Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 12-04-1995 ore 22:13:02 (Italia) in zona: 5 km S Francica (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km S Francica (VV), il

  • 12-04-1995 20:13:02 (UTC)
  • 12-04-1995 22:13:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5740, 16.1130 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Francica VV 5 1651 1651
Mileto VV 6 6763 8414
Dinami VV 6 2168 10582
San Pietro di Caridà RC 6 1195 11777
Serrata RC 7 845 12622
Acquaro VV 7 2484 15106
Dasà VV 7 1208 16314
San Costantino Calabro VV 8 2239 18553
Ionadi VV 8 4238 22791
San Gregorio d'Ippona VV 8 2527 25318
Candidoni RC 8 416 25734
Filandari VV 9 1853 27587
San Calogero VV 9 4315 31902
Arena VV 9 1456 33358
Laureana di Borrello RC 10 5174 38532
Gerocarne VV 10 2248 40780
Rombiolo VV 10 4569 45349
Soriano Calabro VV 11 2421 47770
Sorianello VV 11 1176 48946
Vibo Valentia VV 12 33941 82887
Stefanaconi VV 12 2494 85381
Feroleto della Chiesa RC 12 1695 87076
Cessaniti VV 12 3290 90366
Galatro RC 13 1709 92075
Limbadi VV 13 3695 95770
Pizzoni VV 13 1143 96913
Vazzano VV 13 1067 97980
Sant'Onofrio VV 14 3067 101047
Zungri VV 15 1976 103023
Maropati RC 15 1524 104547
Rosarno RC 15 14841 119388
Giffone RC 15 1907 121295
Anoia RC 16 2212 123507
Filogaso VV 16 1417 124924
Nicotera VV 16 6290 131214
Melicucco RC 16 5101 136315
Maierato VV 17 2188 138503
Cinquefrondi RC 18 6539 145042
Zambrone VV 18 1775 146817
Vallelonga VV 18 706 147523
Briatico VV 18 4053 151576
San Nicola da Crissa VV 18 1335 152911
Pizzo VV 19 9278 162189
Polistena RC 19 10496 172685
Joppolo VV 19 1926 174611
Serra San Bruno VV 19 6734 181345
Zaccanopoli VV 19 752 182097
Spilinga VV 19 1464 183561
Mongiana VV 19 740 184301
Fabrizia VV 19 2195 186496
San Ferdinando RC 20 4490 190986
Spadola VV 20 825 191811

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
56 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
64 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
66 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
81 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.9
1995-04-12
20:13:02
38.574 16.113 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 225209
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-04-12 20:13:02 ± 0.149
Latitudine 38.5740 ± 0.0115
Longitudine 16.1130 ± 0.0228
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 225209

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2359.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 141
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02007
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 225209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:32:53

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 225209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MU9.Z. 1995-04-12T20:13:39.50 10.0 undecidable manual PN 348 2.2311 -0.38 0.8
--.SGO.Z. 1995-04-12T20:13:38.50 10.0 undecidable manual PN 343 2.0757 0.8 0.3
--.ORI.Z. 1995-04-12T20:13:30.50 10.0 undecidable manual PN 9 1.4874 0.78 0.4
--.MGR.Z. 1995-04-12T20:13:30.92 10.0 undecidable manual PN 344 1.6206 -0.48 0.8
--.MO9.Z. 1995-04-12T20:13:27.29 10.0 undecidable manual SG 210 0.6549 0.95 0.1
--.ATN.Z. 1995-04-12T20:13:25.78 10.0 undecidable manual SG 231 0.6549 -0.5 0.4
--.TDS.Z. 1995-04-12T20:13:23.48 10.0 undecidable manual PN 9 1.0989 -0.77 0.5
--.SOI.Z. 1995-04-12T20:13:21.15 10.0 undecidable manual SG 185 0.4995 -0.15 0.7
--.GMB.Z. 1995-04-12T20:13:19.13 10.0 undecidable manual SG 209 0.4551 -0.89 0.1
--.ATN.Z. 1995-04-12T20:13:16.45 10.0 undecidable manual PG 231 0.6549 0.3 1.5
--.MO9.Z. 1995-04-12T20:13:16.40 10.0 undecidable manual PG 210 0.6549 0.21 1.7
--.GRI.Z. 1995-04-12T20:13:15.65 10.0 undecidable manual SG 44 0.3441 -0.06 0.7
--.SOI.Z. 1995-04-12T20:13:13.10 10.0 positive manual PG 185 0.4995 -0.17 3.4
--.GMB.Z. 1995-04-12T20:13:12.61 10.0 undecidable manual PG 209 0.4551 0.07 1.8
--.GRI.Z. 1995-04-12T20:13:10.25 10.0 undecidable manual PG 44 0.3441 0.2 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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