Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 24-04-1996 ore 23:37:54 (UTC) in zona: 4 km E Rende (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km E Rende (CS), il

  • 24-04-1996 23:37:54 (UTC)
  • 25-04-1996 01:37:54 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3490, 16.2260 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rende CS 4 35338 35338
Castrolibero CS 5 9894 45232
Castiglione Cosentino CS 5 2896 48128
Marano Marchesato CS 6 3553 51681
San Vincenzo La Costa CS 7 2195 53876
Cosenza CS 7 67546 121422
Marano Principato CS 7 3180 124602
Zumpano CS 7 2570 127172
San Fili CS 7 2719 129891
San Pietro in Guarano CS 8 3663 133554
Lappano CS 8 941 134495
Rose CS 9 4373 138868
Montalto Uffugo CS 9 19669 158537
Cerisano CS 9 3196 161733
Rovito CS 9 3158 164891
Mendicino CS 10 9450 174341
Carolei CS 11 3330 177671
Celico CS 11 2802 180473
Trenta CS 11 2633 183106
Spezzano della Sila CS 11 4541 187647
Casole Bruzio CS 12 2578 190225
Spezzano Piccolo CS 12 2079 192304
Luzzi CS 12 9396 201700
San Benedetto Ullano CS 12 1555 203255
Dipignano CS 13 4376 207631
Serra Pedace CS 13 986 208617
Pedace CS 13 1907 210524
Pietrafitta CS 14 1310 211834
Paterno Calabro CS 14 1398 213232
Falconara Albanese CS 14 1427 214659
Domanico CS 15 943 215602
Lattarico CS 15 4013 219615
Piane Crati CS 15 1423 221038
Aprigliano CS 16 2890 223928
San Lucido CS 16 6047 229975
Paola CS 16 16013 245988
Figline Vegliaturo CS 16 1137 247125
Rota Greca CS 16 1156 248281
Cellara CS 17 504 248785
Fuscaldo CS 18 8140 256925
Fiumefreddo Bruzio CS 19 2994 259919
Mangone CS 19 1891 261810
Torano Castello CS 19 4614 266424
San Martino di Finita CS 19 1100 267524
Bisignano CS 19 10203 277727
Santo Stefano di Rogliano CS 19 1725 279452

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
42 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
59 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
83 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.1
1996-04-24
23:37:54
39.349 16.226 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 244939
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-04-24 23:37:54 ± 0.193
Latitudine 39.3490 ± 0.0100
Longitudine 16.2260 ± 0.0330
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 244939

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3045.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 139
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00283
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01587
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 244939
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:51:48

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 244939
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MO9.Z. 1996-04-24T23:38:40.32 10.0 undecidable manual SN 197 1.3986 0.23 0.7
--.SA1.Z. 1996-04-24T23:38:39.58 10.0 undecidable manual SN 234 1.332 1.19 0.3
--.SOI.Z. 1996-04-24T23:38:37.40 10.0 undecidable manual SN 186 1.2765 -0.03 0.8
--.SL9.Z. 1996-04-24T23:38:33.00 10.0 undecidable manual SN 336 1.1322 -0.56 0.7
--.CI9.Z. 1996-04-24T23:38:27.15 10.0 undecidable manual PN 329 1.7649 1.3 0.5
--.MGR.Z. 1996-04-24T23:38:27.50 10.0 undecidable manual SG 327 0.9324 -0.32 0.8
--.BRT.Z. 1996-04-24T23:38:25.56 10.0 undecidable manual PN 24 1.6761 0.95 0.9
--.CA9.Z. 1996-04-24T23:38:25.77 10.0 undecidable manual PN 339 1.6539 1.39 0.5
--.MU9.Z. 1996-04-24T23:38:23.14 10.0 undecidable manual PN 338 1.5096 0.7 1.3
--.MO9.Z. 1996-04-24T23:38:22.00 10.0 undecidable manual PN 197 1.3986 1.09 0.8
--.SA1.Z. 1996-04-24T23:38:19.10 10.0 undecidable manual PN 234 1.332 -0.84 1.2
--.SGO.Z. 1996-04-24T23:38:19.53 10.0 undecidable manual PN 330 1.3875 -1.24 0.7
--.SOI.Z. 1996-04-24T23:38:18.46 10.0 undecidable manual PN 186 1.2765 -0.72 1.4
--.SC9.Z. 1996-04-24T23:38:17.41 10.0 undecidable manual PN 200 1.1544 -0.12 2
--.SL9.Z. 1996-04-24T23:38:16.41 10.0 undecidable manual PN 336 1.1322 -0.75 1.4
--.GRI.Z. 1996-04-24T23:38:14.99 10.0 undecidable manual SG 164 0.5439 -0.2 0.8
--.MGR.Z. 1996-04-24T23:38:13.00 10.0 undecidable manual PG 327 0.9324 -0.84 1.3
--.ORI.Z. 1996-04-24T23:38:10.45 10.0 undecidable manual PG 13 0.7215 0.71 1.5
--.GRI.Z. 1996-04-24T23:38:06.00 10.0 undecidable manual PG 164 0.5439 -0.55 1.7
--.TDS.Z. 1996-04-24T23:38:06.64 10.0 undecidable manual SG 15 0.3108 -0.63 0.6
--.TDS.Z. 1996-04-24T23:38:01.60 10.0 undecidable manual PG 15 0.3108 -0.91 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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