Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 18-03-1992 ore 15:37:40 (UTC) in zona: 2 km NW Pago Veiano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NW Pago Veiano (BN), il

  • 18-03-1992 15:37:40 (UTC)
  • 18-03-1992 16:37:40 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2620, 14.8540 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pago Veiano BN 2 2406 2406
Reino BN 4 1210 3616
Pesco Sannita BN 5 1972 5588
San Giorgio La Molara BN 6 2994 8582
San Marco dei Cavoti BN 6 3371 11953
Fragneto l'Abate BN 6 1049 13002
Molinara BN 6 1618 14620
Pietrelcina BN 7 3114 17734
Fragneto Monforte BN 8 1840 19574
Campolattaro BN 11 1072 20646
Paduli BN 11 3978 24624
Circello BN 11 2388 27012
Buonalbergo BN 11 1730 28742
Colle Sannita BN 12 2431 31173
Sant'Arcangelo Trimonte BN 13 573 31746
Casalbore AV 13 1800 33546
Casalduni BN 13 1378 34924
Pontelandolfo BN 14 2167 37091
Foiano di Val Fortore BN 14 1410 38501
Ponte BN 15 2580 41081
Montefalcone di Val Fortore BN 15 1525 42606
Benevento BN 16 60091 102697
Ginestra degli Schiavoni BN 16 476 103173
Castelpagano BN 16 1483 104656
Torrecuso BN 17 3407 108063
Montecalvo Irpino AV 17 3725 111788
Apice BN 17 5686 117474
Santa Croce del Sannio BN 17 927 118401
Paupisi BN 17 1633 120034
Morcone BN 18 4932 124966
Baselice BN 18 2397 127363
San Lupo BN 18 801 128164
Castelpoto BN 19 1254 129418
Foglianise BN 19 3385 132803
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 134957
Vitulano BN 20 2944 137901
Castelfranco in Miscano BN 20 916 138817

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
39 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
48 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
54 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
59 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
62 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
62 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
63 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
63 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
64 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
64 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
65 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
65 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
66 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
66 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
67 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
69 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
69 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
70 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
74 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
79 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
88 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
98 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.6
1992-03-18
15:37:40
41.262 14.854 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 160749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-03-18 15:37:40 ± 0.301
Latitudine 41.2620 ± 0.0103
Longitudine 14.8540 ± 0.0115
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 160749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1494.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 109
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00340
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02072
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 160749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:30:13

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 160749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ORI.Z. 1992-03-18T15:38:32.22 10.0 undecidable manual SN 134 1.6983 -0.41 0.6
--.CIO.Z. 1992-03-18T15:38:21.00 10.0 undecidable manual PN! 327 2.2977 2.32 0
--.MGR.Z. 1992-03-18T15:38:20.62 10.0 undecidable manual SN 154 1.2432 -0.94 0.2
--.RMF.Z. 1992-03-18T15:38:18.00 10.0 undecidable manual PN! 324 2.0757 2.39 0
--.TDS.Z. 1992-03-18T15:38:14.00 10.0 undecidable manual PN 144 1.9536 0.13 1.7
--.ALP.Z. 1992-03-18T15:38:14.30 10.0 undecidable manual PN! 327 1.7871 2.7 0
--.MNS.Z. 1992-03-18T15:38:13.31 10.0 undecidable manual PN 305 1.9536 -0.71 0.7
--.FG3.Z. 1992-03-18T15:38:12.21 10.0 undecidable manual SG 60 0.9213 -0.76 0.3
--.ORI.Z. 1992-03-18T15:38:11.00 10.0 undecidable manual PN 134 1.6983 0.57 1.1
--.SDI.Z. 1992-03-18T15:38:11.18 10.0 undecidable manual SG 299 0.8991 -0.74 0.4
--.RDP.Z. 1992-03-18T15:38:10.00 10.0 undecidable manual PN 287 1.6761 0.03 1.9
--.RMP.Z. 1992-03-18T15:38:10.00 10.0 undecidable manual PN 289 1.6983 -0.33 1.6
--.AQU.Z. 1992-03-18T15:38:09.00 10.0 undecidable manual PN 315 1.5318 0.92 0.5
--.SGO.Z. 1992-03-18T15:38:08.17 10.0 undecidable manual SG 153 0.777 0.07 0.9
--.CP9.Z. 1992-03-18T15:38:07.96 10.0 undecidable manual PN 293 1.5318 -0.21 1.9
--.AZI.Z. 1992-03-18T15:38:05.17 10.0 undecidable manual PN 304 1.2765 0.57 1.3
--.MGR.Z. 1992-03-18T15:38:03.65 10.0 undecidable manual PN 154 1.2432 -0.4 1.7
--.FG2.Z. 1992-03-18T15:38:02.89 10.0 undecidable manual SG 22 0.5883 0.96 0.2
--.FG4.Z. 1992-03-18T15:38:00.47 10.0 undecidable manual SG 104 0.5106 0.9 0.2
--.DUI.Z. 1992-03-18T15:37:59.54 10.0 undecidable manual SG 323 0.4995 0.62 0.5
--.FG3.Z. 1992-03-18T15:37:59.42 10.0 undecidable manual PG 60 0.9213 0.34 1.9
--.SDI.Z. 1992-03-18T15:37:58.81 10.0 undecidable manual PG 299 0.8991 0.33 1.9
--.SGO.Z. 1992-03-18T15:37:56.50 10.0 undecidable manual PG 153 0.777 0.22 2.1
--.SGG.Z. 1992-03-18T15:37:55.00 10.0 undecidable manual SG 289 0.3774 0.23 0.9
--.MSC.Z. 1992-03-18T15:37:54.80 10.0 undecidable manual PG 263 0.666 0.64 1.2
--.FG2.Z. 1992-03-18T15:37:52.80 10.0 undecidable manual PG 22 0.5883 -0.63 1.2
--.DUI.Z. 1992-03-18T15:37:50.41 10.0 undecidable manual PG 323 0.4995 -0.57 1.3
--.FG4.Z. 1992-03-18T15:37:50.85 10.0 undecidable manual PG 104 0.5106 -0.5 1.5
--.SGG.Z. 1992-03-18T15:37:48.00 10.0 undecidable manual PG 289 0.3774 -0.58 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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