Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 02-12-1993 ore 06:23:52 (UTC) in zona: 1 km NW Ormea (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km NW Ormea (CN), il

  • 02-12-1993 06:23:52 (UTC)
  • 02-12-1993 07:23:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.1540, 7.9020 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ormea CN 1 1617 1617
Caprauna CN 6 104 1721
Armo IM 7 111 1832
Pornassio IM 10 685 2517
Alto CN 10 128 2645
Cosio d'Arroscia IM 10 221 2866
Nasino SV 11 207 3073
Mendatica IM 11 185 3258
Garessio CN 11 3244 6502
Aquila d'Arroscia IM 11 166 6668
Montegrosso Pian Latte IM 12 118 6786
Pieve di Teco IM 12 1338 8124
Borghetto d'Arroscia IM 12 456 8580
Vessalico IM 13 282 8862
Pamparato CN 14 302 9164
Ranzo IM 14 557 9721
Priola CN 14 701 10422
Briga Alta CN 14 39 10461
Castelbianco SV 15 330 10791
Rezzo IM 15 366 11157
Onzo SV 15 219 11376
Viola CN 16 391 11767
Erli SV 16 245 12012
Vendone SV 16 388 12400
Frabosa Soprana CN 17 759 13159
Roburent CN 17 495 13654
Cesio IM 17 283 13937
Castelvecchio di Rocca Barbena SV 17 145 14082
Zuccarello SV 18 309 14391
Casanova Lerrone SV 18 749 15140
Lisio CN 18 201 15341
Arnasco SV 18 645 15986
Caravonica IM 19 282 16268
Frabosa Sottana CN 19 1497 17765
Montaldo di Mondovì CN 19 557 18322
Bardineto SV 19 756 19078
Ortovero SV 19 1586 20664
Aurigo IM 19 347 21011
Calizzano SV 19 1475 22486
Testico SV 19 196 22682
Borgomaro IM 20 865 23547
Monasterolo Casotto CN 20 89 23636
Bagnasco CN 20 1035 24671

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a N di Sanremo (54807 abitanti)
39 Km a SE di Cuneo (56081 abitanti)
49 Km a W di Savona (61345 abitanti)
86 Km a S di Asti (76202 abitanti)
87 Km a W di Genova (586655 abitanti)
96 Km a S di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
M 2.8
1993-12-02
06:23:52
44.154 7.902 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 201149
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-12-02 06:23:52 ± 0.252
Latitudine 44.1540 ± 0.0180
Longitudine 7.9020 ± 0.0157
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 201149

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2359.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 105
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01433
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 201149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:09:05

M:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 201149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:48:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LPG.Z. 1993-12-02T06:24:41.20 10.0 undecidable manual SN 329 1.5651 0.82 0.3
--.LPL.Z. 1993-12-02T06:24:40.39 10.0 undecidable manual SN 329 1.5873 -0.53 0.4
--.BNI.E. 1993-12-02T06:24:31.48 10.0 undecidable manual SN 316 1.2543 -1.27 0.1
--.RRL.Z. 1993-12-02T06:24:27.92 10.0 undecidable manual SN 314 1.0989 -1.37 0.1
--.RSP.Z. 1993-12-02T06:24:26.93 10.0 undecidable manual SN 335 1.0989 -2.19 0
--.LPL.Z. 1993-12-02T06:24:22.30 10.0 undecidable manual PN 329 1.5873 1.78 0.2
--.LPG.Z. 1993-12-02T06:24:21.90 10.0 undecidable manual PN 329 1.5651 1.69 0.2
--.LSD.Z. 1993-12-02T06:24:18.79 10.0 undecidable manual PN 338 1.3986 0.84 0.9
--.BNI.E. 1993-12-02T06:24:17.48 10.0 undecidable manual PN 316 1.2543 1.67 0.3
--.PZZ.Z. 1993-12-02T06:24:15.32 10.0 undecidable manual SG 301 0.666 -0.8 0.5
--.RSP.Z. 1993-12-02T06:24:13.40 10.0 undecidable manual PN 335 1.0989 -0.31 1.4
--.DOI.Z. 1993-12-02T06:24:13.60 10.0 undecidable manual SG 306 0.5883 -0.3 0.7
--.RRL.Z. 1993-12-02T06:24:13.72 10.0 undecidable manual PN 314 1.0989 -0.09 1.5
--.PCP.Z. 1993-12-02T06:24:13.31 10.0 undecidable manual SG 49 0.5883 -0.54 0.6
--.BHB.Z. 1993-12-02T06:24:08.91 10.0 undecidable manual PG 326 0.8103 -0.03 1.8
--.STV.Z. 1993-12-02T06:24:07.26 10.0 undecidable manual SG 283 0.4107 -0.84 0.4
--.CKI.Z. 1993-12-02T06:24:06.42 10.0 undecidable manual SG 45 0.3774 -0.3 0.7
--.PZZ.Z. 1993-12-02T06:24:06.28 10.0 undecidable manual PG 301 0.666 0.07 1.9
--.ENR.Z. 1993-12-02T06:24:05.34 10.0 undecidable manual SG 282 0.3552 -0.56 0.6
--.PCP.Z. 1993-12-02T06:24:04.92 10.0 undecidable manual PG 49 0.5883 0.03 1.9
--.DOI.Z. 1993-12-02T06:24:04.40 10.0 undecidable manual PG 306 0.5883 -0.21 1.8
--.STV.Z. 1993-12-02T06:24:01.77 10.0 undecidable manual PG 283 0.4107 0.2 1.9
--.ENR.Z. 1993-12-02T06:24:00.17 10.0 undecidable manual PG 282 0.3552 -0.13 1.8
--.FIN.Z. 1993-12-02T06:24:00.90 10.0 undecidable manual SG 76 0.222 -0.95 0.3
--.CKI.Z. 1993-12-02T06:24:00.75 10.0 positive manual PG 45 0.3774 -0.03 3.7
--.IMI.Z. 1993-12-02T06:24:00.99 10.0 undecidable manual SG 181 0.2442 -1.4 0.1
--.ROB.Z. 1993-12-02T06:23:58.89 10.0 undecidable manual SG 352 0.1443 -0.51 0.6
--.IMI.Z. 1993-12-02T06:23:58.20 10.0 undecidable manual PG 181 0.2442 -0.26 1.6
--.FIN.Z. 1993-12-02T06:23:57.74 10.0 undecidable manual PG 76 0.222 -0.22 1.7
--.ROB.Z. 1993-12-02T06:23:56.74 10.0 undecidable manual PG 352 0.1443 0.19 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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