Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 25-01-1993 ore 13:01:31 (Italia) in zona: 2 km NW San Lorenzello (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km NW San Lorenzello (BN), il

  • 25-01-1993 12:01:31 (UTC)
  • 25-01-1993 13:01:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2960, 14.5290 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Lorenzello BN 2 2227 2227
Cerreto Sannita BN 3 3940 6167
Faicchio BN 5 3634 9801
Cusano Mutri BN 5 4091 13892
Pietraroja BN 6 545 14437
Castelvenere BN 7 2562 16999
Gioia Sannitica CE 7 3638 20637
San Salvatore Telesino BN 7 3999 24636
Guardia Sanframondi BN 7 5078 29714
Telese Terme BN 8 7486 37200
San Lorenzo Maggiore BN 10 2154 39354
San Lupo BN 10 801 40155
Puglianello BN 10 1349 41504
Amorosi BN 11 2797 44301
Solopaca BN 11 3820 48121
San Potito Sannitico CE 12 1925 50046
Morcone BN 12 4932 54978
Pontelandolfo BN 14 2167 57145
Ruviano CE 14 1655 58800
Castel Campagnano CE 14 1581 60381
Sassinoro BN 14 618 60999
Piedimonte Matese CE 15 11297 72296
Casalduni BN 15 1378 73674
Sepino CB 15 1964 75638
Castello del Matese CE 15 1494 77132
Melizzano BN 15 1858 78990
Frasso Telesino BN 15 2318 81308
Guardiaregia CB 16 801 82109
Paupisi BN 16 1633 83742
Ponte BN 16 2580 86322
Alife CE 16 7616 93938
San Gregorio Matese CE 17 988 94926
Campolattaro BN 17 1072 95998
Alvignano CE 17 4824 100822
Vitulano BN 17 2944 103766
Campochiaro CB 17 646 104412
Torrecuso BN 18 3407 107819
Dragoni CE 19 2108 109927
San Polo Matese CB 19 470 110397
Cautano BN 19 2044 112441
Caiazzo CE 19 5595 118036
Dugenta BN 19 2798 120834
Foglianise BN 20 3385 124219
Santa Croce del Sannio BN 20 927 125146

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
30 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
41 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
45 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
45 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
48 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
48 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
49 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
52 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
54 Km a N di Portici (55274 abitanti)
56 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
56 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
58 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
61 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
62 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
67 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
68 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
71 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
83 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
86 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
87 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
1993-01-25
12:01:31
41.296 14.529 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 179349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-01-25 12:01:31 ± 0.515
Latitudine 41.2960 ± 0.0556
Longitudine 14.5290 ± 0.0491
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 179349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7424.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 193
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01255
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 179349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:48:12

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 179349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1993-01-25T12:02:05.30 10.0 undecidable manual SG 141 0.9324 1.25 0.2
--.MGR.Z. 1993-01-25T12:01:57.00 10.0 undecidable manual PN 145 1.3875 -0.09 1.6
--.SDI.Z. 1993-01-25T12:01:57.55 10.0 undecidable manual SG 307 0.6771 1.96 0
--.SGO.Z. 1993-01-25T12:01:50.25 10.0 undecidable manual PG 141 0.9324 -0.21 1.9
--.RFI.Z. 1993-01-25T12:01:47.46 10.0 undecidable manual SG 270 0.3996 0.52 0.8
--.SDI.Z. 1993-01-25T12:01:45.00 10.0 undecidable manual PG 307 0.6771 -0.58 1.8
--.RFI.Z. 1993-01-25T12:01:39.97 10.0 undecidable manual PG 270 0.3996 -0.61 1.7
--.SGG.Z. 1993-01-25T12:01:32.40 10.0 undecidable manual PG! 308 0.1443 -3.29 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download