Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 17-04-1986 ore 21:40:22 (UTC) in zona: 2 km NE Villamaina (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NE Villamaina (AV), il

  • 17-04-1986 21:40:22 (UTC)
  • 17-04-1986 23:40:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.9840, 15.1070 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villamaina AV 2 995 995
Frigento AV 3 3780 4775
Gesualdo AV 4 3516 8291
Sturno AV 4 3080 11371
Torella dei Lombardi AV 5 2144 13515
Rocca San Felice AV 6 851 14366
Paternopoli AV 6 2384 16750
Castelfranci AV 8 2041 18791
Fontanarosa AV 8 3170 21961
Sant'Angelo dei Lombardi AV 9 4250 26211
Guardia Lombardi AV 9 1718 27929
Luogosano AV 10 1187 29116
Sant'Angelo all'Esca AV 10 801 29917
Carife AV 10 1408 31325
Castel Baronia AV 10 1129 32454
Grottaminarda AV 11 8137 40591
Flumeri AV 11 2963 43554
Nusco AV 11 4203 47757
San Nicola Baronia AV 12 771 48528
San Mango sul Calore AV 12 1185 49713
Mirabella Eclano AV 12 7684 57397
Montemarano AV 12 2851 60248
Castelvetere sul Calore AV 12 1615 61863
San Sossio Baronia AV 12 1643 63506
Taurasi AV 13 2377 65883
Trevico AV 13 993 66876
Lapio AV 13 1572 68448
Morra De Sanctis AV 13 1297 69745
Lioni AV 14 6201 75946
Vallata AV 14 2714 78660
Melito Irpino AV 14 1920 80580
Cassano Irpino AV 14 982 81562
Vallesaccarda AV 15 1386 82948
Bonito AV 16 2448 85396
Villanova del Battista AV 16 1690 87086
Torre Le Nocelle AV 17 1324 88410
Chiusano di San Domenico AV 17 2277 90687
Bagnoli Irpino AV 17 3217 93904
Montemiletto AV 17 5313 99217
Venticano AV 17 2537 101754
Montella AV 17 7780 109534
Zungoli AV 18 1099 110633
Montefalcione AV 19 3359 113992
Andretta AV 19 1927 115919
Ariano Irpino AV 19 22700 138619
Pietradefusi AV 19 2348 140967
Teora AV 19 1537 142504
Salza Irpina AV 20 772 143276
Parolise AV 20 663 143939
Volturara Irpina AV 20 3289 147228
Sorbo Serpico AV 20 583 147811

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
32 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
43 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
45 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
46 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
55 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
62 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
62 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
65 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
66 Km a E di Portici (55274 abitanti)
66 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
66 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
67 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
69 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
70 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
74 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
74 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
76 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
78 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
81 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
87 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
99 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1986-04-17
21:40:22
40.984 15.107 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-17 21:40:22 ± 0.377
Latitudine 40.9840 ± 0.0143
Longitudine 15.1070 ± 0.0170
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2132.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 76
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01676
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:30
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1986-04-17T21:41:09.00 10.0 undecidable manual SN 93 1.5318 -1 0.3
--.MS1.Z. 1986-04-17T21:40:56.00 10.0 undecidable manual SG 40 0.9546 0.77 0.4
--.FG3.Z. 1986-04-17T21:40:56.00 10.0 undecidable manual SG 40 0.9546 0.59 0.8
--.AQU.Z. 1986-04-17T21:40:56.00 10.0 undecidable manual PN 317 1.8648 1.66 0.2
--.CDM.Z. 1986-04-17T21:40:54.00 10.0 undecidable manual SG 83 0.8769 1.06 0.3
--.MSC.Z. 1986-04-17T21:40:52.50 10.0 undecidable manual SG 284 0.8769 -0.35 0.6
--.BRT.Z. 1986-04-17T21:40:51.00 10.0 undecidable manual PN 93 1.5318 1.11 0.5
--.ORI.Z. 1986-04-17T21:40:48.50 10.0 undecidable manual PN 132 1.3764 0.88 0.8
--.OVO.Z. 1986-04-17T21:40:43.70 10.0 undecidable manual SG 253 0.555 1.18 0.3
--.SD1.Z. 1986-04-17T21:40:43.80 10.0 undecidable manual PN 307 1.1988 -1.54 0.3
--.MS1.Z. 1986-04-17T21:40:41.00 10.0 undecidable manual PG 40 0.9546 -0.36 1.5
--.CDM.Z. 1986-04-17T21:40:40.00 10.0 undecidable manual PG 83 0.8769 -0.04 1.7
--.FG3.Z. 1986-04-17T21:40:40.50 10.0 positive manual PG 40 0.9546 -0.96 1.8
--.MG9.Z. 1986-04-17T21:40:40.50 10.0 undecidable manual PG 158 0.9102 -0.07 1.7
--.MSC.Z. 1986-04-17T21:40:39.60 10.0 undecidable manual PG 284 0.8769 -0.38 1.5
--.DUI.Z. 1986-04-17T21:40:38.50 10.0 undecidable manual PG 324 0.8214 -0.59 1.3
--.SGO.Z. 1986-04-17T21:40:38.00 10.0 undecidable manual SG 160 0.444 -1.07 0.3
--.SOR.Z. 1986-04-17T21:40:36.70 10.0 undecidable manual PG 235 0.6993 -0.11 1.7
--.OVO.Z. 1986-04-17T21:40:35.00 10.0 undecidable manual PG 253 0.555 0.98 0.9
--.SGO.Z. 1986-04-17T21:40:31.50 10.0 positive manual PG 160 0.444 -0.53 2.8
--.TR9.Z. 1986-04-17T21:40:26.00 10.0 negative manual PG 56 0.111 0.57 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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