Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 23-02-1985 ore 10:13:17 (UTC) in zona: 2 km NE Belmonte Castello (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NE Belmonte Castello (FR), il

  • 23-02-1985 10:13:17 (UTC)
  • 23-02-1985 11:13:17 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5880, 13.8280 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Belmonte Castello FR 2 739 739
Villa Latina FR 3 1241 1980
Atina FR 4 4316 6296
Terelle FR 6 422 6718
Sant'Elia Fiumerapido FR 6 6166 12884
Picinisco FR 7 1218 14102
Vallerotonda FR 8 1581 15683
Gallinaro FR 8 1269 16952
San Biagio Saracinisco FR 9 349 17301
Casalattico FR 9 574 17875
Settefrati FR 10 728 18603
Villa Santa Lucia FR 10 2632 21235
Cassino FR 11 36142 57377
Casalvieri FR 11 2698 60075
Acquafondata FR 12 263 60338
Piedimonte San Germano FR 12 6535 66873
Colle San Magno FR 12 699 67572
Castrocielo FR 13 3965 71537
Alvito FR 13 2713 74250
San Donato Val di Comino FR 14 2107 76357
Cervaro FR 14 8109 84466
Viticuso FR 14 353 84819
Roccasecca FR 14 7365 92184
Vicalvi FR 14 783 92967
Aquino FR 15 5370 98337
Fontechiari FR 16 1303 99640
Posta Fibreno FR 16 1139 100779
Santopadre FR 16 1357 102136
San Vittore del Lazio FR 16 2636 104772
Pignataro Interamna FR 17 2595 107367
Conca Casale IS 18 200 107567
Colfelice FR 19 1932 109499
San Pietro Infine CE 19 944 110443
Arpino FR 19 7262 117705
Scapoli IS 20 680 118385
Pizzone IS 20 329 118714
Filignano IS 20 648 119362
Pontecorvo FR 20 13242 132604

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
71 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
75 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
78 Km a E di Latina (125985 abitanti)
80 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
82 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
85 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
85 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
88 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
90 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
90 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
92 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
95 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
96 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
97 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
98 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
100 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-02-23
10:13:17
41.588 13.828 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 2259
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-23 10:13:17 ± 0.531
Latitudine 41.5880 ± 0.0319
Longitudine 13.8280 ± 0.0423
Profondità (km) 6 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 2259

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5001.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01538
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 2259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:07:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AS1.Z. 1985-02-23T10:14:08.50 10.0 undecidable manual SN 329 1.7094 -0.95 0.1
--.AS1.Z. 1985-02-23T10:13:47.50 10.0 undecidable manual PN 329 1.7094 0.18 1.1
--.CM8.Z. 1985-02-23T10:13:47.20 10.0 undecidable manual PN 342 1.6761 0.25 1.1
--.SGO.Z. 1985-02-23T10:13:45.50 10.0 undecidable manual PN 132 1.5096 0.84 0.5
--.PO9.Z. 1985-02-23T10:13:41.00 10.0 undecidable manual PN 326 1.1766 0.89 0.5
--.TR9.Z. 1985-02-23T10:13:40.50 10.0 undecidable manual PN 116 1.1766 0.41 1.2
--.MNS.Z. 1985-02-23T10:13:39.80 10.0 undecidable manual PN 313 1.1544 -0.05 1.5
--.BS1.Z. 1985-02-23T10:13:39.50 10.0 undecidable manual PN 136 1.0989 0.48 1.1
--.AQU.Z. 1985-02-23T10:13:34.00 10.0 undecidable manual PG 337 0.8214 -0.04 1.6
--.RDP.Z. 1985-02-23T10:13:33.40 10.0 undecidable manual PG 281 0.8436 -0.98 0.5
--.SGG.Z. 1985-02-23T10:13:26.40 10.0 undecidable manual PG 115 0.4551 -0.79 0.7
--.DUI.Z. 1985-02-23T10:13:26.50 10.0 undecidable manual PG 81 0.4662 -1.01 0.4
--.SD1.Z. 1985-02-23T10:13:22.80 10.0 undecidable manual SG 353 0.1221 0.63 0.6
--.SD1.Z. 1985-02-23T10:13:19.80 10.0 positive manual PG 353 0.1221 -0.22 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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