Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 01-05-1993 ore 04:16:48 (UTC) in zona: 2 km E Terelle (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km E Terelle (FR), il

  • 01-05-1993 04:16:48 (UTC)
  • 01-05-1993 06:16:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5580, 13.8040 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Terelle FR 2 422 422
Belmonte Castello FR 3 739 1161
Sant'Elia Fiumerapido FR 6 6166 7327
Villa Santa Lucia FR 6 2632 9959
Villa Latina FR 7 1241 11200
Atina FR 7 4316 15516
Cassino FR 8 36142 51658
Piedimonte San Germano FR 8 6535 58193
Vallerotonda FR 9 1581 59774
Colle San Magno FR 9 699 60473
Castrocielo FR 9 3965 64438
Casalattico FR 10 574 65012
Aquino FR 11 5370 70382
Roccasecca FR 11 7365 77747
Gallinaro FR 11 1269 79016
Casalvieri FR 11 2698 81714
Picinisco FR 11 1218 82932
Cervaro FR 12 8109 91041
San Biagio Saracinisco FR 12 349 91390
Acquafondata FR 13 263 91653
Settefrati FR 13 728 92381
Pignataro Interamna FR 13 2595 94976
Viticuso FR 14 353 95329
Santopadre FR 15 1357 96686
San Vittore del Lazio FR 15 2636 99322
Alvito FR 15 2713 102035
Vicalvi FR 16 783 102818
Pontecorvo FR 16 13242 116060
Colfelice FR 16 1932 117992
Fontechiari FR 16 1303 119295
San Donato Val di Comino FR 17 2107 121402
San Giorgio a Liri FR 17 3164 124566
Sant'Apollinare FR 17 1919 126485
Posta Fibreno FR 18 1139 127624
San Pietro Infine CE 18 944 128568
Conca Casale IS 18 200 128768
Rocca d'Arce FR 19 959 129727
Arpino FR 19 7262 136989
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 19 966 137955
Arce FR 19 5756 143711
Rocca d'Evandro CE 20 3283 146994

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
70 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a E di Latina (125985 abitanti)
77 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
80 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
83 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
83 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
87 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
88 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
93 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
94 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
94 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
95 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
95 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
96 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
98 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1993-05-01
04:16:48
41.558 13.804 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 184219
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-05-01 04:16:48 ± 0.456
Latitudine 41.5580 ± 0.0218
Longitudine 13.8040 ± 0.0375
Profondità (km) 5 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 184219

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3949.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 162
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 184219
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:52:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1993-05-01T04:17:28.00 10.0 undecidable manual SN 315 1.1655 -0.16 0.5
--.MNS.Z. 1993-05-01T04:17:11.63 10.0 undecidable manual PN 315 1.1655 0.27 1.1
--.RFI.Z. 1993-05-01T04:17:01.31 10.0 undecidable manual SG 152 0.2886 1.55 0
--.DUI.Z. 1993-05-01T04:16:59.26 10.0 undecidable manual PG 78 0.4995 -0.06 2
--.SDI.Z. 1993-05-01T04:16:55.00 10.0 undecidable manual SG 1 0.1443 0.53 0.5
--.RFI.Z. 1993-05-01T04:16:54.16 10.0 undecidable manual PG 152 0.2886 -0.8 0.8
--.SDI.Z. 1993-05-01T04:16:51.72 10.0 undecidable manual PG 1 0.1443 -0.19 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download