Villa Lagarina TN 20 3778 138496

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a SE di Trento (117317 abitanti)
45 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
57 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
66 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
72 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
79 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
93 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
97 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1986-04-22
07:37:10
45.912 11.29 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 25889
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-22 07:37:10 ± 0.26
Latitudine 45.9120 ± 0.0301
Longitudine 11.2900 ± 0.0221
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25889

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3762.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 101
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02088
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VDL.Z. 1986-04-22T07:37:55.80 10.0 undecidable manual SN 295 1.3764 1.04 0.4
--.FO1.Z. 1986-04-22T07:37:50.00 10.0 undecidable manual SN 56 1.2321 -1.23 0.2
--.ORO.Z. 1986-04-22T07:37:48.00 10.0 undecidable manual PN 264 2.3199 -0.76 0.9
--.OSS.Z. 1986-04-22T07:37:48.00 10.0 undecidable manual SN 315 1.11 -0.19 0.7
--.MDI.Z. 1986-04-22T07:37:47.31 10.0 undecidable manual SN 263 1.11 -0.88 0.5
--.BDI.Z. 1986-04-22T07:37:43.76 10.0 undecidable manual PN 195 1.9092 0.64 1.1
--.TRI.Z. 1986-04-22T07:37:42.00 10.0 undecidable manual PN 96 1.7205 1.31 0.6
--.TMA.Z. 1986-04-22T07:37:41.80 10.0 undecidable manual PN 277 1.6761 1.75 0.3
--.RBL.Z. 1986-04-22T07:37:40.00 10.0 undecidable manual PN 70 1.6539 0.32 1.5
--.VDL.Z. 1986-04-22T07:37:36.80 10.0 undecidable manual PN 295 1.3764 0.95 1
--.FO1.Z. 1986-04-22T07:37:33.50 10.0 undecidable manual PN 56 1.2321 -0.32 1.6
--.OSS.Z. 1986-04-22T07:37:32.40 10.0 undecidable manual PN 315 1.11 0.34 1.7
--.SAL.Z. 1986-04-22T07:37:32.63 10.0 undecidable manual SG 240 0.6105 0.04 0.7
--.MDI.Z. 1986-04-22T07:37:30.80 10.0 undecidable manual PN 263 1.11 -1.26 0.7
--.SAL.Z. 1986-04-22T07:37:21.50 10.0 undecidable manual PG 240 0.6105 -1.55 0.5
--.CTI.Z. 1986-04-22T07:37:20.95 10.0 undecidable manual SG 61 0.2775 -0.17 1
--.CTI.Z. 1986-04-22T07:37:16.30 10.0 positive manual PG 61 0.2775 -0.13 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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