Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 03-12-1995 ore 09:10:18 (UTC) in zona: 2 km E Piglio (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km E Piglio (FR), il

  • 03-12-1995 09:10:18 (UTC)
  • 03-12-1995 10:10:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8240, 13.1700 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piglio FR 2 4666 4666
Acuto FR 4 1920 6586
Fiuggi FR 5 10536 17122
Serrone FR 6 3099 20221
Jenne RM 7 366 20587
Arcinazzo Romano RM 8 1348 21935
Trevi nel Lazio FR 8 1822 23757
Torre Cajetani FR 9 1376 25133
Anagni FR 9 21464 46597
Affile RM 9 1548 48145
Paliano FR 9 8281 56426
Trivigliano FR 10 1705 58131
Roiate RM 10 737 58868
Olevano Romano RM 12 6687 65555
Guarcino FR 12 1623 67178
Vallepietra RM 13 283 67461
Subiaco RM 13 9074 76535
Bellegra RM 13 2887 79422
Fumone FR 15 2102 81524
Filettino FR 15 565 82089
Vico nel Lazio FR 15 2234 84323
Rocca Santo Stefano RM 15 975 85298
Ferentino FR 16 21213 106511
Genazzano RM 16 6036 112547
San Vito Romano RM 17 3273 115820
Gavignano RM 17 1916 117736
Colleferro RM 17 21595 139331
Sgurgola FR 17 2676 142007
Canterano RM 17 351 142358
Collepardo FR 18 968 143326
Alatri FR 18 28952 172278
Capranica Prenestina RM 19 351 172629
Rocca di Cave RM 19 377 173006
Segni RM 19 9159 182165
Gerano RM 19 1263 183428
Rocca Canterano RM 19 196 183624
Gorga RM 19 710 184334
Cave RM 20 11287 195621
Pisoniano RM 20 770 196391

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
36 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
42 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
45 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
50 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
57 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
58 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
61 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
62 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
78 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
93 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
1995-12-03
09:10:18
41.824 13.17 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 237159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-12-03 09:10:18 ± 0.262
Latitudine 41.8240 ± 0.0196
Longitudine 13.1700 ± 0.0168
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 237159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2585.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01514
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 237159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:44:31

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 237159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1995-12-03T09:11:03.10 10.0 undecidable manual SN 343 1.2987 1.95 0
--.ARV.Z. 1995-12-03T09:10:49.90 10.0 undecidable manual PN 354 1.6761 0.65 0.7
--.MNS.Z. 1995-12-03T09:10:43.20 10.0 undecidable manual SG 327 0.666 0.21 0.7
--.ASS.Z. 1995-12-03T09:10:43.47 10.0 undecidable manual PN 343 1.2987 0.34 1.1
--.AQU.Z. 1995-12-03T09:10:40.19 10.0 undecidable manual SG 18 0.5439 0.94 0.4
--.SDI.Z. 1995-12-03T09:10:37.81 10.0 undecidable manual SG 103 0.4884 0.68 0.5
--.RFI.Z. 1995-12-03T09:10:36.27 10.0 undecidable manual PG 130 0.7992 1.23 0.6
--.RMP.Z. 1995-12-03T09:10:33.00 10.0 undecidable manual SG 268 0.3441 0.95 0.4
--.RDP.Z. 1995-12-03T09:10:32.78 10.0 undecidable manual SG 259 0.3441 0.91 0.4
--.MNS.Z. 1995-12-03T09:10:30.73 10.0 undecidable manual PG 327 0.666 -1.8 0.2
--.AQU.Z. 1995-12-03T09:10:29.77 10.0 undecidable manual PG 18 0.5439 -0.71 1.3
--.PQ9.Z. 1995-12-03T09:10:28.87 10.0 undecidable manual SG 40 0.2553 0.13 0.7
--.SDI.Z. 1995-12-03T09:10:28.44 10.0 negative manual PG 103 0.4884 -0.82 2.3
--.RDP.Z. 1995-12-03T09:10:26.80 10.0 positive manual PG 259 0.3441 -0.14 3.5
--.RMP.Z. 1995-12-03T09:10:25.81 10.0 undecidable manual PG 268 0.3441 -0.51 1.5
--.PQ9.Z. 1995-12-03T09:10:24.64 10.0 undecidable manual PG 40 0.2553 0.23 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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