Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 16-03-1992 ore 00:43:37 (Italia) in zona: 4 km SE Mignano Monte Lungo (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km SE Mignano Monte Lungo (CE), il

  • 15-03-1992 23:43:37 (UTC)
  • 16-03-1992 00:43:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3770, 14.0060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mignano Monte Lungo CE 4 3250 3250
Tora e Piccilli CE 4 910 4160
Conca della Campania CE 5 1239 5399
Galluccio CE 6 2154 7553
Presenzano CE 6 1766 9319
Marzano Appio CE 7 2226 11545
Sesto Campano IS 8 2388 13933
San Pietro Infine CE 9 944 14877
Rocca d'Evandro CE 9 3283 18160
Caianello CE 10 1824 19984
Roccamonfina CE 10 3511 23495
San Vittore del Lazio FR 11 2636 26131
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 12 966 27097
Vairano Patenora CE 12 6594 33691
Venafro IS 13 11280 44971
Conca Casale IS 13 200 45171
Sant'Andrea del Garigliano FR 14 1505 46676
Cervaro FR 14 8109 54785
Pietravairano CE 14 2984 57769
Sant'Apollinare FR 15 1919 59688
Pratella CE 15 1565 61253
Teano CE 15 12577 73830
Ciorlano CE 15 426 74256
Capriati a Volturno CE 16 1541 75797
Pozzilli IS 16 2380 78177
Sessa Aurunca CE 16 21727 99904
Vallemaio FR 16 937 100841
Ailano CE 17 1369 102210
Viticuso FR 17 353 102563
Riardo CE 17 2321 104884
Castelforte LT 17 4386 109270
Fontegreca CE 17 811 110081
Prata Sannita CE 18 1502 111583
Santi Cosma e Damiano LT 18 6897 118480
Acquafondata FR 19 263 118743
Pignataro Interamna FR 19 2595 121338
Filignano IS 19 648 121986
Coreno Ausonio FR 19 1644 123630
Pietramelara CE 19 4722 128352
Cassino FR 20 36142 164494
Raviscanina CE 20 1319 165813
Rocchetta e Croce CE 20 460 166273

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
48 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
52 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
55 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
57 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
57 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
58 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
59 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
63 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
68 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
69 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
70 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
72 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
82 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
84 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
92 Km a E di Latina (125985 abitanti)
95 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
100 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 3.0
1992-03-15
23:43:37
41.377 14.006 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 160529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-03-15 23:43:37 ± 0.228
Latitudine 41.3770 ± 0.0177
Longitudine 14.0060 ± 0.0218
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 160529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2683.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02833
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 160529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:30:01

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 160529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CIO.Z. 1992-03-15T23:44:43.80 10.0 undecidable manual SN 340 1.9203 8.73 0
--.ALP.Z. 1992-03-15T23:44:28.50 10.0 undecidable manual SN 347 1.443 4.98 0
--.GRI.Z. 1992-03-15T23:44:28.77 10.0 undecidable manual PN 143 3.1413 1.26 0.6
--.SFI.Z. 1992-03-15T23:44:26.00 10.0 undecidable manual PN 328 2.9748 0.77 0.8
--.FG3.Z. 1992-03-15T23:44:24.00 10.0 undecidable manual SN 76 1.4874 -0.72 0.5
--.ARV.Z. 1992-03-15T23:44:16.00 10.0 undecidable manual PN 340 2.2533 0.69 1
--.RDP.Z. 1992-03-15T23:44:14.00 10.0 undecidable manual SG 291 1.0323 0.41 0.6
--.CIO.Z. 1992-03-15T23:44:13.00 10.0 undecidable manual PN 340 1.9203 2.29 0.4
--.RMP.Z. 1992-03-15T23:44:13.52 10.0 undecidable manual SG 294 1.0656 -1.04 0.4
--.FG2.Z. 1992-03-15T23:44:11.48 10.0 undecidable manual SG 63 0.9657 0.25 0.6
--.ASS.Z. 1992-03-15T23:44:11.40 10.0 undecidable manual PN 329 1.9536 0.21 1.1
--.CP9.Z. 1992-03-15T23:44:10.00 10.0 undecidable manual SG 301 0.9213 0.01 0.6
--.MGR.Z. 1992-03-15T23:44:08.12 10.0 undecidable manual PN 136 1.6983 0.43 1.2
--.RMF.Z. 1992-03-15T23:44:08.50 10.0 undecidable manual PN 339 1.6761 1.12 1
--.ALP.Z. 1992-03-15T23:44:06.10 10.0 undecidable manual PN 347 1.443 2.05 0.6
--.FG3.Z. 1992-03-15T23:44:05.60 10.0 undecidable manual PN 76 1.4874 0.87 1.2
--.MS1.Z. 1992-03-15T23:44:04.00 10.0 undecidable manual PN 76 1.4874 -0.66 1.2
--.MNS.Z. 1992-03-15T23:44:03.46 10.0 undecidable manual PN 316 1.3986 -0.17 1.3
--.SGO.Z. 1992-03-15T23:44:02.00 10.0 undecidable manual PN 129 1.2765 0.19 1.4
--.FG4.Z. 1992-03-15T23:44:01.90 10.0 undecidable manual PN 101 1.1544 0.88 1.3
--.AQU.Z. 1992-03-15T23:43:59.00 10.0 undecidable manual PG 335 1.0656 -0.02 1.5
--.RDP.Z. 1992-03-15T23:43:58.70 10.0 undecidable manual PG 291 1.0323 -0.24 1.4
--.RMP.Z. 1992-03-15T23:43:58.19 10.0 undecidable manual PG 294 1.0656 -0.68 1.3
--.FG2.Z. 1992-03-15T23:43:56.43 10.0 undecidable manual PG 63 0.9657 -0.52 1.4
--.CP9.Z. 1992-03-15T23:43:54.97 10.0 undecidable manual PG 301 0.9213 -1.27 0.9
--.SOR.Z. 1992-03-15T23:43:53.20 10.0 positive manual PG 162 0.8214 -1.31 2.1
--.DUI.Z. 1992-03-15T23:43:52.88 10.0 undecidable manual SG 49 0.4329 -1.55 0.3
--.AZI.Z. 1992-03-15T23:43:51.55 10.0 undecidable manual PG 325 0.7326 -1.33 0.8
--.OVO.Z. 1992-03-15T23:43:51.20 10.0 undecidable manual PG 151 0.6216 0.55 1.4
--.SDI.Z. 1992-03-15T23:43:49.50 10.0 undecidable manual SG 336 0.3552 -2.03 0.1
--.SGG.Z. 1992-03-15T23:43:47.60 10.0 undecidable manual SG 87 0.2775 -0.73 0.5
--.DUI.Z. 1992-03-15T23:43:46.50 10.0 undecidable manual PG 49 0.4329 -0.75 1.2
--.SDI.Z. 1992-03-15T23:43:44.50 10.0 positive manual PG 336 0.3552 -1.08 2
--.SGG.Z. 1992-03-15T23:43:43.10 10.0 undecidable manual PG 87 0.2775 -0.63 1.3
--.MSC.Z. 1992-03-15T23:43:42.00 10.0 positive manual PG 188 0.1776 0.28 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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