Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 23-07-1995 ore 16:33:37 (UTC) in zona: 4 km NW Colle di Tora (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NW Colle di Tora (RI), il

  • 23-07-1995 16:33:37 (UTC)
  • 23-07-1995 18:33:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2400, 12.9220 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colle di Tora RI 4 372 372
Rocca Sinibalda RI 4 815 1187
Castel di Tora RI 4 288 1475
Torricella in Sabina RI 5 1342 2817
Monteleone Sabino RI 5 1224 4041
Longone Sabino RI 5 597 4638
Poggio Moiano RI 6 2751 7389
Poggio San Lorenzo RI 6 589 7978
Ascrea RI 8 234 8212
Varco Sabino RI 8 187 8399
Paganico Sabino RI 8 172 8571
Belmonte in Sabina RI 9 636 9207
Pozzaglia Sabina RI 10 360 9567
Frasso Sabino RI 10 743 10310
Casaprota RI 10 744 11054
Montenero Sabino RI 10 299 11353
Scandriglia RI 11 3108 14461
Marcetelli RI 11 89 14550
Poggio Nativo RI 11 2622 17172
Concerviano RI 11 291 17463
Collegiove RI 12 213 17676
Orvinio RI 12 405 18081
Turania RI 14 241 18322
Petrella Salto RI 14 1197 19519
Nerola RM 14 1926 21445
Mompeo RI 14 530 21975
Toffia RI 14 1058 23033
Salisano RI 15 567 23600
Castelnuovo di Farfa RI 15 1059 24659
Montorio Romano RM 15 1984 26643
Nespolo RI 15 246 26889
Monte San Giovanni in Sabina RI 15 714 27603
Collalto Sabino RI 16 442 28045
Monteflavio RM 16 1348 29393
Fara in Sabina RI 16 13742 43135
Percile RM 16 255 43390
Cittaducale RI 17 6828 50218
Vivaro Romano RM 17 182 50400
Fiamignano RI 17 1413 51813
Moricone RM 18 2650 54463
Vallinfreda RM 18 283 54746
Licenza RM 18 1011 55757
Montopoli di Sabina RI 19 4210 59967
Montelibretti RM 19 5323 65290
Rieti RI 19 47698 112988
Pescorocchiano RI 19 2075 115063
Castel Sant'Angelo RI 20 1308 116371
Poggio Mirteto RI 20 6315 122686
Poggio Catino RI 20 1341 124027

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
32 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
41 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
42 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
53 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
63 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
70 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
72 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
75 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
77 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
79 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
82 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
86 Km a N di Latina (125985 abitanti)
91 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
94 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1995-07-23
16:33:37
42.24 12.922 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 229549
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-07-23 16:33:37 ± 0.749
Latitudine 42.2400 ± 0.0146
Longitudine 12.9220 ± 0.0212
Profondità (km) 10 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 229549

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2382.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01303
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 229549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:37:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FB9.Z. 1995-07-23T16:34:22.00 10.0 undecidable manual SN 355 1.443 -0.83 0.3
--.ARV.Z. 1995-07-23T16:34:19.00 10.0 undecidable manual SN 0 1.2543 0.86 0.3
--.SDI.Z. 1995-07-23T16:34:08.50 10.0 undecidable manual SG 128 0.8436 1.69 0.1
--.ASS.Z. 1995-07-23T16:34:06.50 10.0 undecidable manual SG 346 0.8436 -0.27 0.7
--.FB9.Z. 1995-07-23T16:34:04.50 10.0 undecidable manual PN 355 1.443 0.77 0.8
--.ARV.Z. 1995-07-23T16:34:02.00 10.0 undecidable manual PN 0 1.2543 0.97 0.6
--.SDI.Z. 1995-07-23T16:33:55.50 10.0 undecidable manual PG 128 0.8436 1.02 0.7
--.RMP.Z. 1995-07-23T16:33:53.50 10.0 undecidable manual SG 200 0.444 -0.85 0.4
--.ASS.Z. 1995-07-23T16:33:53.50 10.0 undecidable manual PG 346 0.8436 -0.96 0.8
--.PQ9.Z. 1995-07-23T16:33:52.00 10.0 undecidable manual SG 121 0.4107 -0.99 0.3
--.AQU.Z. 1995-07-23T16:33:50.50 10.0 undecidable manual SG 71 0.3663 -1.09 0.2
--.RDP.Z. 1995-07-23T16:33:48.00 10.0 undecidable manual PG 197 0.4995 -0.15 1.9
--.RMP.Z. 1995-07-23T16:33:47.00 10.0 undecidable manual PG 200 0.444 -0.29 1.8
--.MNS.Z. 1995-07-23T16:33:47.50 10.0 undecidable manual SG 308 0.222 0.5 0.9
--.PQ9.Z. 1995-07-23T16:33:46.50 10.0 undecidable manual PG 121 0.4107 -0.01 2
--.AQU.Z. 1995-07-23T16:33:45.00 10.0 undecidable manual PG 71 0.3663 -0.7 1.2
--.MNS.Z. 1995-07-23T16:33:43.00 10.0 negative manual PG 308 0.222 -0.05 4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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