Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 26-02-1986 ore 14:56:13 (UTC) in zona: 6 km E Celico (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 6 km E Celico (CS), il

  • 26-02-1986 14:56:13 (UTC)
  • 26-02-1986 15:56:13 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3200, 16.4050 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Celico CS 6 2802 2802
Spezzano Piccolo CS 6 2079 4881
Spezzano della Sila CS 6 4541 9422
Serra Pedace CS 7 986 10408
Rovito CS 7 3158 13566
Casole Bruzio CS 7 2578 16144
Pedace CS 7 1907 18051
Lappano CS 8 941 18992
Trenta CS 8 2633 21625
San Pietro in Guarano CS 8 3663 25288
Pietrafitta CS 9 1310 26598
Zumpano CS 10 2570 29168
Aprigliano CS 10 2890 32058
Castiglione Cosentino CS 11 2896 34954
Piane Crati CS 12 1423 36377
Figline Vegliaturo CS 12 1137 37514
Rose CS 13 4373 41887
Cellara CS 13 504 42391
Cosenza CS 13 67546 109937
Mangone CS 14 1891 111828
Santo Stefano di Rogliano CS 16 1725 113553
Dipignano CS 16 4376 117929
Paterno Calabro CS 16 1398 119327
Rogliano CS 17 5637 124964
Luzzi CS 17 9396 134360
Parenti CS 17 2188 136548
Carolei CS 18 3330 139878
Castrolibero CS 18 9894 149772
Marzi CS 19 989 150761
Acri CS 19 20858 171619
Belsito CS 19 923 172542
Mendicino CS 19 9450 181992
Rende CS 19 35338 217330
Marano Marchesato CS 20 3553 220883
Marano Principato CS 20 3180 224063

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
39 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
49 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
68 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3 1986-02-26
14:56:13
39.32 16.405 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 23189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-26 14:56:13 ± 0.631
Latitudine 39.3200 ± 0.0249
Longitudine 16.4050 ± 0.0444
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 23189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4719.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02785
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 23189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:25:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SD1.Z. 1986-02-26T14:57:02.50 10.0 undecidable manual PN 321 3.0858 0.6 0.6
--.FAI.Z. 1986-02-26T14:57:00.00 10.0 undecidable manual PN 227 2.9526 -0.11 0.8
--.PZI.Z. 1986-02-26T14:56:56.50 10.0 undecidable manual PN 207 2.5308 2.29 0
--.GIB.Z. 1986-02-26T14:56:50.00 10.0 undecidable manual PN 234 2.2755 -0.74 0.6
--.SOR.Z. 1986-02-26T14:56:46.90 10.0 undecidable manual PN 309 2.0202 -0.31 0.9
--.BRT.Z. 1986-02-26T14:56:43.00 10.0 undecidable manual PN 19 1.6428 0.91 0.6
--.LCI.Z. 1986-02-26T14:56:42.50 10.0 undecidable manual PN 51 1.6539 0.37 1
--.SGO.Z. 1986-02-26T14:56:40.00 10.0 undecidable manual PN 326 1.4874 0.05 1.2
--.RCI.Z. 1986-02-26T14:56:38.50 10.0 undecidable manual PN 206 1.3431 0.55 1
--.MSI.Z. 1986-02-26T14:56:37.00 10.0 undecidable manual PN 210 1.2987 -0.21 1.1
--.MG9.Z. 1986-02-26T14:56:33.00 10.0 undecidable manual PN 321 1.0434 -0.76 0.8
--.ORI.Z. 1986-02-26T14:56:28.00 10.0 undecidable manual PG 2 0.7326 0.07 1.2
--.CSI.Z. 1986-02-26T14:56:22.40 10.0 undecidable manual PG 349 0.4662 -0.74 1.6
--.GR9.Z. 1986-02-26T14:56:21.80 10.0 undecidable manual PG 177 0.4995 -1.91 0.1
--.ROI.Z. 1986-02-26T14:56:19.70 10.0 undecidable manual PG 26 0.2775 0.1 2.4
--.ACI.Z. 1986-02-26T14:56:17.40 10.0 undecidable manual PG 281 0.1554 0.3 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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