Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 25-02-1993 ore 09:52:02 (Italia) in zona: 2 km SW Montenero Val Cocchiara (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SW Montenero Val Cocchiara (IS), il

  • 25-02-1993 08:52:02 (UTC)
  • 25-02-1993 09:52:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6970, 14.0560 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montenero Val Cocchiara IS 2 538 538
Pizzone IS 4 329 867
Castel San Vincenzo IS 5 516 1383
Alfedena AQ 5 864 2247
Scontrone AQ 6 574 2821
Cerro al Volturno IS 6 1281 4102
Rionero Sannitico IS 7 1118 5220
Acquaviva d'Isernia IS 8 425 5645
Rocchetta a Volturno IS 8 1113 6758
Barrea AQ 9 726 7484
Scapoli IS 9 680 8164
Forlì del Sannio IS 11 675 8839
Castel di Sangro AQ 11 6538 15377
Colli a Volturno IS 12 1349 16726
Civitella Alfedena AQ 12 296 17022
Fornelli IS 12 1909 18931
Villetta Barrea AQ 14 653 19584
San Biagio Saracinisco FR 14 349 19933
Roccasicura IS 15 550 20483
San Pietro Avellana IS 15 503 20986
Montaquila IS 15 2456 23442
Picinisco FR 17 1218 24660
Filignano IS 17 648 25308
Roccaraso AQ 17 1627 26935
Miranda IS 17 1047 27982
Settefrati FR 17 728 28710
Macchia d'Isernia IS 18 1035 29745
Isernia IS 19 21842 51587
Acquafondata FR 19 263 51850
Vastogirardi IS 19 704 52554
Rivisondoli AQ 19 700 53254
Vallerotonda FR 20 1581 54835

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
73 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
87 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
88 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
89 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
90 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
91 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
91 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
95 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
99 Km a E di Latina (125985 abitanti)
100 Km a N di Portici (55274 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.2
1993-02-25
08:52:02
41.697 14.056 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 180779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-02-25 08:52:02 ± 0.286
Latitudine 41.6970 ± 0.0181
Longitudine 14.0560 ± 0.0186
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 180779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2535.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01538
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 180779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:49:36

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 180779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1993-02-25T08:52:48.88 10.0 undecidable manual SN 139 1.4763 0.24 0.5
--.ASS.Z. 1993-02-25T08:52:33.13 10.0 undecidable manual PN 323 1.7094 0.9 0.7
--.AQU.Z. 1993-02-25T08:52:31.10 10.0 undecidable manual SG 323 0.8103 0.12 0.8
--.SGO.Z. 1993-02-25T08:52:29.22 10.0 undecidable manual PN 139 1.4763 0.24 1.4
--.TR9.Z. 1993-02-25T08:52:25.10 10.0 undecidable manual PN 125 1.0878 1.36 0.5
--.MSC.Z. 1993-02-25T08:52:22.60 10.0 undecidable manual SG 186 0.4995 1.57 0.2
--.SGG.Z. 1993-02-25T08:52:17.10 10.0 undecidable manual SG 141 0.3885 -0.21 0.9
--.AQU.Z. 1993-02-25T08:52:17.27 10.0 undecidable manual PG 323 0.8103 -1.46 0.5
--.RFI.Z. 1993-02-25T08:52:16.51 10.0 undecidable manual SG 187 0.3996 -1.01 0.4
--.DUI.Z. 1993-02-25T08:52:14.80 10.0 undecidable manual SG 96 0.2997 0.8 0.6
--.MSC.Z. 1993-02-25T08:52:12.40 10.0 undecidable manual PG 186 0.4995 -0.64 1.7
--.SGG.Z. 1993-02-25T08:52:10.00 10.0 undecidable manual PG 141 0.3885 -0.89 1.3
--.SDI.Z. 1993-02-25T08:52:10.49 10.0 undecidable manual SG 273 0.1776 0.94 0.5
--.RFI.Z. 1993-02-25T08:52:10.71 10.0 undecidable manual PG 187 0.3996 -0.3 2.1
--.DUI.Z. 1993-02-25T08:52:08.42 10.0 undecidable manual PG 96 0.2997 -0.56 1.8
--.SDI.Z. 1993-02-25T08:52:06.57 10.0 undecidable manual PG 273 0.1776 0.16 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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