Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 02-01-1996 ore 20:52:51 (Italia) in zona: 4 km W Trasaghis (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 4 km W Trasaghis (UD), il

  • 02-01-1996 19:52:51 (UTC)
  • 02-01-1996 20:52:51 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2750, 13.0300 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Trasaghis UD 4 2227 2227
Osoppo UD 5 2936 5163
Vito d'Asio PN 7 769 5932
Forgaria nel Friuli UD 7 1786 7718
Bordano UD 8 754 8472
Gemona del Friuli UD 9 10964 19436
Clauzetto PN 10 380 19816
Artegna UD 10 2885 22701
Buja UD 10 6563 29264
Cavazzo Carnico UD 10 1052 30316
Majano UD 11 5945 36261
Venzone UD 11 2117 38378
Ragogna UD 12 2909 41287
Montenars UD 12 538 41825
Pinzano al Tagliamento PN 12 1525 43350
Amaro UD 12 823 44173
Magnano in Riviera UD 12 2336 46509
Castelnovo del Friuli PN 13 880 47389
San Daniele del Friuli UD 13 8013 55402
Verzegnis UD 13 863 56265
Treppo Grande UD 14 1708 57973
Tolmezzo UD 15 10440 68413
Colloredo di Monte Albano UD 15 2223 70636
Travesio PN 15 1776 72412
Tarcento UD 16 9012 81424
Cassacco UD 16 2938 84362
Rive d'Arcano UD 17 2444 86806
Villa Santina UD 18 2233 89039
Lusevera UD 18 643 89682
Tramonti di Sotto PN 18 387 90069
Lauco UD 18 729 90798
Preone UD 18 246 91044
Fagagna UD 18 6385 97429
Moruzzo UD 19 2456 99885
Tramonti di Sopra PN 19 321 100206
Tricesimo UD 19 7600 107806
Enemonzo UD 19 1319 109125
Meduno PN 20 1574 110699
Coseano UD 20 2187 112886
Sequals PN 20 2200 115086
Resiutta UD 20 309 115395
Moggio Udinese UD 20 1714 117109
Nimis UD 20 2740 119849

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
46 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
90 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
91 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.8
1996-01-02
19:52:51
46.275 13.03 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 239519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-01-02 19:52:51 ± 0.194
Latitudine 46.2750 ± 0.0165
Longitudine 13.0300 ± 0.0170
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 239519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2250.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02898
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 239519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:46:42

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 239519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PII.Z. 1996-01-02T19:54:17.60 10.0 undecidable manual SN 215 3.0969 0.29 0.5
--.PGD.Z. 1996-01-02T19:54:04.25 10.0 undecidable manual SN 201 2.5641 -0.3 0.5
--.FB9.Z. 1996-01-02T19:54:04.90 10.0 undecidable manual SN 184 2.5752 -0.87 0.3
--.SAL.Z. 1996-01-02T19:53:47.92 10.0 undecidable manual SN 250 1.8648 0.16 0.7
--.BR9.Z. 1996-01-02T19:53:47.43 10.0 undecidable manual SN 277 1.8315 0.15 0.7
--.ASS.Z. 1996-01-02T19:53:42.79 10.0 undecidable manual PN? 184 3.219 0.12 0.5
--.PII.Z. 1996-01-02T19:53:41.30 10.0 undecidable manual PN 215 3.0969 -0.06 1.3
--.CRE.Z. 1996-01-02T19:53:36.87 10.0 undecidable manual PN 196 2.7639 0.52 1
--.ARV.Z. 1996-01-02T19:53:36.21 10.0 undecidable manual PN 181 2.7639 -0.33 1.2
--.PGD.Z. 1996-01-02T19:53:33.57 10.0 negative manual PN 201 2.5641 -0.16 2.8
--.FB9.Z. 1996-01-02T19:53:33.72 10.0 positive manual PN 184 2.5752 -0.24 2.7
--.SFI.Z. 1996-01-02T19:53:32.48 10.0 undecidable manual PN 199 2.5086 -0.45 1.2
--.CTI.Z. 1996-01-02T19:53:27.33 10.0 undecidable manual SG 257 0.9768 1.33 0.1
--.SAL.Z. 1996-01-02T19:53:25.49 10.0 undecidable manual PN 250 1.8648 1.46 0.2
--.BR9.Z. 1996-01-02T19:53:24.90 10.0 undecidable manual PN 277 1.8315 0.34 1.5
--.VVI.Z. 1996-01-02T19:53:12.70 10.0 undecidable manual SG 235 0.4995 1.23 0.2
--.CTI.Z. 1996-01-02T19:53:10.88 10.0 undecidable manual PG 257 0.9768 -0.58 1.2
--.FVI.Z. 1996-01-02T19:53:06.79 10.0 undecidable manual SG 331 0.3552 1.12 0.2
--.VVI.Z. 1996-01-02T19:53:01.61 10.0 undecidable manual PG 235 0.4995 -1.1 0.5
--.FVI.Z. 1996-01-02T19:52:58.47 10.0 negative manual PG 331 0.3552 -1.26 0.7
--.GE9.Z. 1996-01-02T19:52:55.32 10.0 undecidable manual SG 86 0.0666 0.35 0.6
--.GE9.Z. 1996-01-02T19:52:53.45 10.0 positive manual PG 86 0.0666 -0.09 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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