Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 20-04-1986 ore 03:18:16 (Italia) in zona: 2 km NE Rivarolo del Re ed Uniti (CR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NE Rivarolo del Re ed Uniti (CR), il

  • 20-04-1986 01:18:16 (UTC)
  • 20-04-1986 03:18:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.0460, 10.4790 ad una profondità di 24 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rivarolo del Re ed Uniti CR 2 1991 1991
Spineda CR 4 611 2602
Rivarolo Mantovano MN 5 2576 5178
Sabbioneta MN 5 4251 9429
Commessaggio MN 5 1094 10523
Casteldidone CR 6 586 11109
Bozzolo MN 7 4183 15292
San Martino dall'Argine MN 7 1751 17043
Tornata CR 8 448 17491
Casalmaggiore CR 8 15351 32842
Gazzuolo MN 9 2324 35166
San Giovanni in Croce CR 9 1905 37071
Martignana di Po CR 9 2036 39107
Marcaria MN 9 6674 45781
Calvatone CR 10 1208 46989
Solarolo Rainerio CR 10 958 47947
Gussola CR 11 2772 50719
Piadena CR 13 3570 54289
San Martino del Lago CR 13 437 54726
Acquanegra sul Chiese MN 13 2948 57674
Voltido CR 14 374 58048
Viadana MN 14 19926 77974
Scandolara Ravara CR 14 1413 79387
Redondesco MN 14 1296 80683
Mezzani PR 14 3273 83956
Canneto sull'Oglio MN 14 4455 88411
Torricella del Pizzo CR 15 618 89029
Drizzona CR 15 557 89586
Colorno PR 15 8991 98577
Pomponesco MN 16 1701 100278
Brescello RE 16 5617 105895
Dosolo MN 16 3440 109335
Cingia de' Botti CR 17 1273 110608
Mariana Mantovana MN 17 735 111343
Boretto RE 17 5272 116615
Motta Baluffi CR 17 926 117541
Castellucchio MN 17 5186 122727
Ca' d'Andrea CR 18 428 123155
Torre de' Picenardi CR 19 1737 124892
Luzzara RE 19 9250 134142
Gazoldo degli Ippoliti MN 19 3039 137181
Casalromano MN 19 1499 138680
Isola Dovarese CR 19 1159 139839
Guastalla RE 19 15225 155064
Derovere CR 19 290 155354
Sissa Trecasali PR 20 7890 163244
Gualtieri RE 20 6556 169800
Torrile PR 20 7698 177498

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NE di Parma (192836 abitanti)
37 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
41 Km a NW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
43 Km a NW di Carpi (70699 abitanti)
57 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
59 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
60 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
62 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
92 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
93 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
96 Km a SE di Bergamo (119381 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1986-04-20
01:18:16
45.046 10.479 24 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-20 01:18:16 ± 0.266
Latitudine 45.0460 ± 0.0145
Longitudine 10.4790 ± 0.0221
Profondità (km) 24 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2371.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 62
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00502
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02347
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RRL.Z. 1986-04-20T01:18:58.00 10.0 undecidable manual PN 268 2.6085 1.12 0.3
--.PS9.Z. 1986-04-20T01:18:56.00 10.0 undecidable manual SN 178 1.3209 0.27 0.9
--.VOY.Z. 1986-04-20T01:18:55.70 10.0 undecidable manual PN 66 2.5752 -0.76 0.6
--.CTI.Z. 1986-04-20T01:18:55.00 10.0 undecidable manual SN 38 1.2876 0 0.6
--.ARV.Z. 1986-04-20T01:18:54.50 10.0 undecidable manual PN 130 2.331 1.32 0.2
--.STV.Z. 1986-04-20T01:18:53.40 10.0 undecidable manual PN 251 2.3754 -0.19 1.1
--.FO1.Z. 1986-04-20T01:18:52.50 10.0 undecidable manual PN 45 2.22 0.94 0.5
--.TRI.Z. 1986-04-20T01:18:52.50 10.0 undecidable manual PN 72 2.3865 -1.41 0.2
--.BDI.Z. 1986-04-20T01:18:48.00 10.0 undecidable manual SN 175 0.9768 0.3 0.6
--.ROB.Z. 1986-04-20T01:18:47.30 10.0 undecidable manual PN 249 1.9869 -1.07 0.4
--.MDI.Z. 1986-04-20T01:18:47.00 10.0 undecidable manual SN 323 0.8991 1.18 0.2
--.CRE.Z. 1986-04-20T01:18:45.70 10.0 undecidable manual PN 143 1.7649 0.4 1.2
--.CKI.Z. 1986-04-20T01:18:45.00 10.0 undecidable manual PN 248 1.6761 0.92 0.6
--.FIN.Z. 1986-04-20T01:18:44.60 10.0 undecidable manual PN 243 1.8204 -1.35 0.2
--.CO9.Z. 1986-04-20T01:18:42.50 10.0 undecidable manual SN 249 0.777 -0.31 0.8
--.VEA.Z. 1986-04-20T01:18:39.60 10.0 undecidable manual SG 255 0.6216 0.49 0.5
--.PS9.Z. 1986-04-20T01:18:39.50 10.0 negative manual PN 178 1.3209 0.34 2.8
--.CTI.Z. 1986-04-20T01:18:38.00 10.0 undecidable manual PN 38 1.2876 -0.74 0.9
--.GEN.Z. 1986-04-20T01:18:38.50 10.0 undecidable manual PN 240 1.2543 0.22 1.5
--.SAL.Z. 1986-04-20T01:18:37.50 10.0 undecidable manual SG 3 0.555 0.42 0.8
--.BDI.Z. 1986-04-20T01:18:34.00 10.0 undecidable manual PN 175 0.9768 -0.52 1.2
--.MDI.Z. 1986-04-20T01:18:33.50 10.0 undecidable manual PN 323 0.8991 0.06 1.5
--.CO9.Z. 1986-04-20T01:18:31.50 10.0 positive manual PN 249 0.777 -0.2 3
--.VEA.Z. 1986-04-20T01:18:29.10 10.0 undecidable manual PG 255 0.6216 -0.47 1.3
--.SAL.Z. 1986-04-20T01:18:28.50 10.0 positive manual PG 3 0.555 0.11 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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