Terremoto di magnitudo Md 3.9 del 31-03-1996 ore 08:08:03 (Italia) in zona: 2 km SE Allein (AO)

Un terremoto di magnitudo Md 3.9 è avvenuto nella zona: 2 km SE Allein (AO), il

  • 31-03-1996 06:08:03 (UTC)
  • 31-03-1996 08:08:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8010, 7.2810 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Allein AO 2 229 229
Gignod AO 3 1710 1939
Roisan AO 3 1036 2975
Doues AO 3 510 3485
Etroubles AO 4 501 3986
Valpelline AO 5 657 4643
Saint-Oyen AO 6 203 4846
Ollomont AO 6 157 5003
Aosta AO 8 34390 39393
Saint-Rhémy-en-Bosses AO 8 338 39731
Saint-Christophe AO 8 3432 43163
Gressan AO 9 3387 46550
Sarre AO 9 4927 51477
Charvensod AO 10 2468 53945
Jovençan AO 10 736 54681
Oyace AO 10 219 54900
Pollein AO 10 1569 56469
Saint-Pierre AO 11 3165 59634
Aymavilles AO 11 2086 61720
Villeneuve AO 12 1289 63009
Quart AO 12 4039 67048
Brissogne AO 13 1008 68056
Saint-Nicolas AO 13 311 68367
Arvier AO 14 873 69240
Bionaz AO 14 236 69476
Introd AO 14 658 70134
Avise AO 15 305 70439
Saint-Marcel AO 15 1362 71801
Nus AO 16 2984 74785
La Salle AO 17 2087 76872
Fénis AO 18 1813 78685
Rhêmes-Saint-Georges AO 19 194 78879
Morgex AO 20 2104 80983

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
87 Km a NW di Torino (890529 abitanti)
94 Km a NW di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.9
ML-VAX 3.8
1996-03-31
06:08:03
45.801 7.281 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 243139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-03-31 06:08:03 ± 0.192
Latitudine 45.8010 ± 0.0156
Longitudine 7.2810 ± 0.0174
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 243139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2194.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 117
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 38
Numero di fasi 38
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04646
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 29
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 29
Parametri delle magnitudo

Md:3.9

Campo Valore
Valore 3.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 243139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:50:07

ML:3.8

Campo Valore
Valore 3.8
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 243139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1996-03-31T06:09:23.70 10.0 undecidable manual PN 130 5.1615 1.52 0.3
--.ASS.Z. 1996-03-31T06:09:16.50 10.0 undecidable manual PN 124 4.6953 0.75 1.1
--.ARV.Z. 1996-03-31T06:09:15.57 10.0 undecidable manual PN 118 4.6287 1.27 0.5
--.FB9.Z. 1996-03-31T06:09:11.56 10.0 undecidable manual PN 116 4.4178 0.04 1.7
--.TRI.Z. 1996-03-31T06:09:10.29 10.0 undecidable manual PN! 89 4.5066 -2.42 0
--.SAL.Z. 1996-03-31T06:09:09.00 10.0 undecidable manual SN 94 2.2644 -0.71 0.6
--.RSM.Z. 1996-03-31T06:09:07.21 10.0 undecidable manual PN 115 4.107 0.11 1.8
--.GE9.Z. 1996-03-31T06:09:06.90 10.0 undecidable manual PN 81 4.0737 -0.72 1.2
--.BSF.Z. 1996-03-31T06:09:05.10 10.0 undecidable manual SN 351 2.0535 0.52 0.8
--.CRE.Z. 1996-03-31T06:09:04.41 10.0 undecidable manual PN 122 3.9627 -0.72 1.2
--.FVI.Z. 1996-03-31T06:09:03.96 10.0 undecidable manual PN 76 3.885 -0.04 1.8
--.SFI.Z. 1996-03-31T06:09:02.84 10.0 undecidable manual PN 119 3.7407 0.71 1.3
--.PGD.Z. 1996-03-31T06:09:01.85 10.0 undecidable manual PN 120 3.6852 0.56 1.5
--.VVI.Z. 1996-03-31T06:08:59.31 10.0 undecidable manual PN 85 3.5742 -0.55 1.5
--.BOB.Z. 1996-03-31T06:08:59.00 10.0 undecidable manual SN 123 1.8315 -0.43 0.8
--.MDI.Z. 1996-03-31T06:08:55.00 10.0 undecidable manual SN 90 1.6872 -0.94 0.5
--.PII.Z. 1996-03-31T06:08:53.28 10.0 undecidable manual PN 131 3.0858 0.06 2.1
--.CKI.Z. 1996-03-31T06:08:53.00 10.0 undecidable manual SN 153 1.5429 0.5 0.8
--.ZC9.Z. 1996-03-31T06:08:51.98 10.0 undecidable manual PN 118 2.9748 0.37 1.9
--.BDI.Z. 1996-03-31T06:08:51.17 10.0 undecidable manual PN 125 2.9082 0.44 1.9
--.CTI.Z. 1996-03-31T06:08:51.98 10.0 undecidable manual PN 84 3.0414 -0.51 1.7
--.GU9.Z. 1996-03-31T06:08:49.61 10.0 undecidable manual PN 121 2.7417 1.24 0.7
--.EB9.Z. 1996-03-31T06:08:48.37 10.0 undecidable manual PN! 121 2.5974 1.96 0
--.DOI.Z. 1996-03-31T06:08:46.50 10.0 undecidable manual SN 181 1.2987 0.01 0.9
--.BSF.Z. 1996-03-31T06:08:39.50 10.0 undecidable manual PN 351 2.0535 0.6 1.8
--.SAL.Z. 1996-03-31T06:08:39.25 10.0 undecidable manual PN! 94 2.2644 -2.61 0
--.VAI.Z. 1996-03-31T06:08:39.00 10.0 undecidable manual SG 86 1.0323 -1.06 0.4
--.BNI.Z. 1996-03-31T06:08:36.00 10.0 undecidable manual SG 210 0.8547 1.73 0.1
--.BOB.Z. 1996-03-31T06:08:35.00 10.0 undecidable manual PN 123 1.8315 -0.93 1.2
--.CKI.Z. 1996-03-31T06:08:30.77 10.0 undecidable manual PN 153 1.5429 -1.15 0.8
--.MDI.Z. 1996-03-31T06:08:30.87 10.0 undecidable manual PN! 90 1.6872 -3.04 0
--.DOI.Z. 1996-03-31T06:08:26.82 10.0 undecidable manual PN 181 1.2987 -1.64 0.3
--.ORO.Z. 1996-03-31T06:08:23.00 10.0 undecidable manual SG 109 0.5106 -0.34 0.9
--.BNI.Z. 1996-03-31T06:08:20.91 10.0 undecidable manual PG 210 0.8547 -0.49 2
--.VAI.Z. 1996-03-31T06:08:18.92 10.0 undecidable manual PG! 86 1.0323 -5.82 0
--.LPL.Z. 1996-03-31T06:08:13.90 10.0 undecidable manual PG 234 0.4773 -0.42 2.1
--.LPG.Z. 1996-03-31T06:08:13.90 10.0 undecidable manual PG 231 0.4773 -0.44 2
--.ORO.Z. 1996-03-31T06:08:10.72 10.0 undecidable manual PG! 109 0.5106 -4.37 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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