Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 14-10-1992 ore 17:12:08 (UTC) in zona: 2 km NW Presenzano (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Presenzano (CE), il

  • 14-10-1992 17:12:08 (UTC)
  • 14-10-1992 18:12:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3960, 14.0700 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Presenzano CE 2 1766 1766
Sesto Campano IS 3 2388 4154
Mignano Monte Lungo CE 7 3250 7404
Tora e Piccilli CE 7 910 8314
Vairano Patenora CE 9 6594 14908
Marzano Appio CE 9 2226 17134
Pratella CE 9 1565 18699
Conca della Campania CE 10 1239 19938
Ciorlano CE 10 426 20364
Caianello CE 10 1824 22188
Venafro IS 10 11280 33468
Capriati a Volturno CE 11 1541 35009
San Pietro Infine CE 11 944 35953
Galluccio CE 11 2154 38107
Pietravairano CE 11 2984 41091
Ailano CE 11 1369 42460
Fontegreca CE 12 811 43271
Prata Sannita CE 12 1502 44773
Conca Casale IS 12 200 44973
Pozzilli IS 13 2380 47353
San Vittore del Lazio FR 14 2636 49989
Roccamonfina CE 14 3511 53500
Rocca d'Evandro CE 14 3283 56783
Raviscanina CE 15 1319 58102
Gallo Matese CE 15 579 58681
Valle Agricola CE 16 890 59571
Riardo CE 16 2321 61892
Teano CE 16 12577 74469
Sant'Angelo d'Alife CE 16 2270 76739
Letino CE 16 712 77451
Viticuso FR 17 353 77804
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 17 966 78770
Filignano IS 17 648 79418
Cervaro FR 17 8109 87527
Monteroduni IS 17 2264 89791
Pietramelara CE 17 4722 94513
Baia e Latina CE 18 2197 96710
Roccaromana CE 19 856 97566
Rocchetta e Croce CE 19 460 98026
Acquafondata FR 19 263 98289
Sant'Andrea del Garigliano FR 19 1505 99794
Montaquila IS 20 2456 102250
Sant'Apollinare FR 20 1919 104169

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
48 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
53 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
56 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
56 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
56 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
58 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
61 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
64 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
67 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
68 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
69 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
72 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
81 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
82 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
94 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
98 Km a E di Latina (125985 abitanti)
99 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
1992-10-14
17:12:08
41.396 14.07 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 174859
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-10-14 17:12:08 ± 0.322
Latitudine 41.3960 ± 0.0159
Longitudine 14.0700 ± 0.0196
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 174859

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2410.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01765
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 174859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:43:44

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 174859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 1992-10-14T17:12:45.32 10.0 undecidable manual SN 332 1.0656 0.72 0.5
--.RMP.Z. 1992-10-14T17:12:45.00 10.0 undecidable manual SN 292 1.0989 -0.18 0.7
--.ASS.Z. 1992-10-14T17:12:43.19 10.0 undecidable manual PN 328 1.9536 1.66 0.3
--.SOR.Z. 1992-10-14T17:12:38.20 10.0 undecidable manual SG 166 0.8325 0.91 0.5
--.FG3.Z. 1992-10-14T17:12:35.16 10.0 undecidable manual PN 76 1.443 0.88 0.9
--.MNS.Z. 1992-10-14T17:12:34.19 10.0 undecidable manual PN 314 1.4208 0.05 1.4
--.SGO.Z. 1992-10-14T17:12:30.39 10.0 undecidable manual PN 131 1.2543 -1.34 0.6
--.AQU.Z. 1992-10-14T17:12:29.57 10.0 undecidable manual PN 332 1.0656 0.25 1.6
--.RMP.Z. 1992-10-14T17:12:28.50 10.0 undecidable manual PN 292 1.0989 -1.16 0.8
--.TR9.Z. 1992-10-14T17:12:27.50 10.0 undecidable manual PG 111 0.9324 0.52 1.6
--.FG2.Z. 1992-10-14T17:12:25.73 10.0 undecidable manual PG 62 0.9102 -0.73 1.4
--.SOR.Z. 1992-10-14T17:12:24.00 10.0 undecidable manual PG 166 0.8325 -1.1 1
--.OVO.Z. 1992-10-14T17:12:23.00 10.0 undecidable manual PG 156 0.6216 1.93 0.3
--.DUI.Z. 1992-10-14T17:12:22.00 10.0 undecidable manual SG 47 0.3885 -0.95 0.5
--.SGG.Z. 1992-10-14T17:12:18.60 10.0 undecidable manual SG 92 0.222 0.78 0.6
--.MSC.Z. 1992-10-14T17:12:17.20 10.0 undecidable manual SG 199 0.2109 -0.17 0.8
--.DUI.Z. 1992-10-14T17:12:16.41 10.0 undecidable manual PG 47 0.3885 -0.41 1.8
--.RFI.Z. 1992-10-14T17:12:15.00 10.0 undecidable manual SG 213 0.111 0.96 0.7
--.SGG.Z. 1992-10-14T17:12:13.70 10.0 undecidable manual PG 92 0.222 -0.16 2
--.MSC.Z. 1992-10-14T17:12:12.70 10.0 undecidable manual PG 199 0.2109 -0.9 1.3
--.RFI.Z. 1992-10-14T17:12:11.18 10.0 undecidable manual PG 213 0.111 -0.5 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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