Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 21-12-1985 ore 05:12:41 (Italia) in zona: Golfo di Napoli e Capri (Napoli)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: Golfo di Napoli e Capri (Napoli), il

  • 21-12-1985 04:12:41 (UTC)
  • 21-12-1985 05:12:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8010, 14.2920 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ercolano NA 5 53709 53709
San Giorgio a Cremano NA 5 45557 99266
Napoli NA 6 974074 1073340
Portici NA 6 55274 1128614
Torre del Greco NA 6 86275 1214889
San Sebastiano al Vesuvio NA 8 9196 1224085
Cercola NA 9 18267 1242352
Massa di Somma NA 9 5444 1247796
Pollena Trocchia NA 10 13562 1261358
Volla NA 10 23755 1285113
Casavatore NA 11 18661 1303774
Casoria NA 12 77642 1381416
Sant'Anastasia NA 12 27671 1409087
Arzano NA 12 34886 1443973
Trecase NA 13 9097 1453070
Casalnuovo di Napoli NA 14 49855 1502925
Afragola NA 14 65057 1567982
Marano di Napoli NA 14 59874 1627856
Torre Annunziata NA 14 42789 1670645
Mugnano di Napoli NA 14 34828 1705473
Boscotrecase NA 15 10363 1715836
Somma Vesuviana NA 15 35233 1751069
Melito di Napoli NA 15 37826 1788895
Calvizzano NA 15 12329 1801224
Pomigliano d'Arco NA 15 39922 1841146
Quarto NA 15 40930 1882076
Sant'Antimo NA 16 33905 1915981
Casandrino NA 16 14336 1930317
Grumo Nevano NA 16 18061 1948378
Boscoreale NA 16 28072 1976450
Villaricca NA 16 31122 2007572
Frattamaggiore NA 16 30329 2037901
Giugliano in Campania NA 16 122974 2160875
Cardito NA 16 22755 2183630
Castello di Cisterna NA 16 7869 2191499
Ottaviano NA 17 23860 2215359
Crispano NA 17 12354 2227713
Frattaminore NA 17 16208 2243921
Brusciano NA 17 16466 2260387
Terzigno NA 17 18968 2279355
Caivano NA 18 37879 2317234
Acerra NA 18 59573 2376807
Pozzuoli NA 18 81661 2458468
Qualiano NA 18 25702 2484170
Bacoli NA 18 26560 2510730
Sant'Arpino CE 18 14307 2525037
San Giuseppe Vesuviano NA 19 30657 2555694
Pompei NA 19 25358 2581052
Orta di Atella CE 19 27191 2608243
Succivo CE 19 8457 2616700
Cesa CE 19 8841 2625541
Vico Equense NA 19 20969 2646510
Mariglianella NA 19 7787 2654297
Marigliano NA 20 30157 2684454
Castellammare di Stabia NA 20 66466 2750920

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a W di Ercolano (53709 abitanti)
6 Km a SE di Napoli (974074 abitanti)
6 Km a W di Portici (55274 abitanti)
6 Km a W di Torre del Greco (86275 abitanti)
12 Km a S di Casoria (77642 abitanti)
14 Km a S di Afragola (65057 abitanti)
14 Km a SE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
16 Km a SE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
18 Km a SW di Acerra (59573 abitanti)
18 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
20 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
21 Km a SE di Aversa (53047 abitanti)
21 Km a W di Scafati (50787 abitanti)
31 Km a S di Caserta (76326 abitanti)
37 Km a W di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
42 Km a W di Salerno (135261 abitanti)
44 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
55 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
62 Km a W di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1985-12-21
04:12:41
40.801 14.292 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 18509
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-12-21 04:12:41 ± 0.394
Latitudine 40.8010 ± 0.0238
Longitudine 14.2920 ± 0.0490
Profondità (km) 10 ± 8 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 18509

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4897.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00777
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 18509
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:21:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.DUI.Z. 1985-12-21T04:13:00.00 10.0 undecidable manual PG 8 0.8658 1.05 0.4
--.SGO.Z. 1985-12-21T04:12:58.00 10.0 undecidable manual PG 107 0.7992 0.15 1
--.TR9.Z. 1985-12-21T04:12:57.70 10.0 undecidable manual PG 70 0.7437 0.92 0.5
--.SGG.Z. 1985-12-21T04:12:53.00 10.0 undecidable manual PG 6 0.5883 -0.8 0.7
--.MSC.Z. 1985-12-21T04:12:50.10 10.0 undecidable manual PG 328 0.4551 -1.29 0.3
--.SOR.Z. 1985-12-21T04:12:46.90 10.0 positive manual PG 171 0.2109 -0.09 2.6
--.QR9.Z. 1985-12-21T04:12:46.50 10.0 undecidable manual PG 304 0.1221 1.12 0.5
--.OVO.Z. 1985-12-21T04:12:44.00 10.0 positive manual PG 72 0.0777 -0.52 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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