Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 21-02-1985 ore 07:24:53 (Italia) in zona: 6 km W Tortona (AL)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 6 km W Tortona (AL), il

  • 21-02-1985 06:24:53 (UTC)
  • 21-02-1985 07:24:53 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8820, 8.7920 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tortona AL 6 27437 27437
Carbonara Scrivia AL 7 1122 28559
Spineto Scrivia AL 8 337 28896
Villaromagnano AL 8 715 29611
Villalvernia AL 9 955 30566
Pozzolo Formigaro AL 10 4775 35341
Piovera AL 10 851 36192
Sarezzano AL 10 1171 37363
Frugarolo AL 10 1968 39331
Paderna AL 10 220 39551
Viguzzolo AL 11 3148 42699
Montecastello AL 11 321 43020
Bosco Marengo AL 11 2457 45477
Sale AL 12 4172 49649
Pietra Marazzi AL 12 904 50553
Cerreto Grue AL 12 323 50876
Carezzano AL 12 431 51307
Rivarone AL 12 381 51688
Castellar Guidobono AL 13 399 52087
Berzano di Tortona AL 13 157 52244
Alluvioni Cambiò AL 13 912 53156
Costa Vescovato AL 13 335 53491
Castelnuovo Scrivia AL 13 5274 58765
Volpeglino AL 13 148 58913
Novi Ligure AL 13 28154 87067
Montegioco AL 14 313 87380
Fresonara AL 14 731 88111
Gavazzana AL 14 180 88291
Cassano Spinola AL 14 1731 90022
Casal Cermelli AL 14 1234 91256
Basaluzzo AL 14 2087 93343
Alessandria AL 14 93943 187286
Pontecurone AL 14 3723 191009
Castellania AL 14 90 191099
Bassignana AL 14 1709 192808
Sant'Agata Fossili AL 15 425 193233
Pasturana AL 15 1318 194551
Monleale AL 15 566 195117
Volpedo AL 15 1227 196344
Guazzora AL 15 305 196649
Pecetto di Valenza AL 15 1267 197916
Casalnoceto AL 16 980 198896
Avolasca AL 16 294 199190
Montemarzino AL 16 341 199531
Gambarana PV 17 225 199756
Sardigliano AL 17 406 200162
Francavilla Bisio AL 17 531 200693
Alzano Scrivia AL 17 377 201070
Suardi PV 17 624 201694
Isola Sant'Antonio AL 17 717 202411
Tassarolo AL 17 672 203083
Castellazzo Bormida AL 17 4570 207653
Predosa AL 18 2048 209701
Casei Gerola PV 18 2500 212201
Molino dei Torti AL 18 605 212806
Casasco AL 18 129 212935
Stazzano AL 18 2486 215421
Castelspina AL 19 416 215837
Rivanazzano Terme PV 19 5312 221149
Capriata d'Orba AL 19 1904 223053
Pieve del Cairo PV 19 2063 225116
Valenza AL 19 19178 244294
Serravalle Scrivia AL 19 6128 250422
Pozzol Groppo AL 19 328 250750
Garbagna AL 20 696 251446
Momperone AL 20 223 251669

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
14 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
45 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
46 Km a E di Asti (76202 abitanti)
49 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
53 Km a N di Genova (586655 abitanti)
64 Km a S di Novara (104380 abitanti)
68 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
72 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
73 Km a W di Piacenza (102191 abitanti)
75 Km a S di Rho (50434 abitanti)
80 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
81 Km a SW di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
82 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
82 Km a SW di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
87 Km a S di Gallarate (53343 abitanti)
87 Km a SW di Monza (122671 abitanti)
88 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
90 Km a E di Torino (890529 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-02-21
06:24:53
44.882 8.792 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 2129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-21 06:24:53 ± 0.534
Latitudine 44.8820 ± 0.0100
Longitudine 8.7920 ± 0.0189
Profondità (km) 5 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 2129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1857.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 48
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 41
Numero di fasi 41
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00421
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04023
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 2129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:07:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BGF.Z. 1985-02-21T06:26:02.30 10.0 undecidable manual PN 294 4.4622 0.82 0.6
--.SMF.Z. 1985-02-21T06:25:55.00 10.0 undecidable manual PN 298 3.8628 1.72 0.2
--.HAU.Z. 1985-02-21T06:25:49.10 10.0 undecidable manual PN 332 3.5409 0.33 1
--.SLE.Z. 1985-02-21T06:25:39.10 10.0 undecidable manual PN 356 2.886 -0.65 0.8
--.STV.Z. 1985-02-21T06:25:33.50 10.0 undecidable manual SN 239 1.2099 -0.52 0.6
--.ENR.Z. 1985-02-21T06:25:33.50 10.0 undecidable manual SN 236 1.1655 0.45 0.7
--.LMR.Z. 1985-02-21T06:25:32.00 10.0 undecidable manual PN 227 2.2422 0.99 0.8
--.LRG.Z. 1985-02-21T06:25:32.00 10.0 undecidable manual PN 231 2.2422 1.01 0.8
--.IMP.Z. 1985-02-21T06:25:31.80 10.0 undecidable manual SN 214 1.1544 -0.82 0.5
--.MUO.Z. 1985-02-21T06:25:30.90 10.0 undecidable manual PN 357 2.0979 1.96 0.2
--.CVF.Z. 1985-02-21T06:25:30.50 10.0 undecidable manual PN 178 2.3088 -1.33 0.5
--.BG1.Z. 1985-02-21T06:25:30.50 10.0 undecidable manual SN 35 1.0989 -0.84 0.4
--.FRF.Z. 1985-02-21T06:25:28.70 10.0 undecidable manual PN 230 2.0202 0.81 1.1
--.GAI.Z. 1985-02-21T06:25:28.00 10.0 undecidable manual SG 279 1.0212 -1.26 0.2
--.VAI.N. 1985-02-21T06:25:27.20 10.0 undecidable manual SG 359 0.9768 -0.52 0.5
--.ORO.Z. 1985-02-21T06:25:26.00 10.0 undecidable manual SG 322 0.9324 -0.24 1
--.ORX.Z. 1985-02-21T06:25:25.80 10.0 undecidable manual SG 323 0.9324 -0.56 0.5
--.VDL.Z. 1985-02-21T06:25:24.10 10.0 undecidable manual PN 16 1.665 1.07 1
--.ROB.Z. 1985-02-21T06:25:24.60 10.0 undecidable manual SG 228 0.8769 0.45 0.7
--.DIX.Z. 1985-02-21T06:25:22.50 10.0 undecidable manual PN 321 1.5318 1.28 0.8
--.BVT.Z. 1985-02-21T06:25:21.50 10.0 undecidable manual SG 118 0.8214 -1.38 0.2
--.FIN.Z. 1985-02-21T06:25:19.90 10.0 undecidable manual SG 211 0.777 -1.6 0.2
--.STV.Z. 1985-02-21T06:25:17.90 10.0 undecidable manual PN 239 1.2099 1.12 0.9
--.MMK.Z. 1985-02-21T06:25:17.50 10.0 undecidable manual PN 334 1.2987 -0.49 1.5
--.ENR.Z. 1985-02-21T06:25:16.60 10.0 positive manual PN 236 1.1655 0.38 1.8
--.VEA.Z. 1985-02-21T06:25:16.00 10.0 undecidable manual SG 89 0.5883 1.09 0.4
--.IMP.Z. 1985-02-21T06:25:15.60 10.0 positive manual PN 214 1.1544 -0.38 1.7
--.CK1.Z. 1985-02-21T06:25:14.50 10.0 undecidable manual SG 218 0.5883 -0.5 1
--.BG1.Z. 1985-02-21T06:25:14.00 10.0 undecidable manual PN 35 1.0989 -1.23 0.6
--.GAI.Z. 1985-02-21T06:25:13.10 10.0 undecidable manual PG 279 1.0212 -0.93 1
--.ORX.Z. 1985-02-21T06:25:12.00 10.0 undecidable manual PG 323 0.9324 -0.36 1.6
--.ORO.Z. 1985-02-21T06:25:12.00 10.0 positive manual PG 322 0.9324 -0.29 3.4
--.GEN.Z. 1985-02-21T06:25:12.40 10.0 undecidable manual SG 167 0.4662 1.08 0.3
--.VAI.Z. 1985-02-21T06:25:12.80 10.0 undecidable manual PG 359 0.9768 -0.34 3.3
--.ROB.Z. 1985-02-21T06:25:11.10 10.0 undecidable manual PG 228 0.8769 0.02 1.9
--.BVT.Z. 1985-02-21T06:25:09.20 10.0 undecidable manual PG 118 0.8214 -1.15 0.8
--.FIN.Z. 1985-02-21T06:25:09.40 10.0 undecidable manual PG 211 0.777 -0.15 1.9
--.PCN.Z. 1985-02-21T06:25:08.50 10.0 undecidable manual PG 74 0.6327 1.73 0.4
--.CK1.Z. 1985-02-21T06:25:06.00 10.0 undecidable manual PG 218 0.5883 0.2 1.8
--.VEA.Z. 1985-02-21T06:25:05.90 10.0 negative manual PG 89 0.5883 0.15 1.9
--.GEN.Z. 1985-02-21T06:25:03.00 10.0 undecidable manual PG 167 0.4662 -0.67 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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