Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 08-02-2015 ore 21:20:37 (Italia) in zona: SE San Giovanni a Piro (SA)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: SE San Giovanni a Piro (SA), il

  • 08-02-2015 20:20:37 (UTC)
  • 08-02-2015 21:20:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.0500, 15.4530 ad una profondità di 308 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Giovanni a Piro SA 0 3780 3780
Celle di Bulgheria SA 6 1922 5702
Roccagloriosa SA 6 1722 7424
Camerota SA 7 6985 14409
Torre Orsaia SA 9 2118 16527
Santa Marina SA 10 3243 19770
Ispani SA 10 1026 20796
Centola SA 12 5168 25964
Vibonati SA 12 3293 29257
Morigerati SA 13 665 29922
Laurito SA 14 788 30710
Alfano SA 14 1023 31733
Montano Antilia SA 15 2077 33810
Sapri SA 16 6770 40580
Futani SA 16 1204 41784
Caselle in Pittari SA 16 1956 43740
San Mauro la Bruca SA 16 603 44343
Tortorella SA 17 523 44866
Torraca SA 17 1263 46129
Cuccaro Vetere SA 18 573 46702
Rofrano SA 18 1576 48278
Casaletto Spartano SA 18 1420 49698
Pisciotta SA 20 2641 52339

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
72 Km a SW di Potenza (67122 abitanti)
74 Km a SE di Battipaglia (50786 abitanti)
91 Km a SE di Salerno (135261 abitanti)
96 Km a SE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2015-02-08
20:20:37
40.0505 15.4527 309 2015-10-19
09:27:21
Bollettino Sismico Italiano INGV 21332191
Rivista
Rev100
ML 2.7 2015-02-08
20:20:36
39.9775 15.3142 309 2015-02-08
20:37:32
Sala Sismica INGV-Roma 16937071
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2015-02-08 20:20:37 ± 0.31
Latitudine 40.0505 ± 0.0234
Longitudine 15.4527 ± 0.0599
Profondità (km) 309 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21332191

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 5213
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1984
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 77
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5210.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.33
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.11601
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.05585
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 16937071
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2015-02-08 20:37:31

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 21332191
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-09-24 08:56:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.GMB.BHE. 2015-02-08T20:22:01.10 0.6 undecidable manual S 171 211.3329 144 0.25 28
IV.PLAC.HHZ. 2015-02-08T20:21:59.10 0.3 undecidable manual S 154 196.7586 146 0.03 48
IV.JOPP.HHZ. 2015-02-08T20:21:55.20 0.6 undecidable manual S 167 164.4132 151 -0.25 37
IV.SERS.HHZ. 2015-02-08T20:21:54.10 0.6 undecidable manual S 136 154.4343 153 -0.33 38
MN.TIP.HHZ. 2015-02-08T20:21:53.80 0.3 undecidable manual S 130 147.6411 154 0.03 61
IV.TDS.HHE. 2015-02-08T20:21:49.80 0.3 undecidable manual S 120 86.9463 164 0.8 56
IV.CAR1.HHZ. 2015-02-08T20:21:49.70 0.6 undecidable manual S 144 109.6125 160 -0.82 35
IV.CET2.HHZ. 2015-02-08T20:21:48.30 0.3 undecidable manual S 143 71.9724 166 0.13 70
IV.T0702.EHZ. 2015-02-08T20:21:47.60 0.3 undecidable manual S 124 64.9905 168 -0.22 70
IV.MUCR.HHE. 2015-02-08T20:21:28.17 0.6 undecidable manual P 193 228.1938 142 1.46 15
IV.SOI.EHZ. 2015-02-08T20:21:26.07 0.3 undecidable manual P 167 225.4077 143 -0.43 37
IV.MCSR.HHE. 2015-02-08T20:21:26.61 0.1 undecidable manual P 185 221.112 143 0.43 51
IV.GMB.BHE. 2015-02-08T20:21:25.28 0.3 undecidable manual P 171 211.3329 144 -0.18 43
IV.PLAC.HHZ. 2015-02-08T20:21:24.04 0.1 undecidable manual P 154 196.7586 146 -0.39 60
IV.JOPP.HHZ. 2015-02-08T20:21:21.81 0.1 undecidable manual P 167 164.4132 151 -0.53 69
IV.SERS.HHZ. 2015-02-08T20:21:21.77 0.1 undecidable manual P 136 154.4343 153 0.02 80
IV.LADO.EHE. 2015-02-08T20:21:21.60 0.1 undecidable manual P 123 155.622 152 -0.22 76
MN.TIP.HHZ. 2015-02-08T20:21:21.35 0.1 undecidable manual P 130 147.6411 154 -0.01 82
IV.PIPA.HHE. 2015-02-08T20:21:20.35 0.3 undecidable manual P 118 132.0678 156 -0.19 61
IV.CELI.HHZ. 2015-02-08T20:21:20.42 0.1 positive manual P 128 115.2957 159 0.68 74
IV.SPS2.HHE. 2015-02-08T20:21:20.64 0.1 undecidable manual P 138 113.1978 159 0.99 65
IV.TDS.HHE. 2015-02-08T20:21:19.07 0.1 undecidable manual P 120 86.9463 164 0.46 85
IV.CAR1.HHZ. 2015-02-08T20:21:18.86 0.3 undecidable manual P 144 109.6125 160 -0.63 57
IV.T0702.EHZ. 2015-02-08T20:21:17.92 0.1 undecidable manual P 124 64.9905 168 -0.01 97
TV.AG11.EHE. 2015-02-08T20:21:17.71 0.6 undecidable manual P 53 52.6029 170 0.07 49
IV.CDRU.HHE. 2015-02-08T20:21:17.81 0.3 undecidable manual P 346 50.3163 170 0.22 72
IV.SLCN.HHE. 2015-02-08T20:21:17.21 0.3 undecidable manual P 22 40.626 172 -0.2 73
IV.MRLC.HHE. 2015-02-08T20:21:17.97 0.3 undecidable manual P 2 78.366 165 -0.36 66
IV.CMPR.HHE. 2015-02-08T20:21:17.45 0.1 undecidable manual P 337 32.2455 174 0.17 100
IV.CET2.HHZ. 2015-02-08T20:21:17.83 0.3 undecidable manual P 143 71.9724 166 -0.3 68
IV.MCEL.HHE. 2015-02-08T20:21:17.74 0.3 undecidable manual P 44 42.4242 172 0.3 72
IV.MTSN.HHE. 2015-02-08T20:21:16.70 0.3 undecidable manual P 47 34.8429 173 -0.62 66
IV.MGR.HHE. 2015-02-08T20:21:16.98 0.3 undecidable manual P 42 12.876 178 -0.12 78
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
MN.TIP.HHE. ML:2.6 0.000037 1.58 AML other m 2015-02-08T20:21:58.92
MN.TIP.HHN. ML:2.7 0.00004485 1.58 AML other m 2015-02-08T20:22:22.53
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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