Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 01-02-1995 ore 00:08:53 (UTC) in zona: 2 km W Gualdo (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Gualdo (MC), il

  • 01-02-1995 00:08:53 (UTC)
  • 01-02-1995 01:08:53 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0690, 13.3090 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gualdo MC 2 815 815
Sarnano MC 4 3264 4079
San Ginesio MC 5 3498 7577
Cessapalombo MC 6 512 8089
Sant'Angelo in Pontano MC 8 1436 9525
Camporotondo di Fiastrone MC 8 563 10088
Penna San Giovanni MC 10 1108 11196
Ripe San Ginesio MC 10 852 12048
Caldarola MC 10 1823 13871
Bolognola MC 11 142 14013
Amandola FM 11 3629 17642
Colmurano MC 11 1263 18905
Monte San Martino MC 11 765 19670
Acquacanina MC 12 121 19791
Belforte del Chienti MC 12 1886 21677
Fiastra MC 13 559 22236
Smerillo FM 13 365 22601
Loro Piceno MC 14 2401 25002
Montefortino FM 14 1178 26180
Falerone FM 14 3337 29517
Servigliano FM 15 2336 31853
Comunanza AP 15 3166 35019
Montappone FM 15 1682 36701
Montefalcone Appennino FM 15 424 37125
Urbisaglia MC 15 2628 39753
Serrapetrona MC 16 966 40719
Monte Vidon Corrado FM 16 731 41450
Tolentino MC 16 20069 61519
Santa Vittoria in Matenano FM 16 1330 62849
Massa Fermana FM 16 963 63812
Monteleone di Fermo FM 18 395 64207
Fiordimonte MC 18 202 64409
Pievebovigliana MC 18 866 65275
Montemonaco AP 19 604 65879
Force AP 19 1354 67233
Belmonte Piceno FM 19 646 67879
Mogliano MC 19 4696 72575
Montelparo FM 19 778 73353
Ussita MC 20 444 73797
Montegiorgio FM 20 6851 80648

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
56 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
75 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
78 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
80 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a S di Fano (60888 abitanti)
92 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
99 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
100 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
1995-02-01
00:08:53
43.069 13.309 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 222609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-02-01 00:08:53 ± 0.693
Latitudine 43.0690 ± 0.0296
Longitudine 13.3090 ± 0.0422
Profondità (km) 10 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 222609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4749.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 185
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02882
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 222609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:30:20

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 222609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1995-02-01T00:09:41.95 10.0 undecidable manual PN 338 3.1968 -1.38 0.1
--.CRE.Z. 1995-02-01T00:09:30.34 10.0 undecidable manual SN 299 1.1211 -0.32 0.7
--.MNS.Z. 1995-02-01T00:09:20.94 10.0 undecidable manual SG 213 0.8214 -0.76 0.4
--.AQU.Z. 1995-02-01T00:09:19.00 10.0 undecidable manual SG 174 0.7104 0.72 0.4
--.RDP.Z. 1995-02-01T00:09:18.00 10.0 undecidable manual PN 198 1.3764 -0.32 1.5
--.SDI.Z. 1995-02-01T00:09:18.97 10.0 undecidable manual PN 164 1.3986 0.26 1.5
--.SFI.Z. 1995-02-01T00:09:18.85 10.0 undecidable manual PN 308 1.3431 0.97 0.6
--.CRE.Z. 1995-02-01T00:09:15.74 10.0 undecidable manual PN 299 1.1211 0.86 0.8
--.ASS.Z. 1995-02-01T00:09:10.00 10.0 undecidable manual SG 268 0.4773 -0.63 0.5
--.MNS.Z. 1995-02-01T00:09:09.74 10.0 undecidable manual PG 213 0.8214 0.03 1.9
--.AQU.Z. 1995-02-01T00:09:07.41 10.0 undecidable manual PG 174 0.7104 -0.32 1.7
--.ASS.Z. 1995-02-01T00:09:03.47 10.0 undecidable manual PG 268 0.4773 0.15 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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