Terremoto di magnitudo M 2.7 del 09-08-1993 ore 02:28:06 (Italia) in zona: 3 km E Calizzano (SV)

Un terremoto di magnitudo M 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km E Calizzano (SV), il

  • 09-08-1993 00:28:06 (UTC)
  • 09-08-1993 02:28:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2480, 8.1550 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Calizzano SV 3 1475 1475
Osiglia SV 5 444 1919
Bardineto SV 6 756 2675
Bormida SV 7 387 3062
Murialdo SV 8 841 3903
Massimino SV 9 113 4016
Magliolo SV 10 974 4990
Rialto SV 10 564 5554
Priola CN 11 701 6255
Bagnasco CN 11 1035 7290
Giustenice SV 11 977 8267
Perlo CN 11 116 8383
Garessio CN 11 3244 11627
Tovo San Giacomo SV 12 2582 14209
Castelnuovo di Ceva CN 12 110 14319
Calice Ligure SV 12 1730 16049
Mallare SV 13 1146 17195
Nucetto CN 13 430 17625
Erli SV 13 245 17870
Roccavignale SV 13 752 18622
Pallare SV 13 923 19545
Castelvecchio di Rocca Barbena SV 13 145 19690
Boissano SV 14 2492 22182
Millesimo SV 14 3383 25565
Balestrino SV 14 595 26160
Battifollo CN 14 219 26379
Toirano SV 14 2644 29023
Orco Feglino SV 14 890 29913
Plodio SV 14 650 30563
Montezemolo CN 15 259 30822
Cosseria SV 15 1105 31927
Pietra Ligure SV 15 8992 40919
Priero CN 15 529 41448
Borgio Verezzi SV 15 2205 43653
Zuccarello SV 15 309 43962
Lisio CN 15 201 44163
Loano SV 16 11407 55570
Viola CN 16 391 55961
Cengio SV 16 3563 59524
Castelbianco SV 16 330 59854
Borghetto Santo Spirito SV 16 4948 64802
Scagnello CN 16 194 64996
Carcare SV 17 5587 70583
Vezzi Portio SV 17 809 71392
Finale Ligure SV 17 11711 83103
Sale delle Langhe CN 18 486 83589
Cisano sul Neva SV 18 2085 85674
Nasino SV 18 207 85881
Ceriale SV 18 5561 91442
Altare SV 18 2108 93550
Sale San Giovanni CN 18 183 93733
Ceva CN 18 5782 99515
Saliceto CN 19 1323 100838
Arnasco SV 19 645 101483
Monasterolo Casotto CN 19 89 101572
Pamparato CN 19 302 101874
Mombasiglio CN 20 609 102483
Cairo Montenotte SV 20 13269 115752
Alto CN 20 128 115880
Camerana CN 20 631 116511

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a W di Savona (61345 abitanti)
51 Km a E di Cuneo (56081 abitanti)
56 Km a NE di Sanremo (54807 abitanti)
65 Km a W di Genova (586655 abitanti)
73 Km a S di Asti (76202 abitanti)
83 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
92 Km a SE di Moncalieri (57294 abitanti)
99 Km a SE di Torino (890529 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
M 2.7 1993-08-09
00:28:06
44.248 8.155 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 193639
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-08-09 00:28:06 ± 0.367
Latitudine 44.2480 ± 0.0231
Longitudine 8.1550 ± 0.0392
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 193639

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4041.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 205
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01457
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

M:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 193639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:42:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LPL.Z. 1993-08-09T00:28:56.40 10.0 undecidable manual SN 322 1.6206 -0.1 0.6
--.LPG.Z. 1993-08-09T00:28:56.60 10.0 undecidable manual SN 322 1.5873 0.64 0.5
--.LRG.Z. 1993-08-09T00:28:56.30 10.0 undecidable manual SN! 239 1.5096 2.24 0
--.LMR.Z. 1993-08-09T00:28:52.50 10.0 undecidable manual SN 233 1.4874 -1.11 0.2
--.FRF.Z. 1993-08-09T00:28:48.40 10.0 undecidable manual SN 238 1.2765 -0.15 0.7
--.LPL.Z. 1993-08-09T00:28:36.20 10.0 undecidable manual PN 322 1.6206 0.98 0.7
--.LPG.Z. 1993-08-09T00:28:36.30 10.0 undecidable manual PN 322 1.5873 1.39 0.3
--.LRG.Z. 1993-08-09T00:28:34.90 10.0 undecidable manual PN 239 1.5096 1.09 0.6
--.LMR.Z. 1993-08-09T00:28:33.00 10.0 undecidable manual PN 233 1.4874 -0.55 1.3
--.FRF.Z. 1993-08-09T00:28:30.50 10.0 undecidable manual PN 238 1.2765 -0.13 1.8
--.DOI.Z. 1993-08-09T00:28:29.55 10.0 undecidable manual SG 291 0.6882 -1.89 0
--.SBF.Z. 1993-08-09T00:28:29.40 10.0 undecidable manual SG 233 0.6327 -0.3 0.7
--.DOI.Z. 1993-08-09T00:28:20.60 10.0 undecidable manual PG 291 0.6882 -0.15 1.9
--.SBF.Z. 1993-08-09T00:28:19.60 10.0 undecidable manual PG 233 0.6327 -0.15 1.9
--.CKI.Z. 1993-08-09T00:28:13.25 10.0 undecidable manual SG 27 0.1887 -0.55 0.6
--.CKI.Z. 1993-08-09T00:28:10.80 10.0 positive manual PG 27 0.1887 -0.49 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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