Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 08-03-1992 ore 10:47:17 (Italia) in zona: 7 km E Campodimele (LT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 7 km E Campodimele (LT), il

  • 08-03-1992 09:47:17 (UTC)
  • 08-03-1992 10:47:17 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3690, 13.6060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campodimele LT 7 622 622
Esperia FR 7 3828 4450
Pico FR 10 2888 7338
Itri LT 11 10677 18015
Pontecorvo FR 11 13242 31257
Ausonia FR 12 2619 33876
Formia LT 13 38127 72003
Castelnuovo Parano FR 13 883 72886
Lenola LT 13 4189 77075
Spigno Saturnia LT 13 2961 80036
San Giorgio a Liri FR 14 3164 83200
Coreno Ausonio FR 15 1644 84844
Pastena FR 15 1462 86306
Fondi LT 15 39809 126115
San Giovanni Incarico FR 16 3336 129451
Aquino FR 16 5370 134821
Falvaterra FR 17 554 135375
Minturno LT 17 19783 155158
Vallemaio FR 17 937 156095
Pignataro Interamna FR 17 2595 158690
Gaeta LT 17 20834 179524
Sperlonga LT 19 3333 182857
Vallecorsa FR 19 2643 185500
Piedimonte San Germano FR 19 6535 192035
Santi Cosma e Damiano LT 19 6897 198932
Sant'Apollinare FR 19 1919 200851
Castrocielo FR 20 3965 204816
Castelforte LT 20 4386 209202
Sant'Andrea del Garigliano FR 20 1505 210707

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
60 Km a E di Latina (125985 abitanti)
67 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
69 Km a W di Caserta (76326 abitanti)
70 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
71 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
72 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
77 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
78 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
80 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
80 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
82 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
84 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
87 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
88 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
91 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
94 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
98 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.5
1992-03-08
09:47:17
41.369 13.606 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 160209
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-03-08 09:47:17 ± 0.17
Latitudine 41.3690 ± 0.0119
Longitudine 13.6060 ± 0.0151
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 160209

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1822.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01724
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 160209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:29:42

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 160209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1992-03-08T09:48:07.00 10.0 undecidable manual SN 121 1.5096 1.13 0.2
--.MNS.Z. 1992-03-08T09:47:58.75 10.0 undecidable manual SN 326 1.221 -0.19 0.7
--.AQU.Z. 1992-03-08T09:47:53.50 10.0 undecidable manual SG 351 0.9879 0.73 0.4
--.MGR.Z. 1992-03-08T09:47:52.12 10.0 undecidable manual PN 129 1.9092 0.97 0.5
--.RMP.Z. 1992-03-08T09:47:47.15 10.0 undecidable manual SG 303 0.7992 0.44 0.7
--.SGO.Z. 1992-03-08T09:47:45.50 10.0 undecidable manual PN 121 1.5096 -0.11 1.5
--.RDP.Z. 1992-03-08T09:47:45.62 10.0 undecidable manual SG 300 0.7659 0.09 0.9
--.CP9.Z. 1992-03-08T09:47:43.70 10.0 undecidable manual SG 315 0.6882 0.64 0.6
--.MNS.Z. 1992-03-08T09:47:41.00 10.0 undecidable manual PN 326 1.221 -0.61 1.1
--.AZI.Z. 1992-03-08T09:47:41.73 10.0 undecidable manual SG 348 0.6327 0.7 0.5
--.AQU.Z. 1992-03-08T09:47:39.11 10.0 undecidable manual PG 351 0.9879 1.06 0.6
--.SGG.Z. 1992-03-08T09:47:37.90 10.0 undecidable manual SG 88 0.5772 -1.52 0.1
--.SOR.Z. 1992-03-08T09:47:36.90 10.0 undecidable manual PG 145 0.9546 -0.48 1.4
--.RDP.Z. 1992-03-08T09:47:34.27 10.0 undecidable manual PG 300 0.7659 0.4 1.9
--.OVO.Z. 1992-03-08T09:47:34.80 10.0 undecidable manual PG 132 0.7992 0.27 2.1
--.RMP.Z. 1992-03-08T09:47:33.71 10.0 undecidable manual PG 303 0.7992 -0.84 0.9
--.DUI.Z. 1992-03-08T09:47:33.35 10.0 undecidable manual PG 65 0.6882 0.78 1.1
--.SDI.Z. 1992-03-08T09:47:32.30 10.0 undecidable manual SG 24 0.3663 -0.36 0.8
--.CP9.Z. 1992-03-08T09:47:31.64 10.0 undecidable manual PG 315 0.6882 -0.8 1
--.AZI.Z. 1992-03-08T09:47:30.51 10.0 undecidable manual PG 348 0.6327 -0.76 1.1
--.SGG.Z. 1992-03-08T09:47:30.60 10.0 undecidable manual PG 88 0.5772 0.26 2
--.MSC.Z. 1992-03-08T09:47:29.80 10.0 undecidable manual SG 123 0.3219 -0.85 0.3
--.MSC.Z. 1992-03-08T09:47:25.20 10.0 undecidable manual PG 123 0.3219 -0.07 2.1
--.SDI.Z. 1992-03-08T09:47:25.83 10.0 undecidable manual PG 24 0.3663 -0.45 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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