Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 09-09-1992 ore 08:35:36 (UTC) in zona: SE Moiano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: SE Moiano (BN), il

  • 09-09-1992 08:35:36 (UTC)
  • 09-09-1992 10:35:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0770, 14.5520 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Moiano BN 1 4094 4094
Airola BN 1 8195 12289
Bucciano BN 2 2100 14389
Sant'Agata de' Goti BN 4 11216 25605
Arpaia BN 4 1992 27597
Paolisi BN 5 2072 29669
Forchia BN 5 1235 30904
Bonea BN 6 1448 32352
Rotondi AV 6 3591 35943
Arienzo CE 7 5365 41308
Montesarchio BN 8 13500 54808
Cervinara AV 8 9658 64466
Tocco Caudio BN 9 1508 65974
Durazzano BN 9 2230 68204
Santa Maria a Vico CE 9 14022 82226
San Felice a Cancello CE 9 17568 99794
Frasso Telesino BN 9 2318 102112
Campoli del Monte Taburno BN 10 1546 103658
Melizzano BN 10 1858 105516
Dugenta BN 11 2798 108314
Cautano BN 11 2044 110358
San Martino Valle Caudina AV 11 4884 115242
Valle di Maddaloni CE 11 2742 117984
Cervino CE 11 5031 123015
Roccarainola NA 12 7082 130097
Cicciano NA 13 12906 143003
Apollosa BN 13 2658 145661
Solopaca BN 13 3820 149481
Tufino NA 13 3776 153257
Foglianise BN 14 3385 156642
Camposano NA 14 5333 161975
Avella AV 14 7890 169865
Vitulano BN 14 2944 172809
Comiziano NA 14 1814 174623
Castelpoto BN 14 1254 175877
Castel Campagnano CE 14 1581 177458
Sperone AV 15 3706 181164
Maddaloni CE 15 39166 220330
Pannarano BN 15 2130 222460
Baiano AV 15 4718 227178
Limatola BN 15 4073 231251
Roccabascerana AV 15 2354 233605
Cimitile NA 15 7280 240885
Sirignano AV 16 2933 243818
Casamarciano NA 16 3289 247107
Telese Terme BN 16 7486 254593
Quadrelle AV 16 1865 256458
Amorosi BN 16 2797 259255
Paupisi BN 16 1633 260888
Torrecuso BN 16 3407 264295
Nola NA 17 34431 298726
Arpaise BN 17 761 299487
Castel Morrone CE 17 3858 303345
Mugnano del Cardinale AV 17 5373 308718
Visciano NA 17 4454 313172
San Leucio del Sannio BN 17 3106 316278
Pietrastornina AV 18 1553 317831
Castelvenere BN 18 2562 320393
Ceppaloni BN 18 3415 323808
San Marco Evangelista CE 18 6532 330340
San Vitaliano NA 18 6461 336801
San Paolo Bel Sito NA 18 3513 340314
Puglianello BN 18 1349 341663
Caserta CE 18 76326 417989
San Salvatore Telesino BN 18 3999 421988
Marigliano NA 19 30157 452145
Scisciano NA 19 5994 458139
San Nicola la Strada CE 19 22448 480587
Saviano NA 19 15982 496569
Mariglianella NA 19 7787 504356
Ruviano CE 19 1655 506011
Ponte BN 19 2580 508591
Caiazzo CE 19 5595 514186
Sant'Angelo a Scala AV 19 730 514916
Liveri NA 19 1607 516523
Marzano di Nola AV 20 1727 518250

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
20 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
21 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
27 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
27 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
29 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
31 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
33 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
34 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
34 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
36 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
36 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
36 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
37 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
43 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
44 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
46 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
48 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
64 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
93 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
97 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.0
1992-09-09
08:35:36
41.077 14.552 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 173079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-09-09 08:35:36 ± 0.287
Latitudine 41.0770 ± 0.0166
Longitudine 14.5520 ± 0.0285
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 173079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3017.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 99
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01085
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 173079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:41:57

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 173079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1992-09-09T08:36:19.11 10.0 undecidable manual SN 140 1.1988 1.58 0.1
--.FG2.Z. 1992-09-09T08:36:05.69 10.0 undecidable manual SG 31 0.8547 -1.69 0
--.SGO.Z. 1992-09-09T08:36:05.50 10.0 undecidable manual SG 131 0.7659 0.92 0.3
--.MGR.Z. 1992-09-09T08:36:00.14 10.0 undecidable manual PN 140 1.1988 -0.24 1.1
--.DUI.Z. 1992-09-09T08:35:59.00 10.0 undecidable manual SG 353 0.5883 0.38 0.6
--.MSC.Z. 1992-09-09T08:35:58.80 10.0 undecidable manual SG! 284 0.444 4.48 0
--.RFI.Z. 1992-09-09T08:35:56.70 10.0 undecidable manual SG 297 0.4773 1.42 0.1
--.FG2.Z. 1992-09-09T08:35:55.24 10.0 undecidable manual PG 31 0.8547 0.72 0.9
--.SGO.Z. 1992-09-09T08:35:52.50 10.0 undecidable manual PG 131 0.7659 -0.4 1.3
--.OVO.Z. 1992-09-09T08:35:48.30 10.0 undecidable manual SG 204 0.2664 0.58 0.5
--.DUI.Z. 1992-09-09T08:35:48.70 10.0 undecidable manual PG 353 0.5883 -0.77 1
--.RFI.Z. 1992-09-09T08:35:47.00 10.0 undecidable manual PG 297 0.4773 -0.53 1.3
--.MSC.Z. 1992-09-09T08:35:46.80 10.0 positive manual PG 284 0.444 -0.18 3.2
--.SGG.Z. 1992-09-09T08:35:44.40 10.0 positive manual PG 337 0.333 -0.08 3.3
--.OVO.Z. 1992-09-09T08:35:41.80 10.0 undecidable manual PG 204 0.2664 -1.37 0.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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