Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-08-1992 ore 23:12:41 (Italia) in zona: 4 km SW Pontecorvo (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km SW Pontecorvo (FR), il

  • 27-08-1992 21:12:41 (UTC)
  • 27-08-1992 23:12:41 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4410, 13.6290 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pontecorvo FR 4 13242 13242
Pico FR 6 2888 16130
Esperia FR 8 3828 19958
Aquino FR 9 5370 25328
San Giovanni Incarico FR 9 3336 28664
Campodimele LT 10 622 29286
Falvaterra FR 11 554 29840
Castrocielo FR 12 3965 33805
Pastena FR 12 1462 35267
Piedimonte San Germano FR 12 6535 41802
San Giorgio a Liri FR 12 3164 44966
Castelnuovo Parano FR 13 883 45849
Roccasecca FR 13 7365 53214
Colfelice FR 13 1932 55146
Pignataro Interamna FR 13 2595 57741
Colle San Magno FR 13 699 58440
Ausonia FR 14 2619 61059
Villa Santa Lucia FR 14 2632 63691
Lenola LT 14 4189 67880
Ceprano FR 15 8897 76777
Coreno Ausonio FR 16 1644 78421
Rocca d'Arce FR 17 959 79380
Arce FR 17 5756 85136
Spigno Saturnia LT 17 2961 88097
Vallemaio FR 17 937 89034
Sant'Apollinare FR 17 1919 90953
Terelle FR 18 422 91375
Cassino FR 18 36142 127517
Santopadre FR 18 1357 128874
Itri LT 18 10677 139551
Vallecorsa FR 19 2643 142194
Fondi LT 19 39809 182003
Sant'Andrea del Garigliano FR 20 1505 183508

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
60 Km a E di Latina (125985 abitanti)
71 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
74 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
76 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
76 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
81 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
83 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
83 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
85 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
90 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
92 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
92 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
95 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
97 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
97 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1992-08-27
21:12:41
41.441 13.629 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 172369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-08-27 21:12:41 ± 0.678
Latitudine 41.4410 ± 0.0431
Longitudine 13.6290 ± 0.0576
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 172369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6781.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 205
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 172369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:41:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1992-08-27T21:13:20.50 10.0 undecidable manual SN 323 1.1655 -0.45 0.5
--.DUI.Z. 1992-08-27T21:13:06.00 10.0 undecidable manual SG 70 0.6549 0.92 0.5
--.MNS.Z. 1992-08-27T21:13:05.86 10.0 undecidable manual PN 323 1.1655 1.75 0.3
--.AZI.Z. 1992-08-27T21:13:00.97 10.0 undecidable manual SG 345 0.555 -1.12 0.4
--.AZI.Z. 1992-08-27T21:12:53.43 10.0 undecidable manual PG 345 0.555 0.21 1.8
--.DUI.Z. 1992-08-27T21:12:53.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.6549 -1.45 0.6
--.RFI.Z. 1992-08-27T21:12:53.35 10.0 undecidable manual SG 117 0.2997 0.51 0.6
--.RFI.Z. 1992-08-27T21:12:47.60 10.0 positive manual PG 117 0.2997 -0.28 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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