Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 15-03-1996 ore 23:37:33 (Italia) in zona: 1 km SW Monte San Martino (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km SW Monte San Martino (MC), il

  • 15-03-1996 22:37:33 (UTC)
  • 15-03-1996 23:37:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0230, 13.4290 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monte San Martino MC 1 765 765
Smerillo FM 2 365 1130
Penna San Giovanni MC 4 1108 2238
Montefalcone Appennino FM 5 424 2662
Santa Vittoria in Matenano FM 6 1330 3992
Comunanza AP 7 3166 7158
Amandola FM 8 3629 10787
Force AP 8 1354 12141
Servigliano FM 8 2336 14477
Monteleone di Fermo FM 9 395 14872
Montelparo FM 9 778 15650
Gualdo MC 9 815 16465
Sant'Angelo in Pontano MC 9 1436 17901
Falerone FM 10 3337 21238
Sarnano MC 10 3264 24502
Montefortino FM 11 1178 25680
Monsampietro Morico FM 12 659 26339
Belmonte Piceno FM 12 646 26985
Monte Vidon Corrado FM 12 731 27716
Monte Rinaldo FM 12 379 28095
Montappone FM 13 1682 29777
San Ginesio MC 13 3498 33275
Rotella AP 13 906 34181
Montottone FM 14 979 35160
Palmiano AP 14 196 35356
Montedinove AP 14 488 35844
Ripe San Ginesio MC 14 852 36696
Ortezzano FM 15 774 37470
Massa Fermana FM 15 963 38433
Montegiorgio FM 15 6851 45284
Montalto delle Marche AP 15 2122 47406
Montemonaco AP 16 604 48010
Loro Piceno MC 16 2401 50411
Venarotta AP 17 2066 52477
Bolognola MC 17 142 52619
Monte Vidon Combatte FM 17 433 53052
Colmurano MC 17 1263 54315
Cessapalombo MC 17 512 54827
Grottazzolina FM 17 3398 58225
Camporotondo di Fiastrone MC 18 563 58788
Magliano di Tenna FM 18 1452 60240
Monte Giberto FM 18 801 61041
Roccafluvione AP 18 2010 63051
Castignano AP 18 2796 65847
Mogliano MC 19 4696 70543
Petritoli FM 19 2335 72878
Urbisaglia MC 20 2628 75506

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
59 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
67 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
75 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
82 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
82 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
85 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
89 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1996-03-15
22:37:33
43.023 13.429 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 242699
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-03-15 22:37:33 ± 0.463
Latitudine 43.0230 ± 0.0215
Longitudine 13.4290 ± 0.0628
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 242699

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5642.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 202
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00510
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01352
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 242699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:49:42

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 242699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1996-03-15T22:38:17.30 10.0 undecidable manual SN! 299 1.221 2.07 0
--.MNS.Z. 1996-03-15T22:38:04.53 10.0 undecidable manual SG 220 0.8325 0.76 0.5
--.FB9.Z. 1996-03-15T22:38:03.30 10.0 undecidable manual SG 324 0.8214 -0.04 0.8
--.PGD.Z. 1996-03-15T22:38:02.29 10.0 undecidable manual PN 304 1.4985 0.92 0.9
--.SFI.Z. 1996-03-15T22:38:01.99 10.0 undecidable manual PN 307 1.443 1.41 0.5
--.AQU.Z. 1996-03-15T22:37:59.25 10.0 undecidable manual SG 181 0.666 1.03 0.4
--.SDI.Z. 1996-03-15T22:37:59.80 10.0 negative manual PN 167 1.3431 0.65 2.5
--.CRE.Z. 1996-03-15T22:37:58.14 10.0 negative manual PN 299 1.221 0.54 2.8
--.ARV.Z. 1996-03-15T22:37:55.60 10.0 undecidable manual SG 323 0.5883 -0.18 0.8
--.PQ9.Z. 1996-03-15T22:37:53.23 10.0 undecidable manual PG 180 0.999 -0.85 1.3
--.FB9.Z. 1996-03-15T22:37:49.24 10.0 undecidable manual PG 324 0.8214 -1.49 0.6
--.MNS.Z. 1996-03-15T22:37:49.88 10.0 undecidable manual PG 220 0.8325 -1.26 0.9
--.AQU.Z. 1996-03-15T22:37:46.86 10.0 undecidable manual PG 181 0.666 -1.07 1
--.ARV.Z. 1996-03-15T22:37:45.55 10.0 undecidable manual PG 323 0.5883 -0.98 1.1
--.ASS.Z. 1996-03-15T22:37:44.84 10.0 negative manual PG! 273 0.5661 -1.24 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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