Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 30-07-1995 ore 10:02:32 (UTC) in zona: 3 km N Pietravairano (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km N Pietravairano (CE), il

  • 30-07-1995 10:02:32 (UTC)
  • 30-07-1995 12:02:32 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3540, 14.1670 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietravairano CE 4 2984 2984
Vairano Patenora CE 4 6594 9578
Ailano CE 5 1369 10947
Pratella CE 6 1565 12512
Raviscanina CE 7 1319 13831
Presenzano CE 8 1766 15597
Sant'Angelo d'Alife CE 8 2270 17867
Caianello CE 9 1824 19691
Baia e Latina CE 9 2197 21888
Prata Sannita CE 9 1502 23390
Pietramelara CE 10 4722 28112
Riardo CE 10 2321 30433
Roccaromana CE 10 856 31289
Sesto Campano IS 11 2388 33677
Ciorlano CE 11 426 34103
Valle Agricola CE 11 890 34993
Marzano Appio CE 11 2226 37219
Fontegreca CE 12 811 38030
Tora e Piccilli CE 12 910 38940
Rocchetta e Croce CE 13 460 39400
Capriati a Volturno CE 13 1541 40941
Letino CE 13 712 41653
Gallo Matese CE 13 579 42232
Teano CE 14 12577 54809
Alife CE 15 7616 62425
Dragoni CE 15 2108 64533
Conca della Campania CE 15 1239 65772
Calvi Risorta CE 16 5707 71479
Mignano Monte Lungo CE 16 3250 74729
Giano Vetusto CE 17 647 75376
Formicola CE 17 1488 76864
Roccamonfina CE 17 3511 80375
Piedimonte Matese CE 17 11297 91672
Liberi CE 17 1153 92825
San Gregorio Matese CE 18 988 93813
Galluccio CE 18 2154 95967
Castello del Matese CE 18 1494 97461
Venafro IS 18 11280 108741
Pignataro Maggiore CE 18 6084 114825
Alvignano CE 19 4824 119649
Monteroduni IS 19 2264 121913
Sparanise CE 19 7429 129342
San Potito Sannitico CE 19 1925 131267
Pontelatone CE 19 1703 132970
Pastorano CE 19 3033 136003
Camigliano CE 19 1943 137946
Pozzilli IS 20 2380 140326
Longano IS 20 690 141016
Castel di Sasso CE 20 1171 142187

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
42 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
47 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
48 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
49 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
51 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
51 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
57 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
57 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
58 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
61 Km a N di Portici (55274 abitanti)
62 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
65 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
72 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
74 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
78 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
86 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
90 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1995-07-30
10:02:32
41.354 14.167 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 229999
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-07-30 10:02:32 ± 0.379
Latitudine 41.3540 ± 0.0251
Longitudine 14.1670 ± 0.0303
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 229999

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3767.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 116
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 229999
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:37:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CI9.Z. 1995-07-30T10:02:59.73 10.0 undecidable manual SG 126 0.8103 -1.56 0.2
--.SGO.Z. 1995-07-30T10:02:56.50 10.0 undecidable manual PN 132 1.1655 1.22 0.6
--.MU9.Z. 1995-07-30T10:02:54.00 10.0 undecidable manual PN 120 1.1544 -1.11 0.7
--.PQ9.Z. 1995-07-30T10:02:50.00 10.0 undecidable manual PG 319 0.8769 -0.31 1.5
--.SDI.Z. 1995-07-30T10:02:50.80 10.0 undecidable manual SG 323 0.444 0.59 0.6
--.CI9.Z. 1995-07-30T10:02:50.17 10.0 undecidable manual PG 126 0.8103 1.11 0.8
--.DUI.Z. 1995-07-30T10:02:48.50 10.0 undecidable manual SG 35 0.3663 1.6 0.2
--.SDI.Z. 1995-07-30T10:02:42.00 10.0 undecidable manual PG 323 0.444 -0.25 1.8
--.DUI.Z. 1995-07-30T10:02:40.00 10.0 undecidable manual PG 35 0.3663 -0.75 1.4
--.RFI.Z. 1995-07-30T10:02:40.14 10.0 undecidable manual SG 248 0.1443 1.87 0.1
--.RFI.Z. 1995-07-30T10:02:35.25 10.0 positive manual PG 248 0.1443 -0.52 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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