Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 23-03-1992 ore 07:51:29 (Italia) in zona: 6 km W Santa Caterina dello Ionio (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 6 km W Santa Caterina dello Ionio (CZ), il

  • 23-03-1992 06:51:29 (UTC)
  • 23-03-1992 07:51:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5510, 16.4550 ad una profondità di 102 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Caterina dello Ionio CZ 6 2175 2175
Badolato CZ 7 3085 5260
Guardavalle CZ 7 4560 9820
Bivongi RC 8 1398 11218
Isca sullo Ionio CZ 8 1633 12851
Pazzano RC 8 568 13419
Stilo RC 8 2622 16041
San Sostene CZ 10 1370 17411
Sant'Andrea Apostolo dello Ionio CZ 10 1937 19348
Brognaturo VV 11 735 20083
Serra San Bruno VV 11 6734 26817
Davoli CZ 11 5607 32424
Spadola VV 12 825 33249
Cardinale CZ 12 2188 35437
Simbario VV 12 966 36403
Mongiana VV 12 740 37143
Nardodipace VV 13 1305 38448
Satriano CZ 13 3448 41896
Camini RC 13 801 42697
Torre di Ruggiero CZ 14 1033 43730
Monasterace RC 14 3454 47184
Gagliato CZ 14 505 47689
Argusto CZ 15 522 48211
Stignano RC 15 1335 49546
Riace RC 15 2238 51784
Fabrizia VV 15 2195 53979
Chiaravalle Centrale CZ 15 5759 59738
Placanica RC 16 1200 60938
Petrizzi CZ 17 1131 62069
Vallelonga VV 18 706 62775
Soverato CZ 18 9204 71979
San Vito sullo Ionio CZ 18 1811 73790
Cenadi CZ 19 563 74353
Caulonia RC 19 7110 81463
San Nicola da Crissa VV 19 1335 82798
Montepaone CZ 20 5282 88080
Pizzoni VV 20 1143 89223
Sorianello VV 20 1176 90399
Olivadi CZ 20 529 90928
Centrache CZ 20 401 91329

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a S di Catanzaro (90612 abitanti)
49 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
83 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
84 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
86 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
88 Km a E di Messina (238439 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3 1992-03-23
06:51:29
38.551 16.455 102 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 161169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-03-23 06:51:29 ± 1.252
Latitudine 38.5510 ± 0.0427
Longitudine 16.4550 ± 0.1152
Profondità (km) 102 ± 9 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 161169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 11089.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 213
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03367
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 161169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:30:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1992-03-23T06:52:25.00 10.0 undecidable manual P 328 3.7407 -0.34 0.7
--.DUI.Z. 1992-03-23T06:52:21.61 10.0 undecidable manual P 334 3.4521 0.17 0.9
--.FG4.Z. 1992-03-23T06:52:11.89 10.0 undecidable manual P 344 2.664 0.88 0.2
--.SGO.Z. 1992-03-23T06:52:03.77 10.0 undecidable manual P 336 2.1867 -0.81 0.3
--.MGR.Z. 1992-03-23T06:51:57.96 10.0 undecidable manual P 336 1.7205 -0.71 0.5
--.ORI.Z. 1992-03-23T06:51:56.18 10.0 undecidable manual P 359 1.4874 0.39 1.1
--.MNO.Z. 1992-03-23T06:51:56.54 10.0 undecidable manual P 246 1.5096 0.56 0.8
--.TDS.Z. 1992-03-23T06:51:51.00 10.0 undecidable manual P 355 1.11 -0.23 1.3
--.ATN.Z. 1992-03-23T06:51:49.00 10.0 undecidable manual P 243 0.8658 0.34 1.2
--.MO9.Z. 1992-03-23T06:51:47.77 10.0 undecidable manual P 227 0.8103 -0.28 1.3
--.CZI.Z. 1992-03-23T06:51:47.35 10.0 positive manual P 339 0.7104 0.22 2.7
--.SOI.Z. 1992-03-23T06:51:45.31 10.0 undecidable manual P 213 0.5661 -0.62 0.7
--.GRI.Z. 1992-03-23T06:51:44.29 10.0 undecidable manual P 354 0.2664 0.2 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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