Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 14-06-1995 ore 13:21:22 (UTC) in zona: 1 km E San Martino d'Agri (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km E San Martino d'Agri (PZ), il

  • 14-06-1995 13:21:22 (UTC)
  • 14-06-1995 15:21:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.2390, 16.0630 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Martino d'Agri PZ 1 801 801
San Chirico Raparo PZ 5 1084 1885
Armento PZ 8 631 2516
Gallicchio PZ 9 862 3378
Spinoso PZ 9 1462 4840
Montemurro PZ 9 1235 6075
Missanello PZ 10 566 6641
Castelsaraceno PZ 10 1384 8025
Carbone PZ 11 638 8663
Castronuovo di Sant'Andrea PZ 12 1067 9730
Calvera PZ 12 387 10117
Roccanova PZ 12 1543 11660
Guardia Perticara PZ 14 552 12212
Teana PZ 15 613 12825
Sarconi PZ 15 1404 14229
Grumento Nova PZ 16 1700 15929
Corleto Perticara PZ 16 2511 18440
Fardella PZ 16 627 19067
Moliterno PZ 16 4062 23129
Aliano MT 17 1008 24137
Latronico PZ 17 4556 28693
Viggiano PZ 18 3329 32022
Chiaromonte PZ 18 1965 33987
Sant'Arcangelo PZ 18 6533 40520
Episcopia PZ 18 1434 41954
Gorgoglione MT 19 989 42943
Cirigliano MT 20 375 43318

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a SE di Potenza (67122 abitanti)
66 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
78 Km a SW di Altamura (70396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.4
1995-06-14
13:21:22
40.239 16.063 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 227749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-06-14 13:21:22 ± 0.188
Latitudine 40.2390 ± 0.0120
Longitudine 16.0630 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 227749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1938.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 66
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01943
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 227749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:35:31

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 227749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1995-06-14T13:22:10.10 10.0 undecidable manual SN 356 1.4652 0.75 0.4
--.SOI.Z. 1995-06-14T13:22:00.50 10.0 undecidable manual PN 180 2.1534 1.47 0.2
--.BRT.Z. 1995-06-14T13:21:59.15 10.0 undecidable manual SG 52 1.0323 0.43 0.6
--.CI9.Z. 1995-06-14T13:21:58.59 10.0 undecidable manual SG 308 0.999 1.01 0.3
--.CDT.Z. 1995-06-14T13:21:53.00 10.0 undecidable manual SG 10 0.8547 0.14 0.7
--.FG3.Z. 1995-06-14T13:21:50.81 10.0 undecidable manual PN 356 1.4652 1.32 0.4
--.TDS.Z. 1995-06-14T13:21:46.73 10.0 undecidable manual SG 159 0.6105 1.62 0.1
--.SGO.Z. 1995-06-14T13:21:46.78 10.0 undecidable manual SG 299 0.6549 0.33 0.7
--.BAI.Z. 1995-06-14T13:21:45.00 10.0 undecidable manual PG? 35 1.0656 1.13 0.3
--.LT9.Z. 1995-06-14T13:21:45.74 10.0 undecidable manual SG 57 0.6771 -1.43 0.2
--.CI9.Z. 1995-06-14T13:21:43.14 10.0 undecidable manual PG 308 0.999 0.4 1.5
--.CZI.Z. 1995-06-14T13:21:43.46 10.0 undecidable manual PG 176 1.0101 0.39 1.5
--.BRT.Z. 1995-06-14T13:21:42.46 10.0 undecidable manual PG 52 1.0323 -0.94 0.9
--.CSI.Z. 1995-06-14T13:21:42.90 10.0 undecidable manual SG 158 0.4884 1.1 0.3
--.CDT.Z. 1995-06-14T13:21:39.50 10.0 undecidable manual PG? 10 0.8547 -0.52 0.6
--.ROI.Z. 1995-06-14T13:21:37.56 10.0 undecidable manual PG 149 0.7659 -0.86 1.1
--.ORI.Z. 1995-06-14T13:21:36.32 10.0 undecidable manual SG 122 0.3441 0.38 0.7
--.MU9.Z. 1995-06-14T13:21:36.70 10.0 undecidable manual PG 320 0.6771 -0.04 1.8
--.LT9.Z. 1995-06-14T13:21:35.37 10.0 undecidable manual PG 57 0.6771 -1.36 0.5
--.SGO.Z. 1995-06-14T13:21:35.37 10.0 undecidable manual PG 299 0.6549 -0.95 1
--.TDS.Z. 1995-06-14T13:21:35.12 10.0 undecidable manual PG 159 0.6105 -0.42 1.6
--.MMN.Z. 1995-06-14T13:21:34.40 10.0 undecidable manual SG 188 0.3552 -1.79 0.1
--.CSI.Z. 1995-06-14T13:21:32.83 10.0 undecidable manual PG 158 0.4884 -0.34 3.4
--.MGR.Z. 1995-06-14T13:21:31.80 10.0 negative manual PG 255 0.3996 -0.37 3.3
--.ORI.Z. 1995-06-14T13:21:30.93 10.0 positive manual PG 122 0.3441 0.68 2.6
--.MMN.Z. 1995-06-14T13:21:29.82 10.0 undecidable manual PG 188 0.3552 -0.57 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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