Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 21-11-1994 ore 21:18:43 (Italia) in zona: 2 km W Pescolanciano (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Pescolanciano (IS), il

  • 21-11-1994 20:18:43 (UTC)
  • 21-11-1994 21:18:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6870, 14.3150 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescolanciano IS 2 855 855
Carovilli IS 3 1359 2214
Sessano del Molise IS 6 727 2941
Chiauci IS 6 233 3174
Roccasicura IS 7 550 3724
Miranda IS 7 1047 4771
Civitanova del Sannio IS 8 945 5716
Pesche IS 9 1661 7377
Pietrabbondante IS 9 759 8136
Carpinone IS 11 1157 9293
Vastogirardi IS 11 704 9997
Forlì del Sannio IS 11 675 10672
Castelverrino IS 12 115 10787
Bagnoli del Trigno IS 12 735 11522
Duronia CB 12 405 11927
Pettoranello del Molise IS 13 460 12387
Isernia IS 13 21842 34229
Poggio Sannita IS 13 702 34931
Acquaviva d'Isernia IS 14 425 35356
Agnone IS 14 5139 40495
Castelpetroso IS 14 1680 42175
Frosolone IS 15 3170 45345
Rionero Sannitico IS 15 1118 46463
Santa Maria del Molise IS 16 665 47128
San Pietro Avellana IS 16 503 47631
Macchiagodena IS 16 1854 49485
Molise CB 16 167 49652
Fornelli IS 17 1909 51561
Capracotta IS 17 903 52464
Pietracupa CB 17 215 52679
Sant'Agapito IS 18 1496 54175
Salcito CB 18 683 54858
Sant'Elena Sannita IS 18 275 55133
Belmonte del Sannio IS 18 768 55901
Cerro al Volturno IS 18 1281 57182
Torella del Sannio CB 18 795 57977
Macchia d'Isernia IS 18 1035 59012
Castelpizzuto IS 18 155 59167
Longano IS 19 690 59857
Fossalto CB 19 1345 61202
Cantalupo nel Sannio IS 19 739 61941
Castel del Giudice IS 20 346 62287
Colli a Volturno IS 20 1349 63636

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
68 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
75 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
80 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
82 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
87 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
88 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
93 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
95 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
95 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
96 Km a N di Portici (55274 abitanti)
98 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1994-11-21
20:18:43
41.687 14.315 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 219909
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-11-21 20:18:43 ± 0.305
Latitudine 41.6870 ± 0.0235
Longitudine 14.3150 ± 0.0224
Profondità (km) 10 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 219909

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3210.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01255
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 219909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:27:40

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 219909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1994-11-21T20:19:09.82 10.0 undecidable manual PN 300 1.3875 1.24 0.4
--.SGO.Z. 1994-11-21T20:19:08.17 10.0 undecidable manual PN 146 1.3431 0.24 1.1
--.MU9.Z. 1994-11-21T20:19:08.44 10.0 undecidable manual PN 136 1.2765 1.52 0.2
--.FG2.Z. 1994-11-21T20:19:04.46 10.0 undecidable manual SG 79 0.6327 -1.36 0.2
--.CI9.Z. 1994-11-21T20:19:02.50 10.0 undecidable manual PG 147 0.9768 -0.12 1.3
--.AQU.Z. 1994-11-21T20:19:01.00 10.0 undecidable manual PG 314 0.9435 -1.05 0.5
--.RFI.Z. 1994-11-21T20:19:00.22 10.0 undecidable manual SG 212 0.444 0.26 0.7
--.SDI.Z. 1994-11-21T20:18:56.46 10.0 undecidable manual SG 273 0.3663 -0.89 0.3
--.FG2.Z. 1994-11-21T20:18:55.58 10.0 undecidable manual PG 79 0.6327 -0.73 1.1
--.RFI.Z. 1994-11-21T20:18:53.31 10.0 undecidable manual PG 212 0.444 0.38 1.7
--.SGG.Z. 1994-11-21T20:18:53.82 10.0 undecidable manual SG 171 0.2997 -1.16 0.2
--.SDI.Z. 1994-11-21T20:18:51.53 10.0 undecidable manual PG 273 0.3663 0.11 1.7
--.DUI.Z. 1994-11-21T20:18:50.60 10.0 undecidable manual SG 104 0.111 1.27 0.3
--.SGG.Z. 1994-11-21T20:18:49.33 10.0 negative manual PG 171 0.2997 -0.72 2
--.DUI.Z. 1994-11-21T20:18:46.80 10.0 positive manual PG 104 0.111 0.31 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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