Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 30-12-1985 ore 16:50:52 (Italia) in zona: 1 km W Sant'Andrea di Conza (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km W Sant'Andrea di Conza (AV), il

  • 30-12-1985 15:50:52 (UTC)
  • 30-12-1985 16:50:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8420, 15.3610 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Andrea di Conza AV 1 1539 1539
Conza della Campania AV 3 1373 2912
Pescopagano PZ 3 1910 4822
Castelnuovo di Conza SA 4 619 5441
Santomenna SA 5 443 5884
Cairano AV 6 326 6210
Laviano SA 8 1438 7648
Castelgrande PZ 9 943 8591
Teora AV 9 1537 10128
Calitri AV 9 4666 14794
Andretta AV 11 1927 16721
Rapone PZ 12 990 17711
Caposele AV 12 3483 21194
Calabritto AV 13 2391 23585
Morra De Sanctis AV 13 1297 24882
Valva SA 14 1643 26525
Colliano SA 14 3638 30163
Muro Lucano PZ 14 5497 35660
Lioni AV 15 6201 41861
San Fele PZ 15 3004 44865
Ruvo del Monte PZ 15 1083 45948
Senerchia AV 17 842 46790
Bella PZ 18 5171 51961
Guardia Lombardi AV 18 1718 53679
Sant'Angelo dei Lombardi AV 18 4250 57929
Aquilonia AV 19 1739 59668
Bisaccia AV 19 3831 63499
Oliveto Citra SA 20 3802 67301

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
44 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
48 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
54 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
58 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
71 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
71 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
76 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
84 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
84 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
85 Km a E di Portici (55274 abitanti)
85 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
89 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
89 Km a W di Andria (100440 abitanti)
90 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
90 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
93 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
94 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
98 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
99 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-12-30
15:50:52
40.842 15.361 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 19289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-12-30 15:50:52 ± 0.305
Latitudine 40.8420 ± 0.0135
Longitudine 15.3610 ± 0.0250
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 19289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2582.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 63
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02420
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 19289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:21:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GA2.Z. 1985-12-30T15:51:36.80 10.0 undecidable manual PN 172 2.6862 1.23 0.3
--.BRT.Z. 1985-12-30T15:51:35.50 10.0 undecidable manual SN 87 1.3431 0.05 0.6
--.BAI.Z. 1985-12-30T15:51:30.00 10.0 undecidable manual SN 76 1.1655 -1.27 0.2
--.DR2.Z. 1985-12-30T15:51:28.60 10.0 undecidable manual PN 168 2.2422 -0.71 0.8
--.MS1.Z. 1985-12-30T15:51:24.50 10.0 undecidable manual SG 26 0.9657 -1.05 0.3
--.PE1.Z. 1985-12-30T15:51:21.00 10.0 undecidable manual PN 90 1.554 1.02 0.7
--.SOR.Z. 1985-12-30T15:51:21.70 10.0 undecidable manual SG 251 0.8214 0.89 0.4
--.BRT.Z. 1985-12-30T15:51:18.50 10.0 undecidable manual PN 87 1.3431 1.39 0.4
--.ORI.Z. 1985-12-30T15:51:15.00 10.0 undecidable manual PN 133 1.1322 0.76 1.1
--.MSC.Z. 1985-12-30T15:51:14.60 10.0 undecidable manual PN 288 1.0989 0.88 1
--.BAI.Z. 1985-12-30T15:51:13.50 10.0 undecidable manual PN 76 1.1655 -1.2 0.6
--.DUI.Z. 1985-12-30T15:51:13.50 10.0 undecidable manual PN 320 1.0656 0.36 1.5
--.MMN.Z. 1985-12-30T15:51:13.00 10.0 undecidable manual PN 152 1.0656 -0.19 1.6
--.MS1.Z. 1985-12-30T15:51:10.30 10.0 undecidable manual PG 26 0.9657 -1.1 0.7
--.SGG.Z. 1985-12-30T15:51:10.30 10.0 undecidable manual PG 306 0.9213 -0.2 1.6
--.SOR.Z. 1985-12-30T15:51:07.60 10.0 negative manual PG 251 0.8214 -1.06 1.5
--.SGO.Z. 1985-12-30T15:51:04.00 10.0 undecidable manual SG 187 0.2775 0.67 0.7
--.SGO.Z. 1985-12-30T15:50:58.00 10.0 negative manual PG 187 0.2775 -0.57 2.6
--.TR9.Z. 1985-12-30T15:50:57.90 10.0 negative manual PG 334 0.222 0.58 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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