Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 12-12-1994 ore 03:33:39 (UTC) in zona: 2 km W Piane Crati (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Piane Crati (CS), il

  • 12-12-1994 03:33:39 (UTC)
  • 12-12-1994 04:33:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2410, 16.2990 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piane Crati CS 2 1423 1423
Figline Vegliaturo CS 3 1137 2560
Paterno Calabro CS 3 1398 3958
Aprigliano CS 4 2890 6848
Cellara CS 4 504 7352
Dipignano CS 4 4376 11728
Pietrafitta CS 4 1310 13038
Mangone CS 5 1891 14929
Pedace CS 5 1907 16836
Trenta CS 5 2633 19469
Casole Bruzio CS 6 2578 22047
Santo Stefano di Rogliano CS 6 1725 23772
Serra Pedace CS 6 986 24758
Spezzano Piccolo CS 7 2079 26837
Cosenza CS 7 67546 94383
Carolei CS 7 3330 97713
Rogliano CS 7 5637 103350
Spezzano della Sila CS 7 4541 107891
Belsito CS 7 923 108814
Marzi CS 8 989 109803
Zumpano CS 8 2570 112373
Rovito CS 8 3158 115531
Domanico CS 8 943 116474
Celico CS 9 2802 119276
Lappano CS 9 941 120217
Mendicino CS 9 9450 129667
Malito CS 10 783 130450
Carpanzano CS 10 255 130705
Cerisano CS 11 3196 133901
San Pietro in Guarano CS 12 3663 137564
Castrolibero CS 12 9894 147458
Grimaldi CS 12 1680 149138
Scigliano CS 12 1226 150364
Castiglione Cosentino CS 13 2896 153260
Marano Principato CS 13 3180 156440
Altilia CS 13 711 157151
Parenti CS 13 2188 159339
Marano Marchesato CS 14 3553 162892
Pedivigliano CS 14 831 163723
Rende CS 14 35338 199061
Lago CS 15 2624 201685
Colosimi CS 16 1247 202932
Motta Santa Lucia CZ 17 845 203777
San Fili CS 17 2719 206496
Aiello Calabro CS 18 1729 208225
Rose CS 18 4373 212598
Cleto CS 18 1301 213899
Martirano CZ 18 884 214783
Bianchi CS 18 1305 216088
Falconara Albanese CS 19 1427 217515
Soveria Mannelli CZ 19 3076 220591
Conflenti CZ 19 1392 221983
San Vincenzo La Costa CS 19 2195 224178
Martirano Lombardo CZ 19 1112 225290
Longobardi CS 19 2312 227602
San Pietro in Amantea CS 20 505 228107

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
30 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
45 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
74 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.0
1994-12-12
03:33:39
39.241 16.299 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 221139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-12-12 03:33:39 ± 0.185
Latitudine 39.2410 ± 0.0095
Longitudine 16.2990 ± 0.0214
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 221139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2125.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 135
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01700
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 221139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:28:51

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 221139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ATN.Z. 1994-12-12T03:34:19.37 10.0 undecidable manual SN 211 1.2543 -1.82 0
--.MGR.Z. 1994-12-12T03:34:16.00 10.0 undecidable manual SG 327 1.0656 -0.28 0.5
--.CI9.Z. 1994-12-12T03:34:11.89 10.0 undecidable manual PN 329 1.887 -0.19 0.9
--.MU9.Z. 1994-12-12T03:34:09.40 10.0 undecidable manual PN 337 1.6317 0.74 0.6
--.ORI.Z. 1994-12-12T03:34:08.14 10.0 undecidable manual SG 7 0.8103 -0.23 0.6
--.SGO.Z. 1994-12-12T03:34:07.71 10.0 undecidable manual PN 330 1.5207 0.7 0.7
--.MO9.Z. 1994-12-12T03:34:05.38 10.0 undecidable manual PN 200 1.3209 1.04 0.4
--.MMN.Z. 1994-12-12T03:34:04.75 10.0 undecidable manual SG 339 0.6882 0.42 0.5
--.SOI.Z. 1994-12-12T03:34:02.82 10.0 undecidable manual PN 189 1.1766 0.44 1
--.ATN.Z. 1994-12-12T03:34:02.30 10.0 undecidable manual PN 211 1.2543 -1.46 0.1
--.MGR.Z. 1994-12-12T03:33:59.50 10.0 undecidable manual PG 327 1.0656 -1.15 0.3
--.ORI.Z. 1994-12-12T03:33:56.43 10.0 undecidable manual PG 7 0.8103 0.34 1.3
--.GRI.Z. 1994-12-12T03:33:56.10 10.0 undecidable manual SG 167 0.4218 0.17 0.6
--.TDS.Z. 1994-12-12T03:33:54.38 10.0 undecidable manual SG 3 0.4107 -1.17 0.1
--.MMN.Z. 1994-12-12T03:33:52.96 10.0 undecidable manual PG 339 0.6882 -0.79 0.8
--.CSI.Z. 1994-12-12T03:33:50.84 10.0 undecidable manual PG 359 0.5439 -0.18 1.4
--.GRI.Z. 1994-12-12T03:33:48.90 10.0 positive manual PG 167 0.4218 0 3
--.ROI.Z. 1994-12-12T03:33:48.17 10.0 undecidable manual PG 31 0.3885 0.14 2.9
--.TDS.Z. 1994-12-12T03:33:48.10 10.0 undecidable manual PG 3 0.4107 -0.58 1
--.ACI.Z. 1994-12-12T03:33:43.26 10.0 undecidable manual PG 325 0.1221 0.86 1.4
--.CZI.Z. 1994-12-12T03:33:42.48 10.0 undecidable manual PG 259 0.1221 0.13 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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