Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 03-01-1996 ore 13:08:41 (UTC) in zona: S Montelparo (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: S Montelparo (FM), il

  • 03-01-1996 13:08:41 (UTC)
  • 03-01-1996 14:08:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0180, 13.5360 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montelparo FM 0 778 778
Santa Vittoria in Matenano FM 3 1330 2108
Monteleone di Fermo FM 3 395 2503
Monte Rinaldo FM 4 379 2882
Monsampietro Morico FM 6 659 3541
Ortezzano FM 6 774 4315
Montottone FM 6 979 5294
Montedinove AP 7 488 5782
Montalto delle Marche AP 7 2122 7904
Force AP 7 1354 9258
Montefalcone Appennino FM 7 424 9682
Rotella AP 7 906 10588
Smerillo FM 7 365 10953
Servigliano FM 8 2336 13289
Monte San Martino MC 8 765 14054
Belmonte Piceno FM 8 646 14700
Monte Vidon Combatte FM 9 433 15133
Penna San Giovanni MC 10 1108 16241
Falerone FM 11 3337 19578
Monte Giberto FM 11 801 20379
Petritoli FM 11 2335 22714
Castignano AP 11 2796 25510
Grottazzolina FM 12 3398 28908
Comunanza AP 12 3166 32074
Carassai AP 12 1100 33174
Monte Vidon Corrado FM 12 731 33905
Montegiorgio FM 13 6851 40756
Cossignano AP 13 978 41734
Ponzano di Fermo FM 14 1674 43408
Magliano di Tenna FM 14 1452 44860
Montappone FM 14 1682 46542
Palmiano AP 15 196 46738
Sant'Angelo in Pontano MC 15 1436 48174
Amandola FM 15 3629 51803
Venarotta AP 16 2066 53869
Massa Fermana FM 16 963 54832
Offida AP 16 5058 59890
Monterubbiano FM 17 2230 62120
Rapagnano FM 17 2145 64265
Appignano del Tronto AP 17 1785 66050
Gualdo MC 17 815 66865
Moresco FM 18 598 67463
Montefortino FM 18 1178 68641
Roccafluvione AP 18 2010 70651
Montefiore dell'Aso AP 18 2123 72774
Ascoli Piceno AP 19 49407 122181
Ripatransone AP 19 4309 126490
Sarnano MC 19 3264 129754
Loro Piceno MC 19 2401 132155
Mogliano MC 19 4696 136851
Francavilla d'Ete FM 19 964 137815
Torre San Patrizio FM 20 2048 139863
Ripe San Ginesio MC 20 852 140715
Monte San Pietrangeli FM 20 2458 143173

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
67 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
68 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
75 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
83 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
89 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
94 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.0
1996-01-03
13:08:41
43.018 13.536 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 239619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-01-03 13:08:41 ± 0.515
Latitudine 43.0180 ± 0.0176
Longitudine 13.5360 ± 0.0468
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 239619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4278.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 227
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00575
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01408
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 239619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:46:48

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 239619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1996-01-03T13:09:24.38 10.0 undecidable manual SN 297 1.2987 0.04 0.6
--.MNS.Z. 1996-01-03T13:09:14.15 10.0 undecidable manual SG 224 0.888 1.08 0.3
--.PGD.Z. 1996-01-03T13:09:11.60 10.0 undecidable manual PN 303 1.5651 1.07 0.5
--.FB9.Z. 1996-01-03T13:09:11.93 10.0 undecidable manual SG 320 0.8658 -0.48 0.6
--.SFI.Z. 1996-01-03T13:09:09.67 10.0 undecidable manual PN 305 1.5096 0.51 1.1
--.CRE.Z. 1996-01-03T13:09:07.31 10.0 undecidable manual PN 297 1.2987 1.04 0.5
--.AQU.Z. 1996-01-03T13:09:04.56 10.0 undecidable manual SG 187 0.666 -1.41 0.1
--.ASS.Z. 1996-01-03T13:09:04.93 10.0 undecidable manual SG 273 0.6327 -0.29 0.6
--.ARV.Z. 1996-01-03T13:09:03.71 10.0 undecidable manual SG 317 0.6327 -1.47 0.1
--.RSM.Z. 1996-01-03T13:09:03.91 10.0 undecidable manual PN 318 1.1988 -1.02 0.6
--.MNS.Z. 1996-01-03T13:09:00.21 10.0 undecidable manual PG 224 0.888 0.45 1.5
--.FB9.Z. 1996-01-03T13:08:59.52 10.0 undecidable manual PG 320 0.8658 0.14 1.8
--.ARV.Z. 1996-01-03T13:08:55.21 10.0 undecidable manual PG 317 0.6327 0.01 1.8
--.AQU.Z. 1996-01-03T13:08:55.23 10.0 undecidable manual PG 187 0.666 -0.43 1.6
--.ASS.Z. 1996-01-03T13:08:54.96 10.0 negative manual PG 273 0.6327 -0.27 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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