Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 14-12-1994 ore 04:38:16 (Italia) in zona: 2 km E Taipana (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km E Taipana (UD), il

  • 14-12-1994 03:38:16 (UTC)
  • 14-12-1994 04:38:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2600, 13.3640 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Taipana UD 2 636 636
Lusevera UD 8 643 1279
Attimis UD 9 1805 3084
Nimis UD 10 2740 5824
Tarcento UD 12 9012 14836
Faedis UD 12 2945 17781
Pulfero UD 13 962 18743
Resia UD 14 1033 19776
Montenars UD 14 538 20314
Magnano in Riviera UD 15 2336 22650
Torreano UD 15 2139 24789
Reana del Rojale UD 15 4966 29755
Tricesimo UD 16 7600 37355
Artegna UD 16 2885 40240
Povoletto UD 16 5471 45711
Cassacco UD 17 2938 48649
Chiusaforte UD 17 672 49321
Savogna UD 17 411 49732
Gemona del Friuli UD 17 10964 60696
San Pietro al Natisone UD 17 2171 62867
Treppo Grande UD 18 1708 64575
Resiutta UD 19 309 64884
Moimacco UD 19 1675 66559
Venzone UD 19 2117 68676
Buja UD 19 6563 75239
Cividale del Friuli UD 19 11292 86531
Remanzacco UD 20 6185 92716
San Leonardo UD 20 1129 93845

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NE di Udine (99169 abitanti)
64 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
75 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
M 3.3
1994-12-14
03:38:16
46.26 13.364 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 221269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-12-14 03:38:16 ± 0.179
Latitudine 46.2600 ± 0.0144
Longitudine 13.3640 ± 0.0195
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 221269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2189.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04565
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 221269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:28:59

M:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 221269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:42:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.HAU.Z. 1994-12-14T03:40:29.50 10.0 undecidable manual SN 293 5.0727 -0.04 0.4
--.BSF.Z. 1994-12-14T03:40:21.20 10.0 undecidable manual SN 292 4.7397 -0.36 0.4
--.HAU.Z. 1994-12-14T03:39:33.50 10.0 undecidable manual PN 293 5.0727 -0.02 1
--.BSF.Z. 1994-12-14T03:39:28.50 10.0 undecidable manual PN 292 4.7397 -0.41 0.9
--.SAL.Z. 1994-12-14T03:39:17.00 10.0 undecidable manual SN 253 2.0646 -1.22 0.3
--.PRU.Z. 1994-12-14T03:39:16.20 10.0 undecidable manual PN 11 3.7962 0.11 1.1
--.VAI.Z. 1994-12-14T03:39:08.27 10.0 undecidable manual PN 264 3.1968 0.4 1.2
--.VBY.Z. 1994-12-14T03:39:08.20 10.0 undecidable manual SN 119 1.5096 3.28 0
--.PII.Z. 1994-12-14T03:39:07.29 10.0 undecidable manual PN 219 3.2301 -0.95 0.7
--.KHC.Z. 1994-12-14T03:39:04.30 10.0 undecidable manual PN 3 2.8638 1.04 0.7
--.BDI.Z. 1994-12-14T03:39:03.56 10.0 undecidable manual PN 222 2.9304 -0.58 1.1
--.CRE.Z. 1994-12-14T03:39:02.94 10.0 undecidable manual PN 201 2.8083 0.38 1.3
--.ARV.Z. 1994-12-14T03:39:01.64 10.0 undecidable manual PN 186 2.7639 -0.29 1.3
--.SFI.Z. 1994-12-14T03:38:58.70 10.0 undecidable manual PN 205 2.5752 -0.63 1.1
--.CTI.Z. 1994-12-14T03:38:57.00 10.0 undecidable manual SN 260 1.1988 -0.48 0.6
--.RSM.Z. 1994-12-14T03:38:57.26 10.0 undecidable manual PN 196 2.4087 0.25 1.4
--.RIY.Z. 1994-12-14T03:38:56.20 10.0 undecidable manual SN 142 1.1544 -0.25 0.9
--.BR9.Z. 1994-12-14T03:38:54.64 10.0 undecidable manual PN 277 2.0646 2.35 0.1
--.SAL.Z. 1994-12-14T03:38:53.50 10.0 undecidable manual PN 253 2.0646 1.16 0.7
--.CEY.Z. 1994-12-14T03:38:49.70 10.0 undecidable manual SG 125 0.8991 0.84 0.4
--.KBA.Z. 1994-12-14T03:38:46.20 10.0 undecidable manual SG 359 0.8103 0.1 1
--.LJU.Z. 1994-12-14T03:38:46.10 10.0 undecidable manual SG 104 0.8214 -0.53 0.5
--.VBY.Z. 1994-12-14T03:38:45.89 10.0 undecidable manual PN 119 1.5096 1.23 0.6
--.CTI.Z. 1994-12-14T03:38:40.00 10.0 undecidable manual PN 260 1.1988 -0.36 1.5
--.RIY.Z. 1994-12-14T03:38:39.50 10.0 undecidable manual PN 142 1.1544 -0.27 3.1
--.TRI.Z. 1994-12-14T03:38:39.31 10.0 undecidable manual SG 153 0.6105 -0.36 0.6
--.CEY.Z. 1994-12-14T03:38:35.10 10.0 undecidable manual PG 125 0.8991 -0.29 1.5
--.VOY.Z. 1994-12-14T03:38:33.00 10.0 undecidable manual SG 122 0.4329 -0.72 0.5
--.LJU.Z. 1994-12-14T03:38:33.80 10.0 undecidable manual PG 104 0.8214 -0.3 1.5
--.KBA.Z. 1994-12-14T03:38:32.80 10.0 positive manual PG 359 0.8103 -1 1.7
--.TRI.Z. 1994-12-14T03:38:30.00 10.0 undecidable manual PG 153 0.6105 -0.08 1.6
--.VOY.Z. 1994-12-14T03:38:25.89 10.0 positive manual PG 122 0.4329 -0.75 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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