Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 27-11-1995 ore 18:49:56 (UTC) in zona: 2 km W San Benedetto dei Marsi (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W San Benedetto dei Marsi (AQ), il

  • 27-11-1995 18:49:56 (UTC)
  • 27-11-1995 19:49:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0050, 13.6060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Benedetto dei Marsi AQ 2 3909 3909
Pescina AQ 5 4133 8042
Ortucchio AQ 6 1860 9902
Collarmele AQ 7 894 10796
Cerchio AQ 7 1635 12431
Trasacco AQ 8 6246 18677
Aielli AQ 9 1475 20152
Gioia dei Marsi AQ 9 1989 22141
Celano AQ 10 11017 33158
Ortona dei Marsi AQ 10 542 33700
Lecce nei Marsi AQ 10 1702 35402
Luco dei Marsi AQ 12 6079 41481
Collelongo AQ 13 1233 42714
Cocullo AQ 14 230 42944
Avezzano AQ 15 42515 85459
Villavallelonga AQ 15 919 86378
Bisegna AQ 16 223 86601
Gagliano Aterno AQ 16 254 86855
Ovindoli AQ 16 1227 88082
Goriano Sicoli AQ 16 569 88651
Anversa degli Abruzzi AQ 16 341 88992
Castel di Ieri AQ 17 303 89295
Civita d'Antino AQ 17 979 90274
Canistro AQ 18 995 91269
Castelvecchio Subequo AQ 18 982 92251
Secinaro AQ 18 359 92610
Civitella Roveto AQ 18 3268 95878
Capistrello AQ 18 5252 101130
Molina Aterno AQ 19 386 101516
Morino AQ 20 1448 102964
Prezza AQ 20 945 103909

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
60 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
67 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
72 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
72 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
73 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
73 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
77 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
83 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
92 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
94 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
99 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1995-11-27
18:49:56
42.005 13.606 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 236959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-11-27 18:49:56 ± 0.248
Latitudine 42.0050 ± 0.0128
Longitudine 13.6060 ± 0.0202
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 236959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2188.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 170
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01408
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 236959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:44:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1995-11-27T18:50:26.20 10.0 undecidable manual PN 342 1.5651 0.84 0.7
--.MNS.Z. 1995-11-27T18:50:24.62 10.0 undecidable manual SG 299 0.777 -0.17 0.8
--.ASS.Z. 1995-11-27T18:50:22.20 10.0 undecidable manual PN 326 1.2654 1.16 0.4
--.RMP.Z. 1995-11-27T18:50:22.79 10.0 undecidable manual SG 254 0.6882 0.68 0.6
--.MNS.Z. 1995-11-27T18:50:12.35 10.0 undecidable manual PG 299 0.777 -0.6 1.4
--.RMP.Z. 1995-11-27T18:50:12.50 10.0 undecidable manual PG 254 0.6882 0.64 1.4
--.AQU.Z. 1995-11-27T18:50:11.45 10.0 undecidable manual SG 336 0.3774 -0.07 0.9
--.SDI.Z. 1995-11-27T18:50:09.66 10.0 undecidable manual SG 152 0.3219 -0.06 0.9
--.AQU.Z. 1995-11-27T18:50:04.44 10.0 undecidable manual PG 336 0.3774 -0.86 1.1
--.SDI.Z. 1995-11-27T18:50:03.72 10.0 undecidable manual PG 152 0.3219 -0.53 1.7
--.PQ9.Z. 1995-11-27T18:50:02.54 10.0 undecidable manual SG 276 0.1554 -0.4 0.8
--.PQ9.Z. 1995-11-27T18:49:59.58 10.0 undecidable manual PG 276 0.1554 -0.76 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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