Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 28-12-1994 ore 05:14:36 (UTC) in zona: 6 km SW Bisegna (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 6 km SW Bisegna (AQ), il

  • 28-12-1994 05:14:36 (UTC)
  • 28-12-1994 06:14:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8740, 13.7250 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bisegna AQ 6 223 223
Lecce nei Marsi AQ 7 1702 1925
Villavallelonga AQ 8 919 2844
Pescasseroli AQ 9 2203 5047
Gioia dei Marsi AQ 9 1989 7036
Ortucchio AQ 11 1860 8896
Villalago AQ 12 568 9464
Collelongo AQ 12 1233 10697
Scanno AQ 13 1847 12544
Opi AQ 14 420 12964
Ortona dei Marsi AQ 14 542 13506
Pescosolido FR 15 1555 15061
Anversa degli Abruzzi AQ 15 341 15402
Balsorano AQ 15 3569 18971
Campoli Appennino FR 16 1725 20696
San Benedetto dei Marsi AQ 17 3909 24605
San Vincenzo Valle Roveto AQ 17 2347 26952
Pescina AQ 18 4133 31085
Trasacco AQ 18 6246 37331
Cocullo AQ 18 230 37561
Sora FR 19 26144 63705
San Donato Val di Comino FR 20 2107 65812
Villetta Barrea AQ 20 653 66465
Bugnara AQ 20 1125 67590
Posta Fibreno FR 20 1139 68729

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
60 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
65 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
77 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
77 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
79 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
81 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
82 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
84 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
87 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
95 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.4
1994-12-28
05:14:36
41.874 13.725 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 221709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-12-28 05:14:36 ± 0.157
Latitudine 41.8740 ± 0.0131
Longitudine 13.7250 ± 0.0175
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 221709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2052.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02202
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 221709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:29:24

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 221709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1994-12-28T05:15:30.00 10.0 undecidable manual SN 340 1.7205 0.59 0.4
--.CI9.Z. 1994-12-28T05:15:22.17 10.0 undecidable manual SN 135 1.3986 0.3 0.6
--.ASS.Z. 1994-12-28T05:15:22.74 10.0 undecidable manual SN 326 1.4208 0.36 0.6
--.SFI.Z. 1994-12-28T05:15:17.63 10.0 undecidable manual PN 326 2.442 0.54 0.9
--.RSM.Z. 1994-12-28T05:15:15.11 10.0 undecidable manual PN 336 2.2422 0.7 0.8
--.FG2.Z. 1994-12-28T05:15:13.20 10.0 undecidable manual SG 93 1.0656 -0.87 0.4
--.CRE.Z. 1994-12-28T05:15:13.98 10.0 undecidable manual PN 323 2.1756 0.64 0.9
--.MNS.Z. 1994-12-28T05:15:10.72 10.0 undecidable manual SG 303 0.9213 1.48 0.1
--.MU9.Z. 1994-12-28T05:15:08.55 10.0 undecidable manual PN 129 1.7205 1.36 0.4
--.ARV.Z. 1994-12-28T05:15:07.45 10.0 undecidable manual PN 340 1.7205 0.35 1.3
--.SGO.Z. 1994-12-28T05:15:07.50 10.0 undecidable manual PN 137 1.7649 -0.29 1.3
--.CA9.Z. 1994-12-28T05:15:06.39 10.0 undecidable manual PN 126 1.6095 0.79 1
--.ASS.Z. 1994-12-28T05:15:03.88 10.0 negative manual PN 326 1.4208 0.84 1.9
--.RDP.Z. 1994-12-28T05:15:03.00 10.0 undecidable manual SG 261 0.7548 -0.87 0.5
--.RMP.Z. 1994-12-28T05:15:03.99 10.0 undecidable manual SG 265 0.7548 -0.01 0.7
--.CI9.Z. 1994-12-28T05:15:01.31 10.0 undecidable manual PN 135 1.3986 -1.43 0.4
--.DUI.Z. 1994-12-28T05:14:59.53 10.0 undecidable manual SG 111 0.5883 1.19 0.3
--.RFI.Z. 1994-12-28T05:14:59.94 10.0 undecidable manual SG 161 0.5994 1.03 0.3
--.FG2.Z. 1994-12-28T05:14:57.54 10.0 undecidable manual PG 93 1.0656 -0.59 1.3
--.AQU.Z. 1994-12-28T05:14:56.00 10.0 undecidable manual SG 333 0.5328 -0.69 0.5
--.MNS.Z. 1994-12-28T05:14:55.14 10.0 undecidable manual PG 303 0.9213 -0.31 1.7
--.RMP.Z. 1994-12-28T05:14:53.46 10.0 undecidable manual PG 265 0.7548 1.03 0.7
--.RDP.Z. 1994-12-28T05:14:51.70 10.0 positive manual PG 261 0.7548 -1.28 1.2
--.RFI.Z. 1994-12-28T05:14:49.13 10.0 undecidable manual PG 161 0.5994 -0.36 1.6
--.DUI.Z. 1994-12-28T05:14:48.73 10.0 negative manual PG 111 0.5883 -0.43 3
--.AQU.Z. 1994-12-28T05:14:47.00 10.0 negative manual PG 333 0.5328 -1.21 1.2
--.SDI.Z. 1994-12-28T05:14:44.00 10.0 undecidable manual SG 158 0.1665 0.36 0.6
--.SDI.Z. 1994-12-28T05:14:40.88 10.0 negative manual PG 158 0.1665 0.21 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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