Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 17-11-1994 ore 18:12:13 (Italia) in zona: 2 km W Frosolone (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km W Frosolone (IS), il

  • 17-11-1994 17:12:13 (UTC)
  • 17-11-1994 18:12:13 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5980, 14.4330 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Frosolone IS 2 3170 3170
Sant'Elena Sannita IS 4 275 3445
Macchiagodena IS 5 1854 5299
Molise CB 6 167 5466
Santa Maria del Molise IS 7 665 6131
Duronia CB 7 405 6536
Spinete CB 8 1320 7856
Civitanova del Sannio IS 8 945 8801
Casalciprano CB 8 564 9365
Castelpetroso IS 8 1680 11045
Torella del Sannio CB 9 795 11840
Cantalupo nel Sannio IS 9 739 12579
Carpinone IS 9 1157 13736
Sessano del Molise IS 10 727 14463
Chiauci IS 10 233 14696
Castropignano CB 11 947 15643
Busso CB 12 1273 16916
San Massimo CB 12 855 17771
Pietracupa CB 12 215 17986
Pescolanciano IS 12 855 18841
Colle d'Anchise CB 12 807 19648
Bagnoli del Trigno IS 12 735 20383
Pesche IS 13 1661 22044
Fossalto CB 13 1345 23389
Oratino CB 13 1641 25030
Bojano CB 13 8058 33088
Baranello CB 13 2673 35761
Pettoranello del Molise IS 13 460 36221
Roccamandolfi IS 14 938 37159
Castelpizzuto IS 14 155 37314
San Polo Matese CB 16 470 37784
Miranda IS 16 1047 38831
Isernia IS 17 21842 60673
Vinchiaturo CB 17 3324 63997
Carovilli IS 17 1359 65356
Pietrabbondante IS 17 759 66115
Longano IS 18 690 66805
Campochiaro CB 18 646 67451
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 67803
Salcito CB 18 683 68486
Limosano CB 18 768 69254
San Biase CB 19 189 69443
Sant'Agapito IS 19 1496 70939
Ripalimosani CB 19 3114 74053
Castelverrino IS 19 115 74168
Campobasso CB 19 49431 123599

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
59 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
60 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
72 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
73 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
76 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
78 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
79 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
80 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
86 Km a N di Portici (55274 abitanti)
87 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
88 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
94 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
95 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
98 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.1
1994-11-17
17:12:13
41.598 14.433 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 219599
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-11-17 17:12:13 ± 0.207
Latitudine 41.5980 ± 0.0118
Longitudine 14.4330 ± 0.0237
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 219599

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2370.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 62
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00057
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01765
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 219599
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:27:22

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 219599
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1994-11-17T17:12:49.58 10.0 undecidable manual PN! 318 1.9536 2.71 0
--.CI9.Z. 1994-11-17T17:12:44.60 10.0 undecidable manual SG 148 0.8547 0.56 0.5
--.MNS.Z. 1994-11-17T17:12:41.13 10.0 undecidable manual PN 301 1.5207 0.4 1
--.AQU.Z. 1994-11-17T17:12:36.20 10.0 undecidable manual PG 314 1.0656 1.59 0.2
--.MU9.Z. 1994-11-17T17:12:36.27 10.0 undecidable manual PN 136 1.1544 0.58 1
--.SGO.Z. 1994-11-17T17:12:36.50 10.0 undecidable manual PN 147 1.221 -0.23 1.2
--.FG4.Z. 1994-11-17T17:12:33.22 10.0 undecidable manual PG 119 0.9324 1.17 0.5
--.SDI.Z. 1994-11-17T17:12:32.36 10.0 undecidable manual SG 283 0.4773 1.13 0.3
--.CI9.Z. 1994-11-17T17:12:30.89 10.0 undecidable manual PG 148 0.8547 0.28 1.5
--.RFI.Z. 1994-11-17T17:12:30.46 10.0 undecidable manual SG 228 0.444 0.19 0.7
--.FG2.Z. 1994-11-17T17:12:24.40 10.0 undecidable manual PG 68 0.5772 -1.41 0.4
--.MSC.Z. 1994-11-17T17:12:24.10 10.0 undecidable manual PG 220 0.5328 -0.55 1.3
--.RFI.Z. 1994-11-17T17:12:23.40 10.0 undecidable manual PG 228 0.444 0.06 1.7
--.SDI.Z. 1994-11-17T17:12:21.85 10.0 undecidable manual PG 283 0.4773 -1.68 0.2
--.SGG.Z. 1994-11-17T17:12:21.59 10.0 undecidable manual SG 190 0.2109 0.13 0.7
--.SGG.Z. 1994-11-17T17:12:17.51 10.0 positive manual PG 190 0.2109 -0.38 3
--.DUI.Z. 1994-11-17T17:12:15.81 10.0 undecidable manual SG 17 0.0666 -0.22 0.6
--.DUI.Z. 1994-11-17T17:12:14.66 10.0 positive manual PG 17 0.0666 -0.09 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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