Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 16-03-1992 ore 11:57:39 (UTC) in zona: 3 km SE Broccostella (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km SE Broccostella (FR), il

  • 16-03-1992 11:57:39 (UTC)
  • 16-03-1992 12:57:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6830, 13.6480 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Broccostella FR 3 2741 2741
Fontechiari FR 3 1303 4044
Posta Fibreno FR 4 1139 5183
Arpino FR 5 7262 12445
Vicalvi FR 5 783 13228
Sora FR 5 26144 39372
Isola del Liri FR 6 11715 51087
Campoli Appennino FR 7 1725 52812
Pescosolido FR 8 1555 54367
Casalvieri FR 8 2698 57065
Castelliri FR 8 3454 60519
Alvito FR 8 2713 63232
Santopadre FR 9 1357 64589
Casalattico FR 9 574 65163
Fontana Liri FR 11 2953 68116
Rocca d'Arce FR 12 959 69075
Monte San Giovanni Campano FR 12 12929 82004
Arce FR 12 5756 87760
Gallinaro FR 13 1269 89029
San Donato Val di Comino FR 14 2107 91136
Colfelice FR 14 1932 93068
Atina FR 15 4316 97384
Roccasecca FR 15 7365 104749
Colle San Magno FR 15 699 105448
Balsorano AQ 15 3569 109017
Boville Ernica FR 15 8737 117754
Strangolagalli FR 16 2491 120245
Settefrati FR 17 728 120973
Castrocielo FR 17 3965 124938
Villa Latina FR 18 1241 126179
Belmonte Castello FR 18 739 126918
Terelle FR 18 422 127340
Pescasseroli AQ 18 2203 129543
Ceprano FR 19 8897 138440
Opi AQ 19 420 138860
Picinisco FR 19 1218 140078
Veroli FR 19 20560 160638
San Vincenzo Valle Roveto AQ 20 2347 162985
Ripi FR 20 5270 168255

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
66 Km a E di Latina (125985 abitanti)
72 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
77 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
77 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
84 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
84 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
86 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
89 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
92 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
95 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
96 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
100 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.9
1992-03-16
11:57:39
41.683 13.648 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 160619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-03-16 11:57:39 ± 0.207
Latitudine 41.6830 ± 0.0135
Longitudine 13.6480 ± 0.0124
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 160619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1820.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 122
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02339
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 160619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:30:06

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 160619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1992-03-16T11:58:36.00 10.0 undecidable manual SN 344 1.8759 0.02 0.6
--.SGO.Z. 1992-03-16T11:58:30.00 10.0 undecidable manual SN 131 1.6761 -1.06 0.1
--.ASS.Z. 1992-03-16T11:58:27.50 10.0 undecidable manual SN 332 1.554 -0.75 0.3
--.PGD.Z. 1992-03-16T11:58:22.47 10.0 undecidable manual PN 327 2.5974 0.46 0.9
--.SFI.Z. 1992-03-16T11:58:21.20 10.0 undecidable manual PN 329 2.5752 -0.48 0.9
--.MNS.Z. 1992-03-16T11:58:14.60 10.0 undecidable manual SG 314 0.999 -0.37 0.7
--.ARV.Z. 1992-03-16T11:58:12.00 10.0 undecidable manual PN 344 1.8759 -0.13 1.4
--.CIO.Z. 1992-03-16T11:58:10.00 10.0 undecidable manual PN! 346 1.5429 2.42 0
--.SGO.Z. 1992-03-16T11:58:09.96 10.0 undecidable manual PN 131 1.6761 0.67 0.8
--.ASS.Z. 1992-03-16T11:58:07.00 10.0 undecidable manual PN 332 1.554 -0.67 0.9
--.RMP.Z. 1992-03-16T11:58:06.37 10.0 undecidable manual SG 280 0.7104 1.14 0.1
--.RMF.Z. 1992-03-16T11:58:05.40 10.0 undecidable manual PN 345 1.2987 1.18 0.2
--.RDP.Z. 1992-03-16T11:58:04.82 10.0 undecidable manual SG 276 0.6882 0.17 0.8
--.DUI.Z. 1992-03-16T11:58:02.28 10.0 undecidable manual SG 92 0.5994 0.63 0.5
--.ALP.Z. 1992-03-16T11:58:01.80 10.0 undecidable manual PN 357 1.0989 0.5 1.4
--.CP9.Z. 1992-03-16T11:58:00.53 10.0 undecidable manual SG 289 0.5439 0.71 0.4
--.MNS.Z. 1992-03-16T11:57:59.00 10.0 undecidable manual PG 314 0.999 -0.69 1
--.RMP.Z. 1992-03-16T11:57:54.18 10.0 undecidable manual PG 280 0.7104 -0.2 1.9
--.RDP.Z. 1992-03-16T11:57:54.26 10.0 undecidable manual PG 276 0.6882 0.22 1.9
--.AQU.Z. 1992-03-16T11:57:54.72 10.0 undecidable manual PG 344 0.6882 0.75 0.9
--.SGG.Z. 1992-03-16T11:57:52.00 10.0 undecidable manual PG 118 0.6216 -0.62 1.2
--.DUI.Z. 1992-03-16T11:57:51.99 10.0 undecidable manual PG 92 0.5994 -0.32 1.8
--.MSC.Z. 1992-03-16T11:57:51.60 10.0 undecidable manual PG 153 0.5439 0.35 1.7
--.CP9.Z. 1992-03-16T11:57:50.75 10.0 undecidable manual PG 289 0.5439 -0.5 1.4
--.AZI.Z. 1992-03-16T11:57:46.75 10.0 undecidable manual PG 332 0.3441 -0.5 1.4
--.SDI.Z. 1992-03-16T11:57:45.58 10.0 undecidable manual SG 78 0.1221 0.83 0.3
--.SDI.Z. 1992-03-16T11:57:42.28 10.0 positive manual PG 78 0.1221 -0.27 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download