Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 11-05-1992 ore 15:45:56 (Italia) in zona: Costa Marchigiana Pesarese (Pesaro Urbino)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: Costa Marchigiana Pesarese (Pesaro Urbino), il

  • 11-05-1992 13:45:56 (UTC)
  • 11-05-1992 15:45:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.9800, 12.8360 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gabicce Mare PU 6 5781 5781
Gradara PU 7 4835 10616
Cattolica RN 7 17125 27741
Pesaro PU 10 94582 122323
San Giovanni in Marignano RN 11 9417 131740
Tavullia PU 11 8003 139743
Misano Adriatico RN 11 13014 152757
Riccione RN 15 34965 187722
Montelabbate PU 15 6938 194660
Morciano di Romagna RN 17 7045 201705
Vallefoglia PU 17 15018 216723
San Clemente RN 18 5577 222300
Montegridolfo RN 18 1012 223312
Saludecio RN 18 3120 226432
Monteciccardo PU 18 1690 228122
Coriano RN 19 10502 238624
Mondaino RN 19 1394 240018

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a NW di Pesaro (94582 abitanti)
21 Km a NW di Fano (60888 abitanti)
23 Km a E di Rimini (147750 abitanti)
51 Km a E di Cesena (96758 abitanti)
68 Km a NW di Ancona (100861 abitanti)
69 Km a E di Forlì (117913 abitanti)
70 Km a SE di Ravenna (159116 abitanti)
83 Km a E di Faenza (58541 abitanti)
95 Km a NE di Arezzo (99543 abitanti)
99 Km a E di Imola (69797 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.2
1992-05-11
13:45:56
43.98 12.836 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 164299
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-05-11 13:45:56 ± 0.344
Latitudine 43.9800 ± 0.0224
Longitudine 12.8360 ± 0.0236
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 164299

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3124.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00437
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02347
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 164299
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:33:35

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 164299
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1992-05-11T13:47:00.14 10.0 undecidable manual SN 338 2.22 -1.67 0.1
--.BDI.Z. 1992-05-11T13:46:46.93 10.0 undecidable manual SN 273 1.6095 -0.17 0.6
--.ALP.Z. 1992-05-11T13:46:44.00 10.0 undecidable manual SN! 155 1.2987 4.03 0
--.FVI.Z. 1992-05-11T13:46:41.00 10.0 undecidable manual PN 359 2.6085 1.35 0.4
--.RMF.Z. 1992-05-11T13:46:36.20 10.0 undecidable manual SG! 165 1.0545 2.34 0
--.CTI.Z. 1992-05-11T13:46:33.32 10.0 undecidable manual PN 338 2.22 -1.07 0.7
--.ASS.Z. 1992-05-11T13:46:29.49 10.0 undecidable manual SG 188 0.9213 -0.07 0.8
--.CIO.Z. 1992-05-11T13:46:27.50 10.0 undecidable manual SG 164 0.8103 1.5 0.3
--.BDI.Z. 1992-05-11T13:46:26.28 10.0 undecidable manual PN 273 1.6095 0.38 1.5
--.PGD.Z. 1992-05-11T13:46:26.00 10.0 undecidable manual SG 263 0.7992 0.21 0.8
--.AQU.Z. 1992-05-11T13:46:25.00 10.0 undecidable manual PN 165 1.6761 -1.8 0.3
--.MNS.Z. 1992-05-11T13:46:25.65 10.0 undecidable manual PN 184 1.5873 -0.08 1.6
--.ALP.Z. 1992-05-11T13:46:23.30 10.0 undecidable manual PN 155 1.2987 1.52 0.5
--.AOI.Z. 1992-05-11T13:46:22.90 10.0 undecidable manual SG 127 0.6882 0.6 1
--.SFI.Z. 1992-05-11T13:46:22.23 10.0 undecidable manual SG 264 0.7104 -0.55 0.7
--.RMF.Z. 1992-05-11T13:46:18.60 10.0 undecidable manual PG 165 1.0545 0.35 1.8
--.ARV.Z. 1992-05-11T13:46:14.62 10.0 undecidable manual SG 170 0.4884 -0.83 0.5
--.ASS.Z. 1992-05-11T13:46:14.50 10.0 undecidable manual PG 188 0.9213 -1.28 0.8
--.PGD.Z. 1992-05-11T13:46:14.59 10.0 undecidable manual PG 263 0.7992 0.99 1.1
--.CRE.Z. 1992-05-11T13:46:13.00 10.0 undecidable manual PG 240 0.7326 0.81 1.4
--.CIO.Z. 1992-05-11T13:46:13.80 10.0 undecidable manual PG 164 0.8103 0.08 1.9
--.AOI.Z. 1992-05-11T13:46:11.40 10.0 undecidable manual PG 127 0.6882 -0.18 1.9
--.SFI.Z. 1992-05-11T13:46:11.77 10.0 undecidable manual PG 264 0.7104 -0.09 1.9
--.ARV.Z. 1992-05-11T13:46:06.64 10.0 undecidable manual PG 170 0.4884 -0.99 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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