Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 17-01-1986 ore 14:28:13 (Italia) in zona: 2 km W Pesche (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Pesche (IS), il

  • 17-01-1986 13:28:13 (UTC)
  • 17-01-1986 14:28:13 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6170, 14.2620 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pesche IS 2 1661 1661
Miranda IS 3 1047 2708
Isernia IS 4 21842 24550
Pettoranello del Molise IS 5 460 25010
Carpinone IS 6 1157 26167
Sessano del Molise IS 6 727 26894
Sant'Agapito IS 9 1496 28390
Pescolanciano IS 9 855 29245
Castelpetroso IS 9 1680 30925
Roccasicura IS 10 550 31475
Macchia d'Isernia IS 10 1035 32510
Fornelli IS 10 1909 34419
Longano IS 11 690 35109
Castelpizzuto IS 11 155 35264
Forlì del Sannio IS 11 675 35939
Acquaviva d'Isernia IS 11 425 36364
Carovilli IS 11 1359 37723
Santa Maria del Molise IS 12 665 38388
Chiauci IS 12 233 38621
Monteroduni IS 13 2264 40885
Montaquila IS 13 2456 43341
Colli a Volturno IS 13 1349 44690
Civitanova del Sannio IS 13 945 45635
Macchiagodena IS 14 1854 47489
Cerro al Volturno IS 14 1281 48770
Rocchetta a Volturno IS 15 1113 49883
Rionero Sannitico IS 15 1118 51001
Cantalupo nel Sannio IS 15 739 51740
Roccamandolfi IS 16 938 52678
Frosolone IS 16 3170 55848
Scapoli IS 17 680 56528
Duronia CB 17 405 56933
Gallo Matese CE 17 579 57512
Castel San Vincenzo IS 17 516 58028
Vastogirardi IS 18 704 58732
Sant'Elena Sannita IS 18 275 59007
Pietrabbondante IS 18 759 59766
Letino CE 18 712 60478
San Massimo CB 19 855 61333
Filignano IS 19 648 61981
Capriati a Volturno CE 19 1541 63522
Fontegreca CE 19 811 64333
Bagnoli del Trigno IS 19 735 65068
Molise CB 19 167 65235
Montenero Val Cocchiara IS 20 538 65773
Pizzone IS 20 329 66102

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
61 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
69 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
72 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
75 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
77 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
79 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
80 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
86 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
87 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
88 Km a N di Portici (55274 abitanti)
90 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
93 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
93 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
94 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-01-17
13:28:13
41.617 14.262 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 21029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-17 13:28:13 ± 0.551
Latitudine 41.6170 ± 0.0237
Longitudine 14.2620 ± 0.0377
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4092.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 226
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00931
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 21029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOR.Z. 1986-01-17T13:28:33.30 10.0 undecidable manual PG 177 1.0323 -1.15 0.2
--.TR9.Z. 1986-01-17T13:28:32.90 10.0 undecidable manual PG 127 0.9213 0.52 0.6
--.MSC.Z. 1986-01-17T13:28:24.50 10.0 undecidable manual PG 207 0.4773 0.39 0.9
--.SGG.Z. 1986-01-17T13:28:23.80 10.0 undecidable manual SG 159 0.2442 0.57 0.3
--.DUI.Z. 1986-01-17T13:28:19.50 10.0 undecidable manual SG 73 0.1443 -0.23 0.5
--.SGG.Z. 1986-01-17T13:28:18.70 10.0 undecidable manual PG 159 0.2442 -0.46 1.3
--.DUI.Z. 1986-01-17T13:28:17.20 10.0 positive manual PG 73 0.1443 0.05 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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