Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-12-1994 ore 10:36:35 (UTC) in zona: 2 km W Stimigliano (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Stimigliano (RI), il

  • 22-12-1994 10:36:35 (UTC)
  • 22-12-1994 11:36:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2900, 12.5420 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Stimigliano RI 2 2328 2328
Ponzano Romano RM 4 1155 3483
Forano RI 5 3179 6662
Collevecchio RI 5 1577 8239
Filacciano RM 6 477 8716
Sant'Oreste RM 6 3687 12403
Selci RI 8 1106 13509
Nazzano RM 8 1436 14945
Tarano RI 9 1444 16389
Torrita Tiberina RM 9 1089 17478
Cantalupo in Sabina RI 9 1685 19163
Magliano Sabina RI 9 3774 22937
Montebuono RI 10 883 23820
Rignano Flaminio RM 10 10277 34097
Civita Castellana VT 11 16491 50588
Torri in Sabina RI 11 1256 51844
Faleria VT 11 2179 54023
Civitella San Paolo RM 11 2066 56089
Casperia RI 12 1246 57335
Poggio Mirteto RI 12 6315 63650
Calcata VT 12 918 64568
Poggio Catino RI 12 1341 65909
Calvi dell'Umbria TR 13 1856 67765
Roccantica RI 13 563 68328
Vacone RI 13 256 68584
Montopoli di Sabina RI 13 4210 72794
Fiano Romano RM 14 15360 88154
Gallese VT 15 2849 91003
Castel Sant'Elia VT 15 2683 93686
Mazzano Romano RM 15 3165 96851
Montasola RI 16 395 97246
Otricoli TR 16 1869 99115
Corchiano VT 16 3869 102984
Morlupo RM 17 8696 111680
Capena RM 17 10592 122272
Nepi VT 17 9687 131959
Magliano Romano RM 17 1448 133407
Configni RI 17 633 134040
Salisano RI 17 567 134607
Cottanello RI 18 563 135170
Fara in Sabina RI 18 13742 148912
Castelnuovo di Farfa RI 18 1059 149971
Mompeo RI 18 530 150501
Castelnuovo di Porto RM 19 8630 159131
Toffia RI 19 1058 160189

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a S di Terni (111501 abitanti)
36 Km a NW di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
39 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
42 Km a NW di Tivoli (56533 abitanti)
44 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
63 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
65 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
69 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
70 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
71 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
78 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
92 Km a S di Perugia (166134 abitanti)
94 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
96 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.8
1994-12-22
10:36:35
42.29 12.542 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 221529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-12-22 10:36:35 ± 0.567
Latitudine 42.2900 ± 0.0173
Longitudine 12.5420 ± 0.0626
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 221529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5492.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 199
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00696
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 221529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:29:14

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 221529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1994-12-22T10:37:04.99 10.0 undecidable manual SG 6 0.777 1.32 0.2
--.RDP.Z. 1994-12-22T10:36:55.19 10.0 undecidable manual SG 166 0.5439 -1.14 0.4
--.RMP.Z. 1994-12-22T10:36:55.00 10.0 undecidable manual SG 166 0.4884 0.39 0.8
--.ASS.Z. 1994-12-22T10:36:51.50 10.0 undecidable manual PG 6 0.777 -0.88 1.1
--.RMP.Z. 1994-12-22T10:36:48.00 10.0 undecidable manual PG 166 0.4884 1.3 0.8
--.RDP.Z. 1994-12-22T10:36:46.94 10.0 undecidable manual PG 166 0.5439 -0.76 1.5
--.MNS.Z. 1994-12-22T10:36:41.57 10.0 undecidable manual SG 47 0.1332 0.04 0.9
--.MNS.Z. 1994-12-22T10:36:39.12 10.0 undecidable manual PG 47 0.1332 -0.03 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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