Terremoto di magnitudo ML-MEDNET 3.3 del 21-02-1985 ore 07:24:26 (Italia) in zona: 4 km W Tortona (AL)

Un terremoto di magnitudo ML-MEDNET 3.3 è avvenuto nella zona: 4 km W Tortona (AL), il

  • 21-02-1985 06:24:26 (UTC)
  • 21-02-1985 07:24:26 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8990, 8.8100 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tortona AL 4 27437 27437
Carbonara Scrivia AL 7 1122 28559
Villaromagnano AL 8 715 29274
Spineto Scrivia AL 8 337 29611
Viguzzolo AL 9 3148 32759
Piovera AL 9 851 33610
Sarezzano AL 9 1171 34781
Sale AL 10 4172 38953
Villalvernia AL 10 955 39908
Paderna AL 11 220 40128
Castelnuovo Scrivia AL 11 5274 45402
Castellar Guidobono AL 11 399 45801
Montecastello AL 11 321 46122
Alluvioni Cambiò AL 11 912 47034
Berzano di Tortona AL 11 157 47191
Cerreto Grue AL 12 323 47514
Rivarone AL 12 381 47895
Pozzolo Formigaro AL 12 4775 52670
Volpeglino AL 12 148 52818
Pietra Marazzi AL 12 904 53722
Pontecurone AL 12 3723 57445
Frugarolo AL 12 1968 59413
Carezzano AL 12 431 59844
Costa Vescovato AL 13 335 60179
Bassignana AL 13 1709 61888
Guazzora AL 13 305 62193
Montegioco AL 13 313 62506
Bosco Marengo AL 14 2457 64963
Casalnoceto AL 14 980 65943
Volpedo AL 14 1227 67170
Monleale AL 14 566 67736
Alzano Scrivia AL 15 377 68113
Castellania AL 15 90 68203
Gavazzana AL 15 180 68383
Pecetto di Valenza AL 15 1267 69650
Gambarana PV 15 225 69875
Isola Sant'Antonio AL 15 717 70592
Sant'Agata Fossili AL 15 425 71017
Casei Gerola PV 15 2500 73517
Cassano Spinola AL 15 1731 75248
Alessandria AL 15 93943 169191
Molino dei Torti AL 15 605 169796
Novi Ligure AL 15 28154 197950
Montemarzino AL 16 341 198291
Suardi PV 16 624 198915
Fresonara AL 16 731 199646
Avolasca AL 16 294 199940
Casal Cermelli AL 16 1234 201174
Basaluzzo AL 17 2087 203261
Rivanazzano Terme PV 17 5312 208573
Pieve del Cairo PV 17 2063 210636
Pasturana AL 17 1318 211954
Casasco AL 17 129 212083
Pozzol Groppo AL 18 328 212411
Sardigliano AL 18 406 212817
Cornale e Bastida PV 18 867 213684
Valenza AL 18 19178 232862
Mezzana Bigli PV 18 1098 233960
Retorbido PV 19 1538 235498
Voghera PV 19 39421 274919
Momperone AL 19 223 275142
Francavilla Bisio AL 19 531 275673
Castellazzo Bormida AL 19 4570 280243
Silvano Pietra PV 19 672 280915
Tassarolo AL 19 672 281587
Frascarolo PV 19 1209 282796
Stazzano AL 20 2486 285282
Godiasco Salice Terme PV 20 3229 288511
Garbagna AL 20 696 289207
Predosa AL 20 2048 291255

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
15 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
42 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
47 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
48 Km a E di Asti (76202 abitanti)
55 Km a N di Genova (586655 abitanti)
63 Km a S di Novara (104380 abitanti)
70 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
71 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
72 Km a W di Piacenza (102191 abitanti)
72 Km a S di Rho (50434 abitanti)
78 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
78 Km a SW di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
80 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
80 Km a SW di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
85 Km a SW di Monza (122671 abitanti)
85 Km a S di Gallarate (53343 abitanti)
89 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
91 Km a E di Torino (890529 abitanti)
99 Km a W di Cremona (71901 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
MLNET 3.3 1985-02-21
06:24:26
44.899 8.81 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 2119
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-21 06:24:26 ± 0.312
Latitudine 44.8990 ± 0.0210
Longitudine 8.8100 ± 0.0301
Profondità (km) 10 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 2119

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3325.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00510
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01077
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 2119
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 10:37:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ENR.Z. 1985-02-21T06:25:06.20 10.0 undecidable manual SN 236 1.1988 1.04 0.2
--.IMP.Z. 1985-02-21T06:25:03.00 10.0 undecidable manual SN 214 1.1766 -1.77 0
--.ORX.Z. 1985-02-21T06:24:58.00 10.0 undecidable manual SG 322 0.9324 -0.19 0.7
--.FIN.Z. 1985-02-21T06:24:53.10 10.0 undecidable manual SG 212 0.8103 -1.13 0.2
--.IMP.Z. 1985-02-21T06:24:49.00 10.0 undecidable manual PN 214 1.1766 0.51 1.3
--.ENR.Z. 1985-02-21T06:24:48.70 10.0 undecidable manual PN 236 1.1988 -0.01 1.7
--.ORX.Z. 1985-02-21T06:24:44.20 10.0 undecidable manual PG 322 0.9324 -0.49 1.5
--.ROB.Z. 1985-02-21T06:24:44.60 10.0 undecidable manual PG 229 0.888 0.66 1.2
--.FIN.Z. 1985-02-21T06:24:42.70 10.0 undecidable manual PG 212 0.8103 0.29 1.8
--.BVT.Z. 1985-02-21T06:24:42.00 10.0 undecidable manual PG 120 0.8214 -0.76 1.1
--.VEA.Z. 1985-02-21T06:24:38.60 10.0 undecidable manual PG 91 0.5661 0.63 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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