Terremoto di magnitudo M 2.6 del 09-08-1993 ore 18:51:03 (Italia) in zona: 3 km SW Bormida (SV)

Un terremoto di magnitudo M 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SW Bormida (SV), il

  • 09-08-1993 16:51:03 (UTC)
  • 09-08-1993 18:51:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2540, 8.2180 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bormida SV 3 387 387
Osiglia SV 3 444 831
Rialto SV 6 564 1395
Magliolo SV 7 974 2369
Mallare SV 8 1146 3515
Calice Ligure SV 8 1730 5245
Calizzano SV 8 1475 6720
Murialdo SV 8 841 7561
Giustenice SV 9 977 8538
Tovo San Giacomo SV 9 2582 11120
Orco Feglino SV 9 890 12010
Pallare SV 10 923 12933
Bardineto SV 10 756 13689
Plodio SV 12 650 14339
Vezzi Portio SV 12 809 15148
Roccavignale SV 12 752 15900
Millesimo SV 12 3383 19283
Borgio Verezzi SV 13 2205 21488
Pietra Ligure SV 13 8992 30480
Massimino SV 13 113 30593
Cosseria SV 13 1105 31698
Castelnuovo di Ceva CN 13 110 31808
Carcare SV 13 5587 37395
Boissano SV 13 2492 39887
Altare SV 14 2108 41995
Finale Ligure SV 14 11711 53706
Perlo CN 14 116 53822
Toirano SV 14 2644 56466
Loano SV 14 11407 67873
Balestrino SV 15 595 68468
Bagnasco CN 15 1035 69503
Cengio SV 15 3563 73066
Montezemolo CN 15 259 73325
Borghetto Santo Spirito SV 15 4948 78273
Priola CN 16 701 78974
Erli SV 16 245 79219
Nucetto CN 16 430 79649
Castelvecchio di Rocca Barbena SV 16 145 79794
Garessio CN 16 3244 83038
Quiliano SV 16 7232 90270
Spotorno SV 16 3803 94073
Noli SV 17 2736 96809
Cairo Montenotte SV 17 13269 110078
Priero CN 17 529 110607
Ceriale SV 18 5561 116168
Vado Ligure SV 18 8336 124504
Zuccarello SV 18 309 124813
Bergeggi SV 18 1129 125942
Battifollo CN 18 219 126161
Saliceto CN 18 1323 127484
Sale delle Langhe CN 19 486 127970
Castelbianco SV 19 330 128300
Cisano sul Neva SV 19 2085 130385
Sale San Giovanni CN 20 183 130568
Camerana CN 20 631 131199
Lisio CN 20 201 131400

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a W di Savona (61345 abitanti)
55 Km a E di Cuneo (56081 abitanti)
59 Km a NE di Sanremo (54807 abitanti)
60 Km a W di Genova (586655 abitanti)
72 Km a S di Asti (76202 abitanti)
80 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
93 Km a SE di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
M 2.6 1993-08-09
16:51:03
44.254 8.218 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 193699
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-08-09 16:51:03 ± 0.204
Latitudine 44.2540 ± 0.0121
Longitudine 8.2180 ± 0.0177
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 193699

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1950.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 148
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01400
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

M:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 193699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:48:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LRG.Z. 1993-08-09T16:51:54.00 10.0 undecidable manual SN! 239 1.554 2.77 0
--.LMR.Z. 1993-08-09T16:51:49.90 10.0 undecidable manual SN 233 1.5318 -0.83 0.2
--.FRF.Z. 1993-08-09T16:51:46.29 10.0 undecidable manual SN 239 1.3209 0.58 0.4
--.BHB.Z. 1993-08-09T16:51:32.84 10.0 undecidable manual SG 310 0.888 -1.46 0.1
--.LRG.Z. 1993-08-09T16:51:32.50 10.0 undecidable manual PN 239 1.554 1.36 0.2
--.LMR.Z. 1993-08-09T16:51:31.30 10.0 undecidable manual PN 233 1.5318 0.45 1.1
--.FRF.Z. 1993-08-09T16:51:29.00 10.0 undecidable manual PN 239 1.3209 1.05 0.4
--.DOI.Z. 1993-08-09T16:51:28.50 10.0 undecidable manual SG 290 0.7326 -0.76 0.4
--.SBF.Z. 1993-08-09T16:51:27.20 10.0 undecidable manual SG 235 0.6882 -0.37 0.6
--.RRL.Z. 1993-08-09T16:51:26.60 10.0 undecidable manual PN 303 1.2099 0.14 1.5
--.STV.Z. 1993-08-09T16:51:25.27 10.0 undecidable manual SG 270 0.6327 -0.73 0.4
--.ENR.Z. 1993-08-09T16:51:23.80 10.0 undecidable manual SG 267 0.5661 -0.13 0.8
--.BHB.Z. 1993-08-09T16:51:21.53 10.0 undecidable manual PG 310 0.888 0.17 1.7
--.DOI.Z. 1993-08-09T16:51:18.00 10.0 undecidable manual PG 290 0.7326 -0.45 1.6
--.STV.Z. 1993-08-09T16:51:17.44 10.0 undecidable manual PG 270 0.6327 0.87 0.8
--.IMI.Z. 1993-08-09T16:51:17.90 10.0 undecidable manual SG 214 0.4107 -1.02 0.1
--.SBF.Z. 1993-08-09T16:51:17.50 10.0 undecidable manual PG 235 0.6882 0.02 2.1
--.PCP.Z. 1993-08-09T16:51:16.48 10.0 undecidable manual SG 39 0.3663 -0.99 0.2
--.ENR.Z. 1993-08-09T16:51:15.54 10.0 undecidable manual PG 267 0.5661 0.16 2
--.ROB.Z. 1993-08-09T16:51:13.10 10.0 undecidable manual SG 281 0.2442 -0.57 0.6
--.IMI.Z. 1993-08-09T16:51:12.70 10.0 undecidable manual PG 214 0.4107 -0.41 1.4
--.PCP.Z. 1993-08-09T16:51:11.22 10.0 undecidable manual PG 39 0.3663 -0.43 1.6
--.CKI.Z. 1993-08-09T16:51:11.50 10.0 undecidable manual SG 14 0.1665 0.42 0.6
--.ROB.Z. 1993-08-09T16:51:09.63 10.0 undecidable manual PG 281 0.2442 0.18 2
--.CKI.Z. 1993-08-09T16:51:08.00 10.0 undecidable manual PG 14 0.1665 0.04 2.1
--.FIN.Z. 1993-08-09T16:51:06.92 10.0 undecidable manual SG 187 0.0444 -0.68 0.4
--.FIN.Z. 1993-08-09T16:51:05.89 10.0 undecidable manual PG 187 0.0444 -0.05 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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